– Porco schifoso.
Giovedì. Giorno di partite. Lorna era arrivata a casa sua, informata e combattiva. Aveva affrontato il suo piatto di trota e pannocchie arrostite con la furia dei giusti, masticando e sputando sentenze come uno dei vecchietti a cui aggiustava i capelli.
Lo aveva incalzato e interrogato prima, durante e dopo la cena, finché non aveva ottenuto una versione dei fatti soddisfacente. Quando aveva saputo del bacio, Seri avrebbe giurato che perfino i suoi capelli rosso fuoco avessero vibrato di allibito e sdegnato stupore.
– Porco schifoso, – ripeté.
Si erano arenati sui due divanetti disposti a "L", di fronte al caminetto acceso, gli scacchi abbandonati una mossa prima che l'alfiere bianco potesse fare scacco al re nero. Lorna, distesa con i piedi verso di lui, si torturava le unghie laccate di rosa, accigliata come una valchiria che rifletteva su sinistre battaglie venture.
– Ho saputo, – fece sputando una pellicina, – che vive con suo fratello di tredici anni. Fratellastro, a dire il vero. È figlio di un secondo matrimonio, sembra che i genitori abbiano divorziato. Il padre vive a Washington, è dirigente di una multinazionale, e la madre è un'attrice di teatro, dicono che l'abbia sposato solo per i soldi. Sulle riviste le attribuiscono flirt un giorno sì e uno no. La nuova moglie è ancora peggio della prima, ha abbandonato capra e cavoli e si è data alle crociere e ai toy boy, non appena è nato Matthew, sì, il fratello, insomma...
Seri si massaggiò la fronte, stordito. – Come accidenti fai a sapere tutte queste...
– Ha due domestici e una cuoca, – interloquì lei in tono saputo. – Che vengono a farsi i capelli in negozio da noi. E poi le voci circolano, sai. Matthew va a scuola con la nipote di una mia amica. Sembra non sia del tutto "in linea", non so se mi spiego, ha dei problemi a parlare, balbetta. E ci credo, povero, con la famiglia che si ritrova! Dicono che Beavers lo tratti da cani quando sono da soli in casa. Lo sgrida in continuazione e il poverino è terrorizzato. Non c'è che dire: un pezzo di merda a 360 gradi!
Seri ripensò all'intensità di quel bacio e al guizzo di calore che aveva scorto negli occhi di Ethan poco prima che se ne andasse. – Beh...
– Cos... lo difendi! – trillò la voce di Lorna, ringalluzzita da quel breve espiro di sillabe. – Dopo quello che ti ha fatto?!
Seri si strofinò il naso, allungando le gambe sul tavolino davanti al divano. I suoi occhi riflettevano il fuoco come due specchi. – Non lo difendo ma...
– Non doveva baciarti! – incalzò lei. – Non dopo averti umiliato in quel modo! Ma chi si crede di essere, pomposo pezzo di idiota! Pensava che tu crollassi ai suoi piedi solo perché si è degnato di accorgersi che esisti? E poi, che avresti dovuto andare a fare a casa sua, eh? "Rinverdire il suo giardino", ma sicuro?! Fa il poeta, adesso, il sapientone! – Abbassò la voce di due toni. – "Lo tengo sulla corda e, visto che ho in mano la sua vita, magari mi ci faccio anche un paio di cavalcate". Dio, quanto vorrei prenderlo a cazzotti! Vedi solo se osa passare da noi in negozio, gli rinverdisco ben io i capelli! Verde rospo glieli faccio!
Seri sospirò passandosi entrambe le mani tra i capelli. – Dal suo punto di vista credo che non fosse un problema. Penso sia abituato a dividere il lavoro dalla vita personale. È spietato e cinico, ma non la manda a dire. Poteva tirare in ballo il discorso del vivaio per convincermi a starci, ma non l'ha fatto. Per lui è una questione chiusa: non c'è guadagno, perciò non si fa. Punto. È passato oltre e, visto che gli piacevo, ci ha provato.
Lorna si sollevò seduta. – Stai giustificando il suo comportamento?
– Lo... capisco. Nel mondo in cui vive probabilmente non c'è spazio per i sentimenti. Forse si è indurito per come ha vissuto. Quando l'ho baciato ho pensato... per un istante mi sono detto: "potrebbe essere una bella persona". Ho visto in lui quel "potrebbe", mi segui? Ma non voglio sprecare tempo a rincorrere qualcosa che non c'è.
– Seri, lo so che sei fatto così, ma non si può sempre comprendere e andare incontro agli altri. Hai visto con Logan cosa è successo. Tu l'hai trattato con rispetto, non ne hai mai parlato male. E avresti anche potuto, con tutte le volte che ti ho visto riaccompagnarlo a casa ubriaco marcio. E lui per tutta risposta cos'ha fatto? Ha preso a tormentarti per metterti paura.
– Logan è solo un bambino viziato, crescerà.
– Già e nel frattempo potrebbe arrivare anche a farti del male. Tu non sai difenderti.
Seri strinse le mani a pugno. – So dire di no, se serve.
Lorna gli si avvicinò e si sedette al suo fianco. D'un tratto seria. Quelle ciglia, a mascara e kajal, si orientarono a forza su di lui, agganciandogli lo sguardo. Sollevò una mano verso il suo viso, ignorò l'impercettibile trasalire, e la posò sulla sua guancia. – I tuoi "no" sono troppo dolci, amico mio... – soffiò con affetto.
Seri chiuse gli occhi a quel tocco. E improvvisamente un singhiozzo lacerante gli risalì in gola, scuotendolo in tutto il corpo.
Lorna lo avvolse rapida in un abbraccio di puro acciaio, mentre accoglieva quelle lacrime e spasmi tra le proprie braccia.
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Il mio florida
RomanceEthan Beavers è un giovane cinico uomo d'affari, mentre Seri Harwood un fascinoso genio giardiniere. Si incontreranno due volte: uno scontro e una magia. Ed è magia che troverete in questo romanzo che parla, senza pregiudizi, di un amore delicato...