La rissa

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Mikasa Pov:

Sasha mi aveva riaccompagnata a casa da un bel po', io mi trovavo a letto, stranamente non mi sentivo male anzi, ma se solo ripensavo all'alcol mi sarei sentita male sul serio, così decido di mettermi a letto al piano di sopra e accendermi la tv. Da sotto sento bussare, e mi chiedo chi sarà il rompiscatole questa volta. Vado ad aprire e mi spavento, vedo Eren pieno di bende, con la maglietta insanguinata, l'occhio sinistro gonfio e viola e le sue labbra ridotte veramente male. Lo faccio entrare.

"Cos'è successo?"

Chiedo io spaventata, intanto che l'ho aiuto a farlo sedere sul divano.

"Jean"

Risponde lui, guardando da un altra parte. Rimango di stucco e penso, Jean, oddio!! Ma ci avevo parlato, e lo avevo tranquillizzato, come sarà successo.

"Com'è successo?"

Chiedo io. Lui inizia a raccontare ed io rimango lì ad ascoltare.

"Ma ci avevo parlato prima"

Gli racconto. Ma lui freddo mi risponde:

"E allora sei una stupida, potevi evitare di venire proprio dove lavoro io, così non avremmo rischiato nulla"

Mi arrabbio. Lui non mi aveva detto che lavorava lì altrimenti l'avrei evitato con piacere.

"Guarda che non sapevo che lavorassi lì, sai com'è tu le cose non me le dici"

Ribatto io. Lui si accorge che io avevo ragione, proprio perché lui non mi racconta come le cose stiano seriamente. Mi alzo e gli dico.

"Ti preparo un tè"

Lui a fatica cerca di alzarsi.

"Non importa, tanto stavo per andare"

Io cerco di fermarlo perché vedo che non può ritornare a casa con queste condizioni e così lo faccio stare sul divano, preparandogli dei cuscini e delle coperte.

"Ecco puoi stare qui stanotte"

Faccio io, appena avevo sistemato il divano per farlo dormire"

"D'accordo"

Fa lui arrendendosi al mio volere. Stavo per andare su, quando vedo che non riesce a bere il tè e si scotta cadendogli sull'altra mano che non riusciva a muovere.

L'ho aiuto, e mentre gli faccio bere poco alla volta il suo tè, mi accorgo che mi fissa con i suoi occhi penetranti, mi faceva tenerezza, non volevo vederlo ridotto così, e tutto per colpa mia, perché mi sono innamorata di lui. Mentre il tè era quasi finito, lui ferma la mia mano destra con cui tenevo la tazza, e mi fa poggiare la tazza sul tavolino. Ad un certo punto, si avvicina a me e mi bacia, non riesco proprio a divincolarmi.

Così pian piano saliamo di sopra, e gli tolgo la maglietta pian piano, e vedo tutte le bende insanguinate e le cicatrici, lui sta sopra di me, ci baciamo, vedo che fa un po' di fatica a stare sopra quindi cerco di starci io, e sembra che vada meglio. Rimaniamo in intimo, ma stavolta per spogliarci facciamo lentamente, per goderci il momento.

Eren Pov:

Lei sta sopra di me, sicuramente l'ha fatto perché ha visto che stavo sentendo dolore a stare sopra, e stando sotto devo dire che mi sento veramente meglio.

Si toglie l'intimo sopra, mostrando i suoi seni pieni e morbidi poi cerca di togliermi pian piano le mutande, riuscendoci delicatamente, ha una mano così bella e delicata che non sento neanche dolore. Poi provo a rimettermi io sopra, ed anche se faccio fatica, per l'eccitazione stavo resistendo. Gli levo le sue mutandine. Quando metto il mio membro all'interno di lei, sento un suo gemito, e devo ammettere che mi mancavano, e allo stesso tempo lo facciamo insieme, quando poi inzio a spingere più forte, per vedere se sentivo dolore ma niente, aumento, aumento ancora una volta e questa volta di più, lo stavamo facendo, ed era più forte dell'altra volta, però questa volta gemevamo tanto e ogni volta ci guardavamo con gli occhi pieni d'amore e sentivo che lei stava stringendo le lenzuola con la mano sinistra, mentre con la destra mi teneva la schiena, e sentivo dei piccoli graffietti per tenersi.

Pazzi di noi❤️ ~[EREMIKA]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora