Era stato un miracolo. Tutti lo pensavano. Il risveglio e la rapidissima ripresa. Dopo neanche una settimana Ethan era tornato a casa sua, perfettamente ristabilito.
I medici erano increduli e ancora di più i tre che avevano assistito a quella scena incredibile.
– Elisabeth Gettle va dicendo che tu hai poteri magici, – lo aveva canzonato Lorna alla loro cena del giovedì, la sera prima.
– E chi le crede?
– Beh un po' tutti, a dire il vero... un poco anch'io, – aveva commentato lei ridendo. – Spero che tu gli abbia anche cambiato il carattere a quel cretino, visto che c'eri.
Seri doveva ammettere che molte più persone adesso gravitavano attorno al suo negozio e, quando pensavano non guardasse, lo fissavano con occhi pieni di avida curiosità.
Ethan era apparso molto stordito quando si era svegliato, sembrava faticare a riconoscere i presenti, ma non appena aveva mosso gli occhi su di lui aveva pronunciato il suo nome senza alcuna esitazione.
Seri ricordava la felicità di Matthew, che era esplosa come una fontana zampillante. Rideva e piangeva allo stesso tempo, abbracciando il fratello e chiamando il suo nome come in una litania. Non vedeva quel ragazzo da allora, benché si fossero sentiti al telefono; preferiva lasciarlo tranquillo adesso che il fratello era tornato.
Sperava solo che Ethan lo trattasse bene, da quanto aveva capito in passato si era comportato da padre padrone con Matthew rafforzando, invece di sopire, le sue problematiche.
Era quasi pomeriggio inoltrato e stava spostando un carrello di azalee, quando si sentì battere su una spalla. Si voltò e vide Matthew davanti a lui, sorridente e affannato, perché aveva corso fin lì dopo essere sceso dalla berlina nera posteggiata in strada. Dietro di lui sostava Ethan Beavers vestito sobrio con dei semplici pantaloni scuri e un pullover blu elettrico. Era dimagrito dall'ultima volta che si erano visti, ma il suo corpo ne aveva giovato, era sempre solido, ma più compatto e strutturato.
Seri si strofinò il naso. – Beh, se questa non è una sorpresa! Sei venuto a trovarmi!
Il ragazzo allargò il sorriso. Si vedeva che l'emozione gli stava bloccando la gola, perciò gli venne incontro dicendo: – Ho fatto una crostata di mele ieri sera, ed è avanzata, ne vuoi una fetta? Va' pure in casa, la trovi in credenza.
Lui annuì, ma si bloccò e lanciò un'occhiata al fratello, timoroso di venire sgridato. Questi gli fece un cenno affermativo e Matthew si lanciò subito dentro.
– Dopo ti faccio fare il giro del vivaio, – gli gridò Seri alle spalle.
– Ho voluto accompagnarlo, ti voleva venire a trovare. Gli mancavi.
Si voltò al suono di quella voce, sentendosi vibrare dentro. Ethan si era cacciato entrambe le mani in tasca e sembrava piuttosto a disagio. Dietro di lui alcuni clienti stavano guardando i vasi delle orchidee, si scostò gentilmente per agevolarli. Quindi riportò lo sguardo su di lui. – E poi... ho visto il giardino, è magnifico. Volevo ringraziarti di persona. Mi hanno detto cos'hai fatto.
Seri si sentì perdere mentre ammirava quei cristalli azzurri fondersi in mille sfumature alla luce del sole, sembravano diamanti glassati, piccoli zuccherini creati dagli elfi da mettere sotto l'albero di Natale. Non c'era più ghiaccio in essi e nemmeno nel suo sorriso, che esibiva ora con una certa timidezza. Fiori bianchi. Perché continuavano a venirgli in mente i fiori bianchi?
Si rese conto che doveva rispondere, prima di perdere ogni dignità, e disse: – N...non c'è problema. Mi è piaciuto conoscere tuo fratello e per il resto... dopotutto era stata una tua richiesta. Spero di non avere esagerato...
Lui si avvicinò di mezzo passo, sovrastandolo. – Assolutamente no. La casa adesso è viva e piena di colore.
La mano di Seri si sollevò da sola, e quando si rese conto che stava per accarezzargli una guancia deviò il gesto giusto in tempo per fare sembrare che si stesse aggiustando i capelli. Si diede dell'imbecille.
I due clienti delle orchidee lo salvarono chiedendogli informazioni, e lui si affrettò a servirli nascondendo così il rossore feroce che gli aveva imporporato il volto. – Accomodati dentro, – gli disse senza guardarlo, sentendosi morire dentro, – vi raggiungo subito.
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Il mio florida
RomanceEthan Beavers è un giovane cinico uomo d'affari, mentre Seri Harwood un fascinoso genio giardiniere. Si incontreranno due volte: uno scontro e una magia. Ed è magia che troverete in questo romanzo che parla, senza pregiudizi, di un amore delicato...