La scena del dottore che comunicava a Inesh quella notizia, mi ricordava molto quando io scoprì della mia gravidanza.
Era più o meno simile, solo che la regina aspettava un bambino dall'uomo che non amava e che mai avrebbe amato.
Lei non ci voleva credere, si guardava continuamente intorno, si toccava la pancia e borbottava tra sè qualcosa di incomprensibile.
Le chiesi il motivo di questa inaspettata reazione e lei mi portò nella sua camera, dove non poteva sentirci nessuno.
<<Rose, io non lo voglio questo bambino>> rimasi per un attimo interdetta da quella risposta, poiché non me lo aspettavo. Come immaginavo, i ricordi della mia adolescenza iniziarono a farsi strada nella mia testa, ma lì scacciai subito poichè dovevo ascoltare la mia regina.
<<Intende abortire?>> chiesi con un'espressione perplessa.
<<Si>> rispose soltanto, con freddezza.
<<Ma così ucciderete vostro figlio>> replicai io.
<<Ma lui ucciderà me, non voglio morire come mia madre>>
<<Ma non a tutte capita la disgrazia che è capitata a vostra madre. Vi prego, non lo fate, non è una scelta saggia, avere un figlio è la cosa più bella che la vita può offrire>> alzò una sopracciglia, mentre io avevo gli occhi lucidi.
<<C'è qualcosa che mi dovete dire?>> feci un sospiro e le raccontai di Sebastian,della mia gravidanza e di Daren.Rimase piuttosto sorpresa dalla mia storia ma subito dopo mi abbracciò poichè ero scoppiata a piangere quando spiegai la morte di mio fratello.
<<Non piangete Rose, pensate che ora è in paradiso, nel luogo più bello che possa mai esistere, ormai sta bene e non soffre più>> disse prendendomi il volto tra le mani. Quelle parole dolci mi toccarono il cuore per cui l'abbracciai di nuovo, ma più forte.
Le chiesi le intenzioni che aveva per suo figlio, sperando che la mia storia l'avesse convinta a tenerselo ma disse che doveva pensarci,poichè aveva il terrore di fare la fine della madre.
Io le toccai la spalla e le dissi di pensarci bene e di prendere la decisione più giusta.
Passò un giorno e della sua gravidanza non se ne parlò proprio, dopotutto lo sapevamo soltanto io e lei,ma se avesse deciso di non abortire, il secondo sarebbe stato indubbiamente Ernest, poi il padre e successivamente,tutto il mondo.
Verso le 4 del pomeriggio, Inesh mi raggiunse nel giardino per comunicare la sua decisione, mentre io stavo ammirando le aiuole piene di fiori appena sbocciati con l'arrivo della calda primavera.
Feci i salti di gioia quando decise di tenersi il bambino! Com'ero felice per lei! Ma era arrivato il momento di dirlo ad Ernest, che al solo pensiero, ad Inesh le tremavano le mani.
L'accompagnai alla biblioteca, dove il re stava compilando dei documenti su degli affari che aveva accettato l'ultima volta. La regina, tremante, bussò alla porta dove Ernest, con voce infastidita, le disse di entrare. Lo trovò seduto alla scrivania con una marea di fogli posti intorno alla scrivania.
<<Inesh, qualsiasi cosa sia dovrà aspettare>>
<<No, invece non può aspettare, devi saperlo subito>> Ernest si spazientì, dopodiché posò il suo sguardo di pietra su Inesh, che si avvicinò a lui.
<<Io...io...>> balbettò, non riusciva a dirglielo.
<<Io...sono...incinta>> il re rimase piuttosto allibito, le sopracciglie folte si alzarono e la bocca si aprì.Si ricompose e si alzò dalla sedia per camminare verso sua moglie.
<<Sono sorpreso>> aggiunse, tanto per dire qualcosa.
<<Il padre...ovviamente sei tu...>> la ragazza arrossì, guardando subito verso il basso. Ernest le prese il mento e con un sorriso strano annunciò a bassa voce che presto sarebbe diventato padre. Quel gesto lasciò Inesh perplessa,le sembrava assurdo che l'idea di un bambino, l'avesse addolcito il cuore. Credeva che avesse reagito in tutt'altro modo, ma evidentemente l'aveva reso felice e forse, la notizia gli aveva migliorato la giornata.
Passò una settimana, Inesh annunciò la sua gravidanza anche al padre e ai servi, mentre Ernest diventò...piuttosto gentile : trattava noi servi con rispetto, cosa che non aveva mai fatto da quando aveva messo piede nel castello, con sua moglie era diventato dolce...dolce?! Si!
Una volta lo avevo beccato mentre tentava di dare un abbraccio ad Inesh, poiché era con le braccia distese verso di lei.
Allora un cuore c'è l'aveva davvero! Era un bene che fosse così, almeno la mia regina non avrebbe più sofferto.
Adirittura una sera, la invitò a scendere in città assieme a lui, a bordo di una carrozza molto grande e comoda. Inesh accettò e mentre i due erano fuori dal castello, giunse al portone Freddie che era desideroso di vedere la regina per congratularsi della sua gravidanza.
Io gli spiegai che non c'era, ed lui ne approfittò per usufruire della mia compagnia.
Lo condussi nel grande salone, dove bevemmo una tazza di tè. Ricordo che più lo guardavo e più mi rendevo conto di quanto fosse cresciuto e diventato davvero un bel ragazzo,con un viso attraente e fisico prestante.
Mi disse di esser contento ma sospirai, poichè nei suoi occhi verde smeraldo potevo leggere chiaramente la tristezza e la delusione che gli aveva portato quella notizia.
Volevo bene a Freddie, e vederlo così, mi angosciava , ma non potevo fare nulla per sollevare il suo umore, ormai il suo cuore si era ridotto in tanti piccoli pezzi, così come la speranza in un futuro con Inesh.
L'amava ancora, e non avrebbe mai smesso di provare quel sentimento, anche se si era rassegnato, perchè era ciò che lo rendeva vivo e desideroso di vivere la vita, anche se aveva ricevuto una dolorosa pugnalata al petto.
Dopo un quarto d'ora di conversazione, dopo avermi salutato lasciò il castello di fretta, mentre i pensieri gli divoravano l'anima.
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The killer queen
General FictionAvete mai sentito parlare della regina Inesh? Scommetto di no, chissà perché. Forse perchè ha fatto delle cose tremende?