Anime x reader (richieste aperte!)

Denki Kaminari

Richiesta da: ElisaMariaCiurciubis

Non so cosa dire se non che mi dispiace per lo schifo lol :D

Non capiva. D’altronde, come avrebbe potuto? Tutti lo consideravano uno sciocco. Lei lo aveva sempre difeso, ma ogni tanto si chiedeva se quello che dicevano gli altri era vero, e che lui non fosse stupido solo quando usava troppo il suo quirk.

Certo, era davvero bravo a confortare: visto che si conoscevano fin da piccoli, lui le era stato accanto anche quando aveva scoperto che non aveva nessun quirk, e l’aveva confortata dicendole che nonostante non avesse alcun potere era l’unica che riusciva ad aiutare tutti e sarebbe stata insostituibile.

Ma aveva una mancanza molto importante: non sapeva capire gli altri. Non capiva i comportamenti delle altre persone, cosa in cui lei eccelleva, e che scoprì dopo essere il suo potere. Non l’avevano notato perché non era materialmente utile, ma sapeva capire i punti deboli delle persone semplicemente parlandoci e usarli per far fare loro praticamente tutto ciò che voleva.

Ovviamente il fatto che non si vedesse e non l’aiutasse a sconfiggere nemici che non avevano punti deboli (come per esempio i robot del test d’ingresso) le era costata la sezione A, ma era riuscita comunque a farsi ammettere in una sezione base della scuola per supereroi, la Yuei.

Anche se erano in due sezioni diverse si continuarono a vedere a mensa e fuori da scuola, quindi non si allontanarono affatto, ma restava il fatto che la ragazza avesse una cotta per lui. Naturalmente ha provato a sopprimerla, non poteva rovinare un’amicizia così duratura per una stupidaggine simile.

Per un po’ funzionò, ma a un certo punto non ce la fece più.

Nonostante parlassero sempre di tutto, la (c/c) era comunque imbarazzata ad accettare e esprimere i suoi sentimenti al diretto interessato, quindi cominciò a dare alcuni segnali per fargli capire che le interessava, ma non solo come amico.

Secondo voi lui capì? Certo che no, non è mica come nelle fanfiction, dove il classico bad boy che sa di menta e tabacco si invaghisce della ragazza crocerossina (povera crista, tra l’altro) e finisce che si mettono assieme.

E dopo aver spiegato questa situazione, capiamo (t/n) che  si dispera per la poca comprensione che le riserva il ragazzo poco intuitivo.

Il fatto è che nonostante i pensieri negativi che aveva la ragazza, in realtà anche a Denki lei piaceva. Questo è il vero problema: si amavano in silenzio senza capire che si piacevano l’un l’altro.

A questo punto ci si chiede: perché Denki non si è mai dichiarato? Beh, perché nemmeno lui è così stupido da voler rovinare tale amicizia per un probabile rifiuto (questo secondo lui, ovviamente).

Adesso (t/n) stava scappando dalla stanza di lui, dove era appena avvenuta una conversazione imbarazzante in cui lei aveva cercato di far capire al ragazzo che era proprio lui che le piaceva, ma a quanto pare non aveva afferrato il concetto come al solito.

Stavolta però Denki era deciso a non lasciar cadere la conversazione così velocemente, quindi la inseguì.

In questo modo si ritrovarono fuori dalla camera di lei.

-(t/n), è da un po’ che ti vedo a disagio e ti comporti in modo strano, puoi dirmi cos’hai?- domandò lui preoccupato.

-Vuoi sul serio sapere cos’ho? Sei sul serio così ingenuo?- disse lei, tra l’arrabbiato e l’esasperato.

Lui non rispose, ma si vide uno sguardo abbastanza ferito nei suoi occhi.

-E allora te lo dirò chiaro e tondo, se davvero non lo capisci- rispose freddamente –Credo sia da circa sei mesi che ti mando chiari segnali del fatto che mi piaci, ma tu ti ostini a non capire. Da sei mesi io piango la sera perché non posso dire niente, e indovina un po’? Da sei mesi sono costretta a stare in silenzio per non rovinare questa fottuta amicizia.-

A questo punto non sapeva più cosa dire, ma di sicuro non si aspettava che avrebbe confessato i suoi sentimenti in questo modo.

Lui, d’altro canto, non sapeva se essere felice, spaventato o scioccato. Decise la via più semplice: si sporse leggermente in avanti e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza.

-E questo per cos’era?- domandò lei.

-Per dirti che ti amo-