Harry pov'
"Non mi abituerò mai al teletrasporto" pensò Harry mentre cadeva rovinosamente a terra.
«ma com'è possibile che tu sia in piedi e io a terra» disse lui a sua sorella.
«forse perché io ho un Po più di equilibrio di te?» rispose Melanie con tono ovvio.
«per essere la prima volta sei stata molto brava, non hai nemmeno vomitato» si complimentò Silente.
Si trovavano di fronte a casa sua, o almeno quella che lo è da 15 anni.
Ora però era lì davanti alla porta d'ingresso con sua sorella a fianco e non poté pensare a nient'altro se non al fatto che è identica a Lily.Melanie pov'
Melanie è davanti alla porta d'entrata di quella che sarà la sua casa per i prossimi anni.
Aveva sempre un'aria familiare, come se li ci fosse già stata, solo che non ricordava dove l'avesse vista.Silente suonò al citofono e la porta si aprì di scatto rivelando un uomo robusto con i capelli molto chiari.
«signor Dudley, vi presento Melanie, la sorella di Harry»
Lui la squadrò da testa a piedi e gli fece segno di entrare in casa.
«arrivederci professore, ci vediamo ad Hogworts» disse Harry.
«ci vediamo ragazzo» agitò la mano in segno di saluto, «spero di vedere anche lei a scuola Melanie» fece un sorriso dolce e poi si girò e si allontanò.
Lontano.
Nel buio della notte.
E poi scomparì.
Com'è se non ci fosse mai stato."È possibile che sia solo un sogno?"
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Ora erano nella camera di Harry, nel piano superiore della casa. Non era molto arredata, ma era lo stesso accogliente. Vi era un letto attaccato al muro con di fianco una finestra che dava sul giardino, un cassettone dove in cima c'era una gabbia con dentro una civetta tutta bianca e un armadio.
Incuriosita si avvicinò a quell'animale che l'aveva sempre affascinata e allungò un dito per accarezzarla.
«attenta» scattò Harry, « è difficile che si faccia accarezzare da qualcuno che non conosce»
Troppo tardi, ormai il dito era nella fessura della gabbia, ma la ragazza non avvertì nessun dolore. La civetta infatti chinò la testa e si fece coccolare da lei.
«è bellissima» sussurrò lei incantata.
«io invece sono sbalordito, com'è possibile? Non era mai successo» le si avvicinò ad occhi spalancati.
«forse perché ho dei modi gentili?» disse Melanie alzando le sopracciglia in segno di sfida.
«anch'io li so avere sai?»
Ma lei non lo calcolò e invece gli chiese:
«come si chiama?» tolse il dito e si girò verso di lui.
«Edvige» rispose andando verso il letto e le fece segno di accomodarsi.
Ora erano faccia a faccia, pronti a conoscere l'intera vita dell'altro.
O almeno così sperò lei.
..............
Harry' pov
«ma stai scherzando?» Melanie era sdraiata a pancia in su sul letto, mentre rideva come una forsennata.
«no, davvero Malocchio è arrivato e lo ha trasformato in un furetto» affermò ridendo a sua volta.
"Non so come sia possibile, ma la sua presenza mi sta distogliendo dall'immagine di Cedric morto.
Per tutta l'estate non ho fatto altro che rimuginarci su e stavo quasi cadendo in una sorta di depressione" pensò lui."Oltre a questo si è aggiunto il fatto che né Hermione né Ron hanno risposto alle mie lettere.
A nessuna.
Non ho loro notizie da due mesi o più ed è molto strano.
Chissà se è successo qualcosa...." dopodiché ritornò in sé.«ma quindi questo tipo ti odia?» disse lei mettendosi a sedere.
«diciamo di si, da quando ho rifiutato la sua amicizia al primo anno sembra che si voglia vendicare»
«ma si, dato che non posso essere suo amico diventiamo il suo peggior nemico» scimmiottò cercando di imitare la sua voce.
«oh mio Dio, ma sei identica» cominció ad urlare forse in modo troppo forte dato che zio Vernon spalancò la porta.
«vi sembra il modo di comportarsi?»chiese urlando, «tu stupida mocciosa devi capire che qui dentro vigono delle regole molto chiare» disse puntando un dito contro Melanie.
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Melanie pov'
«e quali sarebbero?» chiese lei con tono seccato.
«1: non rivolgerti a me in questo modo» e segnò il numero uno col pollice «2: qui dentro non si urla, non voglio che tutto il vicinato sappia che ho dei nipoti maleducati e strani» fece il numero due «Ultimo, ma il più importante: QUI DENTRO NON SI PARLA DI MAGIA, NÉ LA SI DEVE USARE CHIARO?» in quel momento la sua faccia divenne tutta rossa e una vena viola gli si era formata sulla fronte.
Melanie annuì cercando di non scoppiargli a ridere in faccia, così si sdraiò e si mise un cuscino sul viso.
«e ora, a dormire»
In quel momento lei si ricordò una cosa:
«zio Vernon, ma io dove dormo? Qui dentro c'è solo un letto» chiese lei.
«oh si giusto vado a prendere un materasso e un cuscino» si girò ridacchiando e chiuse la porta.
Qualche minuto dopo rientrò in camera, ma quello che portava non era né un cuscino né un materasso.
Anzi sembravano più quei giacigli dei prigionieri.«ecco tieni qui» e lanciò tutto nella camera.
«con quale gentilezza zio» sussurrò lei senza farsi sentire.
«bene a domani» e uscì sbattendo di nuovo la porta.
«ma ha intenzione di scardinarla quella porta?» chiese lei.
«beh in realtà preferirebbe murarmi vivo qui dentro, perciò....» disse Harry in tono malinconico.
«non capisco» prese il suo futuro "letto" e lo mise di fianco a quello di suo fratello.
Poi prese quello che doveva essere un cuscino e ce lo mise sopra.«lui mi odia e ora CI odia, pensa che la sua famiglia non debba essere rovinata da due strambi ragazzi, come ci definisce, come noi»
«ma siamo i suoi nipoti no?» si sedette e per poco non ci sprofondò dentro.
«sei un minimo comoda?» chiese lui ridacchiando un poco e cercando di evitare la domanda.
«comoda come lo saresti tu su un cumulo di paglia»
«mi dispiace, ti prendo una coperta, almeno starai al caldo» si alzò e si diresse verso l'armadio.
«non mi hai risposto»
Gli porse un panno e un lenzuolo bianco con orli gialli e poi si mise sotto le coperte.
«grazie» sussurrò lei mente cercava di mettersi comoda.
Dopo poco, mentre cercava di prendere sonno sentì Harry pronunciare qualche parola.
«lui odia la magia se non si fosse notato, anche se siamo suoi nipoti ci reputa dei mostri. Ha cercato per tutta la vita di isolarmi dal mio destino, ma purtroppo non ci è riuscito»
Con queste parole in testa si addormentò.
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THE GIRL WHO LIVED
FanfictionSono passati due mesi dalla morte di Cedric e dal ritorno di Lord Voldemort, quando alla porta di casa Dursley compare Albus Silente. , questo è quello che gli dice.