Capitolo 12

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Pov Clarke

Manca poco all'appuntamento e ho le palpitazioni, continuo a camminare avanti e indietro per l'appartamento.

"Octavia, credo di stare per vomitare"

"Meglio ora che dopo, no?" dice guardandomi in modo divertito

"Non sei simpatica" le tiro un'occhiataccia

Sento improvvisamente il citofono suonare e guardo terrorizzata Octavia immobilizzandomi sul posto.

"Vuoi andare a rispondere o la vuoi lasciare sola?"

Senza rispondere corro verso il citofono e sento la voce di Lexa, le dico che scendo subito e riattacco.

Mentre apro la porta vedo Octavia avvicinarsi e abbracciarmi

"Andrà bene vedrai, solo, non fare brutte figure okay?" fa un sorriso materno

Le lascio un bacio in guancia e mi precipito nelle scale.

Quando esco dal portone l'aria e pungente e fresca e vedo la macchina di Lexa accostata accanto al cancello, credo di non aver visto mai donna più bella di lei, entrando nella macchina noto il suo completo elegante, il suo profumo che riempie la macchina e i miei polmoni, la sua mascella serrata che scolpisce il suo volto e quegli occhi che si scontrano con i miei e le sue pupille che si allargano, incredibilmente appena mi nota, quel verde così chiaro diventa così scuro che posso quasi specchiarmi, ti faccio veramente così effetto Lexa?

Pov Lexa.

Sono circa cinque minuti che aspetto Clarke sotto e l'ansia potrebbe mangiarmi viva. Quando però sento la portiera dell'auto aprirsi e vedo il motivo della mia ansia entrare nel lato passeggero perdo un battito. Ha un vestito che sembra fatto su misura, così nero che fa spiccare ancor di più i suoi occhi, mostrandoli ancora più lucenti, quasi da far male, ha un trucco leggero che fortunatamente non camuffa quel meraviglioso neo sopra il labbro che farebbe impazzire il più buono degli angeli, mandandolo all'inferno.

"Clarke" – prendo un respiro profondo facendo sprofondare i miei sensi nel suo profumo – "sei bellissima "

Vedo un sorriso allargarsi nel suo volto e avvicinarsi a me per darmi un bacio all'angolo della bocca, facendomi socchiudere gli occhi come se stessi vivendo il sogno più bello della mia vita.

"Tu sei spettacolare, Lexa Wood "– si allontana, molto, molto lentamente – "dove siamo dirette? "

"E' una sorpresa Clarke, per chi mi hai presa?" tiro su le spalle per poi mettere in moto

"Me la farai mai guidare quest'auto?" – dice con tono sognante – "sembra che mi chiami "

"Scordatelo Clarke" – la guardo velocemente con un sopracciglio alzato per poi ritornare sulla strada – "non guiderai la mia auto "

"Ma se guido meglio di te! "dice imbronciata

"Appunto, correresti e mi terrorizza "dico tra il serio ma con un pizzico di ironia, non voglio trasmetterle le mie paranoie.

Dopodiché decido di accendere la radio e farci cullare dalla musica, quando Clarke si accorge che siamo nettamente fuori città impazzisce per sapere dove siamo dirette.

"Dieci minuti Clarke, siamo quasi arrivate" le dico ridendo vedendola totalmente in fibrillazione

Quando parcheggio lei è visibilmente confusa e sorpresa. Forse si aspettava che la portassi in qualche ristorante famoso, cinque stelle magari, solo che, per quanto poco la conosca sia chiaro, credo che questo possa piacerle di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02, 2021 ⏰

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