15: Un Po' Come Una Madre

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Melanie ci aveva proprio azzeccato: non avrebbe voluto sapere il perché di tutto quel trambusto. Non avrebbe voluto vedere Harry di nuovo arrabbiato, o peggio, deluso; le erano bastate le urla di poco prima.

Ma purtroppo non si può avere tutto dalla vita.

<Che cosa sono quei fogli>, chiese Harry curioso, allungando il viso per poter vedere meglio. <Niente Harry, non ti preoccupare>, gli disse la Signora Weasley, ma lui non demorse. Harry era una persona curiosa, forse tanto quanto Melanie.

Lei non lo aveva dato a vedere, ma aveva già fatto passare gli occhi su tutte quelle pergamene, senza capirci nulla ovviamente. Tuttavia, chiunque avrebbe potuto dedurre che lì si stava organizzando qualcosa.

<Non sono più un bambino spaventato>, esclamò Harry con furore. Melanie vide come stringeva i pugni sotto il tavolo, così ci mise una mano sopra.
Lui si girò verso di lei, e gli occhi da arrabbiati tornarono normali. La mano smise di tremare e il pugno si sciolse.

<Non dovete più nascondermi nulla>, disse Harry facendo un profondo respiro. <Penso di essere abbastanza grande ormai>, terminò lui molto più calmo di prima. Hermione e Ron sbarrarono gli occhi: non potevano credere a quello che avevano appena visto.
Nessuno era mai riuscito a calmare Harry così velocemente, forse solo Sirius.
Melanie li guardò con un'espressione interrogativa in volto: infondo lei non aveva fatto niente di strano; aveva solo cercato di calmare suo fratello.

<Harry ha ragione>, disse Malocchio avvicinandosi al tavolo seguito dai tonfi della gamba di legno. <Ha il diritto di sapere, dopotutto in parte c'entra anche lui>, concluse lui guardando la Signora Weasley.
<E tu Arthur?>, si voltò lei di scatto verso il marito; <Cosa pensi che dovremmo fare? >, chiese lei mettendo le mani sui fianchi e alzando un sopracciglio.
Arthur arrossì leggermente, per poi chinare la testa e dire:< Scusami tesoro, ma questa volta ha ragione lui. Non possiamo nasconderglielo per sempre>.
Melanie si girò verso la Signora Weasley, in attesa di una sua reazione, e la vide sospirare pesantemente come se si fosse rassegnata. Come una madre che deve spiegare una cosa complicata al figlio e non avrebbe mai voluto farlo.
In un certo senso le ricordava tantissimo sua madre, in senso positivo ovviamente.

Harry era stato davvero fortunato ad aver trovato una persona, tanto buona quanto severa, come la Signora Weasley. Da quello che aveva potuto vedere, lei lo trattava come un figlio e lo si poteva vedere dagli occhi e dalla preoccupazione che essi emanavano.

<E va bene!>, esclamò lei; <Ma ricordatevi che io non ero d'accordo>, continuò prima di girarsi di nuovo verso i fornelli.

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Scusatemi, so che è un capitolo veramente corto e che non succede niente di che; il problema è che sono in piena sessione invernale e il tempo per scrivere è veramente poco.
Perciò ho deciso di pubblicare questo, anche se so che è cortissimo.
Vi prego di perdonarmi, ma appena ne avrò l'opportunità riprenderò a scrivere capitoli più lunghi.
Scusatemi ancora...

THE GIRL WHO LIVEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora