Mesi

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Mikasa Pov:

Passò un mese dalla partenza di Christa, io ed Eren non ci siamo mai visti da quella lontana serata. I miei capelli erano cresciuti un bel po', poco sotto le mie spalle. Ho sempre fatto lavoro casa, casa lavoro, non ho più voluto saperne di uscire, mi sentivo vuota dentro, ed era brutto. In effetti questo vuoto dentro l'ho sempre sentito, finché non ho incontrato Eren, che ha saputo farmi sentire qualcosa in tutti questi anni, nessun uomo ci è mai riuscito, lui è il primo e sarà l'ultimo, dato che non voglio più saperne.

Mentre penso il signor Hannes entra nel bar, io stavo pulendo per terra. Mi saluta e io ricambio il saluto. Mi dice che non ha più visto Eren da almeno due settimane, e se potevo andare a controllare se stesse bene, lui non poteva per il matrimonio, mancavano ben due mesi ed era occupato con i preparativi. Io non volevo più saperne di lui, ma il signor Hannes non mi ha mai chiesto favori in tutti questi anni che lavoro per lui, così decisi di accontentarlo.

Dopo il lavoro decido di andare da lui, erano le 21:30 di sera. Arrivo alla casa, busso ma nessuno risponde, o per lo meno nessuno apre. Busso nuovamente con un po' di forza e noto che la porta si apre da sola, decido di entrare e chiamo Eren, ma nessuna risposta. Dopodiché noto una foto dei due, era molto bella, Christa ed Eren stavano in un giardino, dove c'erano molte foglie marroni a terra, Christa era in braccio ad Eren e si guardavano sorridendo. Poi c'è n'era un altra, dove Christa aveva i capelli sciolti e lunghi, color oro, e i suoi occhi celesti come il mare, ridevano di felicità, mentre Eren l'abbraccia da dietro, anche lui sorride, ma i suoi occhi verdi, contrariamente a quelli di Christa, non sorridevano.

Sembrava un sorriso forzato il suo, o meglio una finta felicità.

Proprio quando stavo per notare una foto di Eren da piccolo, con un altro bambino biondo, si spalanca la porta, vedo una sagoma avvicinarsi a me, accende la luce, era lui. Mi guarda non sorpreso e dice in modo molto freddo.

"Che ci fai qui?"

"Hannes mi ha pregata di controllarti, dice che non ti sei fatto più vivo con lui e dato che non mi ha mai chiesto un favore in vita sua, ho deciso di farglielo"

Dico io ancora più fredda.

"Beh....potevi evitare, sto bene"

Dice lui in tono infastidito. Io mi innervosisco ancora di più.

"Ma qual'è il tuo problema?"

"E il tuo?"

Dice lui

"Dici tanto che io ho problemi quando si vede lontano un miglio che morivi dalla voglia di vedermi"

"Non è assolutamente vero, sono venuta qui soltanto per fare un favore al signor Hannes, e dato che stai più bene di me posso togliere il disturbo"

Faccio per andarmene ma lui mi ferma prendendomi il polso. Mi giro di scatto.

"MA INSOMMA COSA VUOI DA ME!!"

Urlo disperata.

"Concedimi un altra notte ti prego"

"E a quale scopo?"

"Voglio solo assaporare ogni centimetro del tuo corpo un ultima volta, almeno"

A quelle parole, corre un brivido lungo la mia schiena.
Lui si avvicina, pensando che avrei acconsentito, ma con rammarico decido di non dargliela vinta. Devo pensare a Christa, io non sono un egoista come lui, non lo sono e non lo voglio essere.

"Mi dispiace Eren, non possiamo e lo sai bene"

"Ma non è qui, è in Spagna chissà dove"

Lo guardo schifata

"Sei solo un egoista, pensi solo a te stesso, non pensando alla sofferenza degli altri"

"No sei tu che non pensi alla tua felicità, fai sempre del bene per la gente ma tu?"

Rimango a bocca aperta per quelle parole. Si avvicina a me, siamo faccia a faccia, mi accarezza il viso e mi chiede.

"Mikasa sei felice?"

...

Non rispondo, non so cosa dire, non riesco ad aprire bocca, non riesco a capire se sono felice, probabilmente non lo sono. Mi allontano da lui, ed esco da casa sua.

Eren Pov:

Come l'altra volta, scappa da me ed io rimango nuovamente solo, spacco tutto, tiro pugni al muro, facendomi male. Ma quello che faceva più male era il mio cuore. Decido anche di non mangiare e vado subito a dormire.

La mattina dopo mi sveglio, e vedo quello che ho fatto la sera prima, decido di andare al lavoro, avrei pulito quando sarei ritornato stasera, al cambio con Levi.

A lavoro è tutto tranquillo, finché non vedo che due uomini stanno litigando con Levi, decido di andare ad aiutarlo.

"Hey che succede qui problemi?"

Faccio. Ma tutti mi guardano come se fossi un cretino che si stava esibendo. E risponde il pelato alto più di me.

"Ragazzino e tu che vuoi!?"

Quell'altro invece fa.

"Vai via, prima che ti facciamo male"

Ed infine Levi.

"Tsk, moccioso ti conviene non intrometterti in questi affari"

"E se io invece volessi?"

"D'accordo"

Mi fa il pelato, sferrandomi un pugno sul naso. L'altro scoppia in una grassa risata, così Levi gli da un calcio sui denti. Non pensavo che mi avrebbe difeso. Ma poi noi diamo una lezione a quei due che iniziano poi a fuggire barcollando, e lasciando una scia di sangue a terra.

"Tsk, sei uno stupido, potevano ucciderti"

"Piuttosto tu che ci facevi con quei due?"

"Non sono affari tuoi"

"Si ma Levi anche tu saresti stato in pericolo se solo non ti avessi aiutato"

"Caso mai sono io che ho aiutato te. Forza rientriamo, altrimenti il capo ci fa un culo"

Rientriamo a lavoro. E io perplesso ma allo stesso tempo stranito, cerco di capire come Levi sia finito in questa situazione.

Finito il turno decido di andare a casa.
Levi mi ferma e mi ringrazia. Ed anche io ringrazio lui per avermi difeso.

Pazzi di noi❤️ ~[EREMIKA]~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora