Capitolo 1

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New York, la città dove i sogni si realizzano e si infrangono ogni giorno, ogni ora.
New York forse è una delle città che racchiude più variazioni in culture, classi sociali, che variano dai più ricchi ai più poveri, dove le lingue si incrociano, dove nascono passioni, dove nascono amori.
Al momento c'è una sola persona a New York che ha il comando, Lexa Wood, alla quale è stata lasciata in pugno quasi tutta la città, salvo piccole aziende o locali; infatti Lexa ha casinò, agenzie, fino ad arrivare alle più grandi aziende.
Lexa è cresciuta troppo in fretta, senza regole e senza limiti poiché i suoi genitori sono morti quando lei era ancora in tenera età, l'unica sua certezza è la sua spalla destra, nonché migliore amica, Anya, che le è stata accanto sempre, sia quando i suoi genitori sono morti e Lexa si è dovuta adeguare a milioni di responsabilità e sia quando il suo unico grande amore, Costia era morta in un incidente stradale, da quel giorno i meravigliosi occhi di Lexa Wood, di un verde intenso e misterioso, che molti usano paragonare alla natura selvaggia si spensero per sempre, o così crede fino ad'ora.
Lexa adora poche cose nella sua vita, il controllo su tutti coloro che respirano all'interno di New York, il combattimento che è sempre stata la sua valvola di sfogo da sempre, Anya e le donne, diciamo che quest'ultima cosa è più il suo passatempo;
infatti nella città è conosciuta come sciupa femmine, nessuna riesce a rifiutarla, sia perché è immensamente ricca e potente e sia perché è maledettamente irresistibile, e lei lo sa bene, proprio per questo i suoi occhi profondi ma glaciali, la sua pelle leggermente ambrata, i suoi lineamenti definiti, le sue labbra carnose, il suo fisico leggermente palestrato dovuto ai suoi continui allenamenti e i suoi lunghi capelli castani che solitamente porta da un lato con delle lunghe treccine, riesce ad avere ogni donna, perché sa di essere una calamita per chiunque la circonda, ma ha un unico difetto, non prova mai niente, ne in ambito emotivo ne sessuale, infatti si lamenta sempre con Anya del fatto che non è mai soddisfatta, che nessuna di quelle miliardi di ragazze è in grado di fare sesso, perché si, dopo Costia per lei è solo sesso.
Lexa inoltre è caratterizzata da un bel caratterino, tutto ciò che vuole deve averlo e questo forse è dovuto al fatto che è a capo di New York e non ha avuto mai ostacoli quando vuole qualcosa. Molte volte è intrattabile e d è facile irritarsi e infuriarsi con poco, ma questo Anya lo sa bene, e sa sempre come comportarsi, mentre gli altri, povere vittime, vengono maltrattati o vengono pestati, perché si, Lexa da quando è morta Costia è una mina vagante, fa a pugni con chiunque non le vada a genio, perché da quel giorno, lei non si è mai perdonata di averla lasciata sola quella notte, e ogni persona è buona per sfogarsi, e come ho detto prima, la sua valvola di sfogo è la violenza, il combattimento.
Questa sera infatti Lexa ha un torneo ovviamente illegale in un quartiere malandato, un torneo di lotta libera, Anya ha sempre provato a farla ragionare, ma lei si giustificava soltanto dicendo che è l'unico modo per provare qualcosa.
Dall'altra parte di New York abita invece una ragazza, che come Lexa è dovuta crescere in fretta, forse più di lei, poiché da piccola ha perso suo padre, che gli ha trasmesso la sua passione più sfrenata, ovvero l'arte e dipingere.
Sua madre anche se viva non è mai stata presente nella sua vita perciò si è dovuta arrangiare e ha dovuto fare tutto da sola.
E' caduta milioni di volte nella sua vita, sopratutto per il dolore che provava e che prova tutt'ora quando pensa a suo padre, ai suoi problemi economi e sentimentali e ad aiutarla c'è solo una persona, la sua migliore amica, Octavia Blake, che le è stata accanto quando ha perso suo padre, a quando ha deciso di scappare via di casa e provvedere sola alla sua via e fino ad'ora sono inseparabili,
Non è stato per nulla facile scappare di casa e guadagnarsi da vivere, proprio per questo abita in un appartamento molto modesto e molte volte cade nell'illegalità, nelle gare clandestine, poiché ama correre, ama il rumore del motore, l'adrenalina e perché no, anche i soldi che guadagna quando vince, ovvero praticamente sempre, e poi ha iniziato per suo padre, perché lui, era l'uomo più importante della sua vita ed è morto in un circuito; era un pilota di fama internazionale che per uno stupido guasto al motore è morto, travolto da altre macchine che come lui sfrecciavano per la vittoria. Clarke, questo è il suo nome non vuole vivere così, e per evitare di vivere solo grazie alle gare clandestine, ha un secondo lavoro, in un locale a luci rosse, non uno strip club, intendiamoci, ma in un locale burlesque, dove la regola principale è si guarda ma non si tocca e dove lei è sempre stata al centro dell'attenzione, per due motivi:

Per la sua estrema bellezza, poiché Clarke ha dei capelli biondini e leggermente ricci che le incorniciano il viso, degli occhi azzuri, niente paragonabile al cielo o al mare, sono molto di più e delle labbra dipinte e un piccolo neo vicino alla bocca che fa impazzire tutti, donne e uomini, ma Clarke ama le donne.
Non ha avuto molta fortuna in amore però, quindi da qualche anno si è ridotta a solo dello stupido sesso, di cui non è mai soddisfatta;
l'unica di cui si era fidata se n'è andata da un giorno all'altro lasciandola sola e da quel momento non si è fidata più di nessuna, da quel momento Clarke era, ed è uno spirito libero, non si è mai fatta mettere i piedi in testa ne si è mai fatta comandare da nessuno.
Come dicevo, al burlesque è la più gettonata per le sue movenze seducenti, perché Clarke sa ballare, sa muoversi, sa come fare impazzire la gente solo guardandola, ed è anche la più acclamata per la sua voce, il padrone del locale infatti sentendo la voce della ragazza le ha permesso di esibirsi, perché ha una voce roca, seducente e molto, molto intonata, ma a patto che accoppiasse una coreografia sensuale a ogni suo numero, e a Clarke va bene, perché la paga è buona e fa due cose che ama, cantare e ballare.
Quel giorno però Octavia l'ha pregata di prendere un giorno libero per farle compagnia ad un torneo di lotta libera, non molto legale e questo a Clarke non piace ma non l'aveva mai persuasa a smettere anche perché le servono quei soldi, perché come Clarke, Octavai è dovuta crescere per la strada, per cui preferisce esserci nel casi in cui si facesse male era lì per curarla, visto che sua mamma è medico, qualcosa, se pur superficialmente sa farla e quindi rassegnata questa sera avrebbe accompagnato Octavia in questo torneo e chissà cosa potrebbe succedere, che occhi potrebbe incontrare.

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