Fatta per una mia amica pure questa!
È una bozza di aprile, lo pubblico solo per non essere inattivo come la merdh-~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ogni tanto ci sono giorni no, lo sappiamo tutti, non è una novità. Anzi, credo che maggior parte di noi ne stia passando uno orribile proprio ora. Solo un presentimento eh.
Se pensate che la vostra giornata non possa andare peggio, sono qui per farti cambiare idea. Non ci credi? Continua a leggere e vedremo cosa ne penserai alla fine.
Innanzitutto, qui stiamo parlando di una liceale adolescente, e già questo è un bel problema. Seconda cosa, la liceale in questione ha il ciclo. “Pure io sono in questa esatta situazione, ma non ne faccio un dramma” starete pensando. In effetti non è del tutto disastroso come momento.
Ma al dolore per via dei crampi e alla mente lunatica si aggiunge anche il fatto che fuori ci sia bel tempo con il sole, ma c’è troppo vento, e la nostra cara (c/c) si è ammalata, visto che anche il giorno prima c’era questo meteo, e lei era uscita senza coprirsi adeguatamente.
Quindi riassumendo il tutto, era una liceale lunatica con ciclo e crampi, un raffreddore pazzesco e il fastidio di non poter uscire anche se c’era il sole. Bella situazione, vero?
Quindi, si era rinchiusa in casa, usando queste scuse anche per non andare a scuola.
Ma il problema maggiore arriva adesso.
Non aveva avvisato il suo ragazzo, che si era ritrovato a pranzare sul tetto della scuola, dove di solito andava con lei, completamente solo e preoccupato.
Più che ragazzo alla fine lo si poteva chiamare madre, ma questo è un altro discorso .
Nonostante questo andasse contro tutti i principi di Kita, decise comunque di fare finta di avere mal di testa per farsi mandare a casa e quindi venire da te. A questo punto ti starai dicendo: “non poteva semplicemente mandarle un messaggio?”.
Okay, credi davvero che non ci abbia provato?
Ogni volta che chiamava o mandava un messaggio lei non rispondeva, quindi a mali estremi, estremi rimedi.
Al contrario di quello che molti potrebbero pensare, sapeva mentire molto bene, quindi non ebbe problemi a simulare il malore.
Appena svoltato l’angolo, dove la prof di inglese non poteva più vederlo, cominciò a correre a perdifiato verso casa di (t/n). Ringraziò mentalmente gli allenamenti di pallavolo per i polmoni che gli avevano donato, se non fosse così atleticamente preparato probabilmente sarebbe schiattato a metà strada.
Dopo pochi minuti arrivò a casa della (c/c), rimproverandosi di non essere stato ancora più veloce.
Bussò tre volte, una specie di codice che aveva inventato per fale sapere che era lui. Sentì dei passi strascicati e una voce che imprecava farfugliando. Tirò immediatamente un sospiro di sollievo: solo la sua ragazza poteva essere così volgare da avere questo comportamento solo perché qualcuno aveva bussato.
Aprendo la porta solo per metà e sporgendosi, la ragazza guardò Kita leggermente confusa, evidentemente ancora mezza addormentata, fino a quando non lo riconobbe e il suo sguardo diventò sorpreso.
“Amore? Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?”
“Forse, ma dico forse, qualcuno non ha risposto a nessuna delle mie chiamate o dei miei messaggi”
Gli occhi della (c/c)si spalancarono al sorriso che le rivolse il ragazzo, ancora non abituata al viso che reputava angelico.
“Mi dispiace molto! Stavo-“
“Dormendo? Stai tranquilla non te ne faccio una colpa, ero solo preoccupato che ti fosse successo qualcosa”
(t/n) in risposta gli sorrise, e lui pensò di non aver mai visto niente di più bello, nonostante le occhiaie, il naso rosso e i capelli in disordine e spettinati.
“Entra pure! Solo, stammi a debita distanza, non voglio attaccarti il raffreddore”
“Non penso di voler starti lontano, tesoro” rispose lui, dandole poi un bacio a fior di labbra, prendendole poi la mano e portandola sul divano.
Sedendosi e aprendo, la fece poggiare sul suo petto.
“Cosa vuoi guardare?”
“Riverdale”
“Ancora? Lo avrai visto almeno cinque volte, non ti ha stufata?”
“No”
“Immaginavo” sospirò esasperato, mentre sulle labbra di lei compariva l’ennesimo sorrisetto.
Accoccolandosi di più a lui, gli prese la mano e se la mise in testa. Kita, senza abbassare lo sguardo, cominciò ad accarezzarla, mentre con l’altra mano le massaggiava la spalla.
Alla fine, il resto della giornata non si prospettava così male, se c’era il suo ragazzo accanto a lei.
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Anime x reader (richieste aperte!)
Fiksi PenggemarSalve mondo! Visto che sono deficiente, mi sono chiesta: perchè non scrivere una raccolta di x reader? E mi sono risposta: perchè stai ancora finendo l'altra storia, e non l'aggiorni da un'eternità e mezza. Ma visto che il mio cervello proprio non c...