In realtà questa one~shot l'ho fatta per una mia amica a distanza (ti amoh tantoh), che mi ha dato il permesso di pubblicarla nonostante fosse una storia personale, quindi la ringrazio. Non la taggo per ✨rispetto della privacy✨, e mi scusa già per il potenziale cringe di quello che state oer leggere.
Sto scrivendo le altre richieste!
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~Oppressa. Stressata. Solo due dei tanti aggettivi che si sarebbero potuti usare per definirla.
E da poco anche rattristata in un modo assurdamente patetico. Non era mai stata una persona facilmente influenzabile, ma ci teneva alle persone a cui voleva bene. Quindi perché loro la facevano soffrire?
Come poteva stare bene con se stessa se non sfogandosi con la sua migliore amica, si era detta. Avrebbe fatto meglio a non pensarlo, perché evidentemente questa amica non era poi tanto empatica. Per l’amor del cielo, le voleva bene lo stesso, ma aveva mendato chiari segnali che avrebbero fatto capire a chiunque che era bisognosa di aiuto, quindi perché non consolarla? Non trovava risposte soddisfacenti, e quelle che le venivano non facevano altro che deprimerla ancora di più.
Volendo tirarsi fuori da questa situazione decise di chiamare l’unica persona che era certa l’avrebbe capita.
Il suo migliore amico, Kenma.
Chiamandolo sapeva già che sarebbe bastata una sola parola per farsi aiutare da lui, così prese il cellulare e digitò il suo numero.
Uno. Due. Tre squilli. Una voce.
-Pronto?-
-Kenma, aiutami-
-Sto arrivando-
Avrebbe voluto sorridere per la telepatia che avevano sviluppato in ben dieci anni di amicizia, ma era troppo stanca anche solo per quello.
Dopo pochi minuti sentì il campanello suonare, e alzandosi dal letto caldo andò ad aprire la porta. Davanti a lei si presentò l’immagine di un Kenma con le guance rosse per la corsa appena fatta e i capelli spettinati, che senza aspettare neanche un saluto l’abbracciò immediatamente.
Entrando poi in casa, la prese in braccio senza fatica per poi portarla sul divano, davanti al caminetto acceso.
Disse una sola parola, e lei cominciò a piangere aggrappandosi alla sua felpa oversize come se ne andasse della sua vita.
-Sfogati-
Andò avanti così per alcuni minuti, con lei che gli bagnava la felpa con le lacrime e lui che la abbracciava stretto, senza volerla far precipitare nell’oscuro baratro in cui era affondata fino a poco tempo prima.
Senza fretta, come se il mondo non esistesse più, e ci fossero solo loro due. Poi lui, quando la (c/c) smise di piangere si alzò lentamente, tenendole ancora la mano.
-Vado a preparare del tè- disse con voce morbida –torno subito-
Le mise una coperta sopra le spalle dirigendosi poi in cucina. Dopo circa cinque minuti tornò da lei con due tazze fumanti, contenenti il suo tè aromatizzato preferito.
-Cos’è successo? Di nuovo lei?-
(t/n) non fece altro oltre che annuire, senza forze per il pianto. Non era certo la prima volta che accadeva, ma non poteva mica rompere un amicizia durata anni per alcune battute “ironiche”, che oltretutto si potevano anche evitare.
Kenma a questo punto mise giù la tazza e ricominciò ad abbracciarla, sentendo il suo bisogno di qualcuno che le stesse vicino.
-Non sopporto vederti soffrire, dovresti saperlo- disse, guardandola subito dopo –Ti amo troppo per lasciare che accada- continuò, chiudendo subito dopo gli occhi per baciarla.
Finito il momento si allontanò aprendo gli occhi dorati, e in quel momento la ragazza pensò che forse dopotutto questa giornata non fosse poi così male.
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Anime x reader (richieste aperte!)
FanfictionSalve mondo! Visto che sono deficiente, mi sono chiesta: perchè non scrivere una raccolta di x reader? E mi sono risposta: perchè stai ancora finendo l'altra storia, e non l'aggiorni da un'eternità e mezza. Ma visto che il mio cervello proprio non c...