Anime x reader (richieste aperte!)

Tsukishima Kei

Richiesta da: Aury-otaku
Spero ti piaccia, anche se a me fa schifo :')
Ormai ci metto anni a scriverne una, perdonatemi.

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Di nuovo. Era successo di nuovo. Come era potuto accadere? Il vero problema era proprio quello. Non lo sapeva.

Questa è una delle frasi che le piaceva usare per uscire dalle sitazioni scomode, dalle cose più gravi a quelle più semplici.

Nel senso, non ditemi che non vi è mai successo di avere una madre arrabbiata che vi chiede come mai avete dimenticato un calzino sotto il letto e quindi ora uno è lavato e uno no. Voi cosa rispondereste? Beh, o si scappa, o ci si scusa, oppure si dice che non lo si sa.

Il fatto è che lei era troppo orgogliosa per scusarsi o scappare, quindi l'ultima opzione era l'unica possibile.

Ma adesso, passiamo alle cose più gravi. Voi penserete: eddai, cosa ci sarà di tanto grave?

Forse se credete che non sia nulla è per colpa mia, ho parlato troppo, e se vi sto stufando avete ragione.
Però vi prego di aspettare ancora un attimo.

Se avete letto, sopra c'erano due situazioni, e per quanto possa essere spaventoso avere una mamma arrabbiata e armata di qualunque soprammobile ci sia in casa, non è questa la situazione grave.

Ora, (t/n) ci aveva pensato tanto, forse troppo, ed era giunta alla conclusione che non poteva stare più con il suo ragazzo. Il motivo? Beh, come vi sentireste a beccare il vostro fidanzato in una sessione di pomiciata dopo le lezioni? Non so le vostre reazioni, ma quella della (c/c) è stata una sensazione di vuoto interna, una frattura sempre più profonda nel suo cuore, che andava avanti da troppo tempo per poter essere ignorata come lui faceva con lei.

Non gli parlò per molto, molto tempo. Troppo offesa? Ferita? Non lo sapeva neanche lei, a dire la verità. Solo, probabilmente non si sentiva pronta.

Dopo essere riuscita a riattaccare tutti i pezzi del suo cuore con una colla di sentimenti repressi verso chiunque, decise che avrebbe smesso di amare.

Sarebbe stato tutto più semplice, no? Lei credeva di sì. Se non ami, non proverai dolore, pensava. Aveva scelto di diventare forte, di non farsi abbattere più da simili stupidaggini.

Alla fine, ci aveva provato a smettere di provare qualunque sentimento.

Arrivando alla parte concreta, probabilmente vi starete chiedendo se ce la fece.

Beh, per un periodo sì. Si era chiusa così tanto in se stessa che ormai aveva un cuore fin troppo ghiacciato, un'espressione apatica onnipresente sul viso.

Ma non poteva durare a lungo, dopotutto era anche lei solo un essere umano.
Non ci poteva fare nulla.

Normalmente non ha mai creduto nei colpi di fulmine, ma si dovette ricredere.

Era appena uscita dalla sua scuola, il Nekoma. Nonostante tutto, provava ancora un minimo di affetto verso i ragazzi della squadra di pallavolo, che l'avevano aiutata a superare i momenti difficili che le si erano posti di fronte, quindi decise di fare un salto in palestra per vedere come se la cavavano.

Aveva sentito che ci sarebbe stata un'amichevole tra Nekoma, appunto, e Karasuno, e che la Karasuno aveva dei primini molto promettenti.

Entrando, due occhi color miele catturarono i suoi, e nessuno dei due sembrava intenzionato a distogliere lo sguardo, finchè la (c/c) non sentì un sussurro vicino al suo orecchio.

- Cosa guardi, chibi~chan?

La ragazza per poco non saltò in aria dallo spavento, cercando però di darsi un contegno gli rispose.

- Kuroo, quando la smetterai con quello stupido nomignolo?

- Tanto lo so che ti piace, e non hai ancora risposto alla mia domanda, comunque.

- E non ho intenzione di farlo, gattaccio ficcanaso.

Il ragazzo si girò offeso
- Non abbiamo più nulla da dirci, allora.
Disse con un broncio che la ragazza trovava segretamente adorabile.

- Kuroo, hai intenzione di presentarmi la tua amica qui?
Si era avvicinato il tipo con gli occhi magnetici, e lei era diventata un disastro arrossito.

- Oh oh oh, Tsukki che prova interesse per qualcuno! (T/n), devi ritenerti fortunata!

- Quindi ti chiami (t/n). Piacere, Tsukishima Kei.
Disse il ragazzo ignorando il corvino.

La (c/c) inarcò un sopracciglio: il tipo era sicuramente attraente, ma lei non aveva intenzione di cadere di nuovo nella trappola per due parloline dolci e un bell' aspetto.

- Piacere tuo, allora
Esordì voltandosi e andandosi a sedere sulle scalinate.
Sentì dietro di lei le risate spropositate di Kuroo, ma non si girò, nonostante la parvenza di sorriso sulle sue labbra.

In realtà, quel ragazzo la intrigava parecchio, ma non poteva far distruggere il guscio d'indifferenza che si era creata attorno.

Alla fine della partita, scese dagli spalti e andò verso la sua squadra, congratulandosi. A quelle parole ai ragazzi si illuminarono gli occhi, i suoi complimenti erano davvero rari e quindi molto preziosi.

Uscendo silenziosamente dalla palestra cercando di non farsi notare, fuori venne fermata da un'ombra.
Cercò di urlare, ma la persona le coprì la bocca con una mano, impedendole di emettere suono.

- Non sarei voluto giungere a questo, ma non mi hai lasciato scelta, tesoro.

La ragazza si bloccò immediatamente, aveva riconosciuto sia la voce che il nomignolo che ora le sembrava orribile, ma che una volta le faceva venire le farfalle allo stomaco.
Per liberarsi, morse la sua mano, girandosi appena in tempo per vedere un braccio stringere il collo al suo ex ragazzo, poi sentì un'altra voce.

- Torci un solo capello alla mia ragazza, e farai una brutta fine, tesoro.

L'altro, spaventato, scappò, permettondo alla (c/c) di vedere il suo salvatore. Mi credereste se vi dicessi che non se lo sarebbe aspettato?

Incontrò di nuovo il dolce sguardo mielato, che ora pareva anche preoccupato.

- Tutto bene?

- Si, grazie. Comunque non avevo bisogno di aiuto.

- Si, come no. A me sembravi in difficoltà.

- Ti dico di no! È incredibile il fatto che mi dai già fastidio, saltyshima!

Lui assuse uno sguardo leggermente infastidito.

-Quanto scommeti che ti farò cambiare idea?

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Personalmente mi fa davvero schifissimo, mi dispiace un sacco.
Pensavo di fare una parte due per non lasciare la one-shot in sospeso, vi andrebbe?