Capitolo 15

21 1 0
                                    

Vi annoierete se vi raccontassi cosa faceva Inesh ogni giorno, poichè non capitava qualcosa di particolare, ma ora arriviamo al dunque, a quella fatidica giornata.

Una mattinata, Inesh andò al cimitero, con suo figlio Christopher, per trovare sua mamma e Ernest,e rimase sorpresa nel vedere Freddie lì, a piangere sulla tomba di una persona. Il bambino lo riconobbe subito, e lasciando la mano della mamma, giunse il ragazzo di corsa.
Quando il piccolo arrivò da lui, il suo faccino allegro, diventò triste per le lacrime sul viso del giovane. La regina senza dire nulla, si avvicinò a egli per leggere il nome inciso sulla lapide :
Katherine Jonas
Inesh non conosceva i nomi dei suoi familiari, per cui si accovacciò accanto a lui, e i fiori che doveva posare alla madre, lì lasciò su quella lapide.
Freddie rimase piuttosto stupito dal gesto che lei aveva fatto.
<<Chi era?>> domandò dolcemente la ragazza, mentre anche suo figlio posò il fiore che doveva dare alla sua nonna,  davanti a sè.
<<Mia sorella, la più piccola>>  non mosse lo sguardo dalla tomba.
<<Com'è morta?>> rimase quasi commossa. È vero non la conosceva molto bene, ma sapeva che Freddie teneva molto alle sue sorelle, e che perderne una sarebbe stato un duro colpo per lui.
<<Una malattia me l'ha portata via, aveva da poco compiuto 10 anni>> rispose a quel punto guardandola.
<<Non devi essere triste>> disse Inesh incontrando gli occhi verdi e gonfi di pianto, del ragazzo. <<Lei c'è sempre, anche se non fisicamente>> col dito, tocco delicatamente il petto di Freddie,nel punto dove c'è il cuore <<Lei è qui, ed è felice di te, che l'hai sempre amata>> quelle parole toccarono davvero il cuore infranto di Freddie, che si avvicinò a lei e al bambino, per abbracciarli. Si asciugò le lacrime e i tre, dopo aver visitato anche la tomba di Ernest e della vecchia regina, andarono in un campo, dove si sedettero lasciando i raggi solari sul loro viso.
<<Grazie per le parole e per i fiori, non dovevi>>
<<Non c'è di che Fred, è una piccolezza>> disse con un sorriso.
<<Come va...con quello? Con il duca>> Inesh sapeva che sarebbero finiti per parlare di Adam.
<<Adam? Oh, va tutto bene>> ad un tratto intervenì  Christopher.
<<Sai Freddie, lui è il mio nuovo papà, perchè quello vecchio non c'è più>> il ragazzo fece un sospiro, poi un sorriso.
<<Ma è fantastico, e tu sei felice?>> il piccolo annuì, mentre Inesh spostò lo sguardo sulle sue mani.
<<A te come va, con Margareth?>>
<<Ci siamo lasciati>> la regina sussultò e guardò Freddie.
<<Davvero? E perchè?>>
<<Inesh io, non riuscivo a toglierti dalla testa, mi son detto che se...non avessi amato te, allora non avrei amato nessuno>> lei lo guardò negli occhi per alcuni istanti, dopodichè, con un gesto veloce, avvicinò il suo viso, a quello di lui, per baciarlo. Le erano mancate tanto le sue labbra, che rimasero così per molto.
<<Anch'io ti amo Freddie, non posso esprimerlo a parole, perchè è impossibile, voglio sposarti, voglio che tu stia con me per sempre.>> accarezzò il suo viso dopo il bacio.
<<Inesh, convinci tuo padre a tutti i costi, divorzia da Adam, e sposiamoci!>> Inesh si alzò e con suo figlio in braccio, corse al castello dove in giardino incontrò me, nel mentre servivo il tè a suo padre, che era voluto uscire fuori per una boccata d'aria. Avanzò il passo verso di noi, per comunicarci il divorzio ma l'ex re David, dopo aver ascoltato la richiesta di sua figlia, iniziò ad agitarsi ed, essendo molto malato, iniziò ad affaticarsi e a tossire in continuazione. Disse di no, anche forse in modo molto brusco.
<<Brutta ragazzina viziata! Tu non capisci un bel niente>>
Io, senza dire una parola, cercai di calmarlo, mentre Inesh era lì con la testa bassa.
<<oh dio! Perchè avete fatto sopravvivere lei invece che mia moglie! Hai portato solo guai da quando sei nata!>> cacciò delle bruttissime parole rivolte a sua figlia, che rimase allibita.
Lasciò Christopher a terra, poi con le lacrime che le rigavano il viso, corse nel castello dove incontrò Adam, che le chiese il motivo per cui stava piangendo. Lei lo rifiutò, chiudendosi nella sua camera a piangere. Più tardi andai io fuori alla sua porta. Pregai di farmi entrare, e dopo aver avuto il suo consenso, le dissi di non dar ascolto a suo padre, per le cattiverie che aveva detto,ma di far di testa sua, poichè ormai era un'adulta capace di gestire la propria vita.
<<Dovete solo e soltanto ascoltare il vostro cuore>> le dissi, offrendole tutta la mia comprensione. Lei, annuì, e sembrò prendere in considerazione tutte le mie parole,  infatti si alzò dal suo letto, dove aveva pianto tutto il tempo, e andò ad affrontare Adam, mentre io, mi recai dal ex re.Lui la raggiunse con preoccupazione, ma lei era fredda e distaccata.
<<Mi ha fatto male vedervi piangere, cos'è successo?>>
<<Voglio il divorzio>> rispose subito Inesh.
<<Cosa? Spero stiate scherzando>>
<<Non è affatto uno scherzo, lo voglio ora, sono stanca di voi, delle vostre lusinghe e lodi>> lo guardò con disprezzo.
<<Inesh ma..>> lui rimase interdetto, non sapeva cosa dirle ne cosa fare.
<<Adam, non c'è nessun ma, se è poss->> venne fermata dalla mano di Adam, che si posò sulla gola di Inesh, stringendo la presa e sbattendola al muro.
<<Non rinuncerò alla corona certamente per una ragazzina testarda e arrogante come voi.  Chiedete pure il divorzio, e non sapete cosa vi aspetta>> Adam si era rivelato per quello che era : di Inesh, non gli aveva importato mai nulla, aveva finto, per far innamorare Inesh in modo da dominarla e sottometterla. Ma ella non era caduta nel suo tranello, ed ora che era lì, con le spalle al muro e con una mano alla gola che le faceva quasi mancare il respiro, si sentiva piccola, indifesa e inerme. Il duca man mano, mollò la presa, e uscì la stanza, lasciando Inesh sprofondare della disperazione più pura. Nacque in lei, il desiderio di ucciderlo, di mandarlo all'inferno, quel desiderio che aveva avuto con Ernest, si stava formando di nuovo, ma era sicura, che questa volta non si sarebbe pentita.

The killer queen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora