Melanie pov'
Melanie non capiva cosa stava succedendo.
Fu tutto troppo veloce..... Oppure troppo lento?
Si sentí come se la stessero privando di tutte le forze vitali, ma una voce la risvegliò.
<EXPECTO PATRONUM> un urlo sicuro.
Una luce, poi tutto di nuovo buio, ma almeno adesso riuscì ad aprire gli occhi.
<oh mio Dio, stai bene? > chiese Harry chino su Melanie.
<si, ho solo un gran mal di testa> disse lei con una mano sulla fronte.
Harry le tese una mano per aiutarla ad alzarsi in piedi, la quale accettò molto volentieri.
<che cosa è successo Harry?> chiese intontita.
<Dissennatori, sono esseri oscuri che sorvegliano la prigione di Azkaban. Non fanno altro che avvicinarti e succhiarti via tutta la felicità dal corpo. Non è una bella esperienza. Se ne ricevi un bacio ti uccidono. O almeno, è come se ti uccidessero. Rimani in vita, ma senza provare alcune emozioni; in un certo senso è peggio della morte> rispose Harry da manuale.
<quante ne sai fratello> disse Melanie ridendo leggermente. <Anche se lo devo ammettere, mi sono venuti i brividi. Pensare di vivere, ma come un guscio vuoto... Che vita sarebbe>
<Semplice: non è vivere. E poi, è tutta colpa di Hermione>
Ma chi è?.
E io cosa ne so.A quel punto i due si girarono verso la figura distesa sul prato.
La sua forma si stava mano a mano schiarendo a causa dell'alba.Dudley Dursley.
<Dudley, quando arriviamo a casa Zia mi uccide> Harry corse verso di lui e vedendo che non reagiva sbiancó.
Tutto d'un tratto, una signora ci si presentò davanti, e disse:
<andatevene, potrebbero ritornare>, la voce incrinata dagli anni.
<signora Figg> esclamò Harry pieno di sorpresa <non so come spieg->
<non devi spiegare nulla Harry, io so già tutto. Sono stata mandata qui da Silente per tenere d'occhio te e i Dursley. Sai, per evitare inconvenienti>
<quindi lei è una strega? > chiese questa volta Melanie.
<putroppo no mia cara Melanie. Sono un magonó. Ma posso ancora stendere qualcuno con il mio carrello> disse con tono fiero.
<un magonó? Cosa sarebbe>
<vedi Melanie, ci sono delle volte in cui un figlio di due maghi nasce senza poteri magici. O almeno non si manifestano nell'arco dei primi 11 anni. Neanche in forma lieve. Ci sono dei corsi, ma è molto difficile cambiare> spiegò velocemente la signora.
<mi dispiace> bisbiglió Melanie.
<non ti devi preoccupare. Pensate a tornare a casa subito>
<aspetti> urlò Harry verso la signora Figg che si allontanava, <lei quindi ha parlato con Silente? >
<andatevene> disse allontanandosi sempre di più.
Melanie e Harry quindi aiutarono Dudley ad alzarsi e si avviarono verso casa.
<oddio, ma quanto pesa> si lamentó Melanie.
<resisti che siamo quasi arrivati>.
I due salirono i pochi gradini che portavano alla porta d'ingresso e non appena la aprirono lo zio e la zia si misero ad urlare.
<piccoli mostri, cosa avete fatto a mio figlio> tuonó Zio Vernon.
<Vernon, sta aprendo gli occhi> zia petunia si avvicinó velocemente a suo figlio.
<piccolo Dudley, di a papà chi ti ha ridotto cosi>, Melanie odiava il modo in cui i suoi zii parlavano a suo cugino.
Per tutta risposta Dudley puntò il dito medio su Melanie e Harry.
<ma noi non abbiamo fatto nulla, siamo stati at->
<non mi interessano le tue frottole ragazzino> disse Vernon alzandosi da dove si era seduto.
Dudley aveva gli occhi socchiusi e parlava a stento, ma almeno era ancora vivo.
Loro invece lo erano ancora per poco.Fu proprio in quel momento che un gufo entrò dalla finestra aperta della cucina, lasciando cadere a terra una lettere strana.
<ancora questi gufi> brontoló zio Vernon chinandosi per raccoglierla.
Tuttavia non ci riuscì perché essa prese vita alzandosi in volo e cominciando a parlare.
La voce era stridula e fastidiosa, sembrava parlasse direttamente con Harry.
<Harry Potter, questa lettera viene dall'ufficio che si occupa della magia dei minorenni.
Lei questa mattina ha evocato un'incanto Patronus in presenza di babbani.
Alla luce di questi eventi lei è stato espulso dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Verrà un nostro inviato a requisirle la bacchetta.
Cordiali saluti, Mafalda Hoprink.>Melanie guardò Harry in cerca di spiegazioni, ma a guardarla c'erano solo un paio di occhi vuoti e spaventati.
Zio Vernon, con un ghigno sul viso disse:<questo è quello che ti meriti ragazzo mio>
Qualche secondo dopo arrivò un'altro gufo, questa volta completamente nero che a sua volta lasciò cadere una lettere.
Harry la prese e l'aprì.
Il suo viso si riprese un poco, ma un velo di paura c'era ancora.
<da chi arriva Harry> chiese Melanie avvicinandosi.
<andiamo di sopra e ti spiego> le bisbiglió Harry nell'orecchio.
Salirono al piano di sopra e sentirono gli zii salire in macchina e partire.
<Okey, se ne son andati> disse Harry chiudendo la tenda, <la lettera viene da Sirius Black, il nostro padrino, il quale dice di non preoccuparmi. Che tutto verrà sistemato. Solo che non capisco come>
<nel frattempo cosa facciamo? >
Harry sembró pensarci su e alla fine disse:<non posso vivere senza magia.... Stasera ce ne andiamo>
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Aspettarono che facesse buio e poi piano piano scesero le scale con i loro bauli.
Gli zii non erano ancora tornati per fortuna.
Erano quasi alla porta quando questa si spalancò.
<Ciao Harry, ti ricordi di me giusto? Per schiarirti le idee, io sono Malocchio Moody. E sono qui per portare via te e........aspetta, ma tu chi sei?>
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THE GIRL WHO LIVED
FanfictionSono passati due mesi dalla morte di Cedric e dal ritorno di Lord Voldemort, quando alla porta di casa Dursley compare Albus Silente. , questo è quello che gli dice.