CH13 - UN BAGNO NON POTREBBE FARTI ALTRO CHE BENE

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Melanie pov'

La ragazza, diventata più rossa dei suoi capelli, non si sentiva così in imbarazzo da quando per sbaglio era entrata negli spogliatoi maschili della sua scuola.
Quel giorno avrebbe voluto scavare una fossa e buttarcisi dentro, oggi invece avrebbe voluto gettarsi direttamente dalla finestra.

Melanie abbassò dunque gli occhi e l'unica cosa che in quel momento riuscì a vedere furono le sue scarpe nere.
Faceva fatica a parlare con i ragazzi in generale, figuriamoci con uno che la guardava in quel modo.

Si portò una ciocca rossa dei suoi capelli dietro all'orecchio e con la coda dell'occhio vide Hermione, pregando mentalmente di essere salvata.

Non si sa con quale magia o con quale forma di fortuna, ma la ragazza capì immediatamente l'imbarazzo che si era creato in pochi secondi.
Decise quindi di mettere il suo braccio intorno alle spalle di Melanie dicendo <lei è Melanie, la sorella di Harry>.

Una medaglia a questa ragazza?

Si disse che dopo l'avrebbe ringraziata. Di solito, nei momenti d'imbarazzo, erano le sue migliori amiche ad incoraggiarla e ad aiutarla a tirare fuori le parole, anche semplicemente guardandola.

Roxy le diceva sempre che loro potevano stare al suo fianco, ma non potevano prendere il suo posto. Le sue amiche non potranno esserci per sempre, per questo l'hanno sempre spinta avanti senza mai mettersi davanti a lei.
Non poteva spaventarsi ed imbarazzarsi per un piccolo sguardo felino ed accattivante.

Melanie perciò prese coraggio, che senza Hermione sarebbe rimasto sepolto sotto la sua miriade di pensieri, e alzò la testa abbozzando un timido sorriso.
<È un piacere conoscervi >, disse ai due gemelli di fronte a lei.

Il ragazzo, che aveva capito si chiamasse Fred, il quale l'aveva fissata fino a pochi istanti prima sembrò risvegliarsi, rivolgendo la sua attenzione al bellissimo paralume rosa sul comodino alla sua destra.

<Io sono George, piacere di conoscerti>, si sporse avanti il primo illuminando il viso con uno splendido sorriso.

Le allungò la mano, ma prima che lei potesse stringerla Ron si mise in mezzo. <Non ti conviene stringerla Melanie>, disse lui. <Non si sa mai che scherzo possano avere inventato stavolta>, finì lui guardando di sottecchi il fratello.

<È solo una mano Ron, cosa potrebbe mai succedere >, disse lei guardando confusa il ragazzo.

Uno scherzo? Come si potrebbe fare uno scherzo ad una persona che nemmeno si conosce?
Melanie adora gli scherzi e soprattutto farli, ma si era fermata a sua madre e ad Alice, che era la più impressionable del trio. Non ci aveva mai provato con degli sconosciuti.

<Avanti Ron>, disse George alzando le sopracciglia e abbassando la mano. <non potremmo mai fare uno scherzo ad una ragazza mai vista prima>, continuò Fred che sembrò essersi risvegliato dal suo stato di trans.

Ecco appunto, pensò Melanie.

<Ma questo non vuol dire che non possiamo farlo a te fratellino>, continuò Fred ridendo.

In quel momento si sentì un forte PLOP e George, che pochi attimi prima era davanti a lei, si smaterializzò dietro Ron. Fece un breve movimento con quella che sembrava una bacchetta e un getto d'acqua si riversò sul povero ragazzino, che in quel momento era diventato rosso di di rabbia.

<Il piano iniziale non era proprio questo, ma così è stato molto più divertente>, disse tra le risate Fred.
I due gemelli si stavano tenendo la pancia dal troppo ridere e questo non fece altro che coinvolgere anche loro.

Harry perse l'equilibrio e per non cadere si appoggiò al muro dietro di lui.
Hermione, anche se più discreta, rideva con le lacrime agli occhi.
Melanie invece stava ridendo a crepapelle, ma ebbe lo stesso la forza di avvicinarsi a Ron,<Tutto bene? >.

La domanda non gli uscì come voleva che uscisse, infatti il rosso la guardò storto e sbuffò per niente divertito.
Melanie non poteva farci niente, quando iniziava a ridere non smetteva più e quindi le parole erano sembrate più una presa in giro.

<Dai fratellino, non ti arrabbiare>, esclamò George. <Ora ti asciughiamo per bene>, continuò Fred prendendo la sua bacchetta.

A Melanie venne in mente una domanda, che ovviamente non fece subito ma che avrebbe riservato per dopo "Cosa sono quei bastoncini di legno dai quali sembra scaturire la magia?". Si ricordava di averli già visti: prima a casa sua quando il professor Silent aveva fatto levitare la sedia; poi al parco quando Harry aveva mandato via quell'essere spaventoso; poi di nuovo ancora davanti a quella casa.

Troppe domande, si disse Melanie.
Fino ad ora non aveva posto nessun tipo di domanda su quello strano mondo, ma la curiosità cresceva sempre di più.

George alzò di nuovo quello strano bastoncino, ma prima che potesse pronunciare una qualsiasi parola, si sentì un forte rumore seguito da delle voci confuse.

<Cos'è stato?>, chiese Harry avvicinandosi alla porta.
Tuttavia mentre girava il pomello della porta, quest'ultima si spalancò di colpo mostrando la donna bassina e grassottela che l'aveva accolta poco prima.

<È pronto da mangiare>, disse con un sorriso che di felice aveva ben poco.

I sei ragazzi la seguirono al piano di sotto, non capendo la visibile tensione che la signora Wealsey aveva addosso.

THE GIRL WHO LIVEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora