CH17 - LA CUCINA SI TRASFORMA IN UN ASILO

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<Non c'è bisogno di chiamarmi Signore, professore. Infondo qui il piu vecchio dei due è lei, no?>, disse Harry alzandosi dalla sedia.

L'uomo, che Melanie aveva capito chiamarsi Piton, storse il naso a tutta quella mancanza di rispetto.
<Ah, saccente proprio come il padre>, disse alla fine.

Non le stava piacendo il tono di voce che si stava utilizzando, né da parte di suo fratello né da parte del professore. Era come sentir parlare due bambini dell'asilo.
<Cosa hai detto di James, Mocciosus?>, esclamò Sirius alzandosi anche lui.

La cucina era appena diventata un campo di battaglia. Da una parte Harry e il suo padrino, dall'altra il professor Piton.

I tre si guardavano con talmente tanto odio da non poterlo descrivere. <Calmiamoci tutti quanti>, si intromise Malocchio. <Potter! Severus Piton fa parte dell'ordine sotto la fiducia di Silente>, continuò lui puntando lo sguardo su suo fratello. <Black, siediti e stai buono. Non abbiamo bisogno di un'altra lite>, Sirius lanciò un'occhiata di avvertimento a Piton, sbuffò e si sedette di nuovo.

Un'altra lite? Cosa significa?

Lo sguardo confuso della ragazza venne colto da Tonks, che sedeva proprio di fronte a lei. Le fece un cenno con la mano, come a dire "dopo ti racconto" e Melanie annuì, sapendo che comunque ora non avrebbe avuto le sue risposte.

<Harry, siediti per favore>, disse lei mettendo una mano sul braccio del fratello. <Non voglio vederti di nuovo arrabbiato okey? Un colpo al cuore al giorno mi basta>, continuò lei accennando ad un sorriso. Vedere le persone arrabbiate non le era mai piaciuto, forse a causa della sua vena tranquilla.

Alzare la voce non era da lei, nemmeno se queste avevano evidentemente torto. Figuriamoci con una persona più grande di lei e con il doppio dell'esperienza.
Si ripromise di chiedere a Harry il motivo di quel breve scambio di parole. Anche se da quel poco che lo conosceva, poteva ben capire che suo fratello era una persona di poca pazienza.

<Eh va bene>, rilasciò Harry con un sospiro. Tuttavia Melanie vide chiaramente l'occhiata che lanciò a Piton.

<Continuate pure, non vorrei interrompere oltre la riunione di famiglia> e dicendo ciò il professore attraversò la stanza e si accomodò su una delle sedie più lontane.
A lei non era stato rivolto nemmeno uno sguardo, come se cercasse di non guardarla di proposito.

<Ora che l'asilo è terminato possiamo tornare al mondo degli adulti>, esclamò brusco Malocchio, probabilmente irritato dal comportamento dei presenti.
<Io non sono un bambino dell'asilo>, si difese Sirius. <Mi dispiace ammetterlo Sirius, ma Malocchio ha ragione. Se dobbiamo collaborare non potete continuare così>, a parlare era stato Remus, il quale ora stava guardando il suo padrino con aria di rimprovero.
<Non ti ci mettere pure tu Lunastorta>, sbuffò infastidito.

Melanie poté sentire qualcuno che rideva cercando di non farsi sentire, e quel qualcuno era Tonks.
<Io non sono un bambino dell'asilo>, disse lei imitando la voce di Sirius. Melanie però notò qualcosa che le fece sbarrare gli occhi: i capelli, che prima erano di un rosa chiaro, ora si stavano allungando e diventando neri come la pece; le sopracciglia si infoltirono e una leggera barba comparve sul suo mento.

Si era appena trasformata in una copia quasi perfetta del suo padrino. Il viso era ancora il suo, ma tutto il resto...

Melanie non riuscì a trattenersi, così come i gemelli Weasley, Ron e Harry, anche se non lo diede a vedere.

<Cugina! Almeno tu cerca di darmi sostegno morale>, cercò disperatamente di fermarla Sirius.
<OH andiamo cugino. Non ho fatto niente di male>, rispose lei ridacchiando leggermente e tornando normale. Melanie giurò di aver visto un lieve sorriso sulle labbra di Remus.

Quel briciolo di ilarità riuscì, per un momento, a distrarla. Maghi oscuri, seguaci, uccisioni, maledizioni, addestramento... Guerra.
Tutte cose che Melanie aveva sempre pensato di leggere e vedere solo nei libri. Una nuova realtà per lei, che non si prospettava per niente facile, ma la curiosità, Melanie capì, era una caratteristica della famiglia Potter.

THE GIRL WHO LIVEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora