<<Insabbieremo tutto vedrai, nessuno verrà a sapere nulla>> trascinavo e trascinavo, nel bel mezzo di un temporale. Anche se faceva freddo, goccioline di sudore, attraversavano la mia fronte.
<<Ci vedranno se non avanziamo il passo>> disse Inesh con le lacrime che si confondevano con la pioggia. I suoi occhi erano pieni di disperazione ma allo stesso tempo, colmi di rabbia.
<<Ditemi Rose...>> mi girai verso di lei.
<<Sono forse un mostro?>> continuò.
<<Si.>> le dissi con uno sguardo di pietra.4 ore dopo.
La tempesta era cessata, io e Inesh avevamo trovato il posto adatto per sotterrare il nostro segreto, Adam. Dopo aver scavato un fossato, ci mettemmo il corpo morte del duca, avvolto in un lenzuolo bianco, per poi riempirlo con altro terreno. Il luogo, era molto lontano dal castello, avevamo vagato per tutta la notte per trovarlo. Speravo soltanto che nessuno avrebbe messo piede lì, anche perché era abbastanza isolato ed era difficile che qualcuno andasse lì apposta, o che i bambini si mettessero a giocare. Nessuno avrebbe scavato e trovato Adam, nessuno penserebbe una cosa del genere, nessuno penserebbe che la regina abbia ucciso, di nuovo, suo marito...di nuovo...per la stessa persona.
Non credevo che Inesh fosse capace di uccidere una persona, era così..dolce, allegra e buona.
<<Non posso credere che voi l'abbiate fatto di nuovo>> incominciai col dirle questo. <<Non eravate capace nemmeno di uccidere una mosca! Inesh! Vi rendete conto di cosa siete diventate?>>
<<Rose, non vi permetto di urlarmi in questo modo!>> replicò soltanto, ma io non diedi peso a queste parole.
<<Oh dio! Dov'è la mia Inesh? La Inesh che ho cresciuta sin da bambina? Quella bellissima ragazza che mi ammaliava con la sua voce e i suoi balli? Dov'è colei che si faceva pettinare i capelli da me? Ditemi Inesh, dov'è?>> lei rabbiuò il viso.
<<È morta>> abbassò gli occhi. Era vero, era morta, ormai da tempo, e si sa, i morti non possono ritornare. Riflettei per un istante, e mi resi conto che, la causa delle sue azioni e delle sue scelte così macabre, era sempre Freddie : aveva ucciso Ernest, perché aveva scoperto il tradimento, e Adam era morto poichè lei voleva sposarlo. Se Inesh non avrebbe ottenuto quel matrimonio che aveva sempre sognato, non avrebbe smesso di uccidere e questo, poteva diventare un grosso problema per la sua reputazione. E ora? Mi chiesi. Cosa penserà il popolo? Crederà alle nostre parole? O inizierà a sospettare? Non era passato neanche un anno dalla morte di Ernest, qualcuno si farà sentire di certo, pensai.
Ero così agitata, si, lei aveva sbagliato, ma non potevo tradirla raccontando tutto, non potevo, non riuscivo e sopratutto non volevo. Sospirai guardandola, aveva la testa bassa, i capelli biondi le coprivano il viso, ma piangeva, la sentivo singhiozzare.
<<Ho fatto una cosa terribile...>> silenzio, poi riprese <<E la cosa peggiore è che non me ne pento!>> alzò lo sguardo, aveva gli occhi sgranati e il viso era arrossato per via del pianto.
<<Mi odiate?>> mi chiese, con gli occhi che chiedevano pietà. La odiavo? No, certo che no, non avrei mai potuta odiarla, nonostante sia cambiata, per me rimaneva sempre la mia migliore amica, la mia famiglia e la figlia che non ho mai avuto.
<<Non la odio, questo non dovete mai pensarlo, io vi vorrò sempre bene, nonostante tutto...>>6 ore prima
Inesh si era alzata presto quella mattina, era ancora scioccata per il comportamento che aveva avuto Adam, il giorno prima, quando si permise di metterla la mano alla gola e di ricattarla in modo brusco. Non l'avrebbe passata liscia. Seppur non si vedesse, la regina ardeva di rabbia dentro di sè, e nella sua testa, una vocina non smetteva di ripeterle "vendetta". Ora toccava ad Adam.
Io ero nella cucina che preparavo la colazione insieme ad un'altra serva, quando arrivò Inesh, con un sorriso stampato sulle labbra. Era da molto che non la vedevo sorridere, mi brillarono gli occhi nel osservarla. Anche se l'ho detto un milione di volte, mi sento di dire ancora che lei era bella, anzi, bellissima, la persona più bella che avessi mai visto.
Disse che era di buon umore e che voleva portare un caffè ad Adam di persona, così io, ignara di tutto, le porsi un vassoio con due tazze di caffè, che poi lei prese e portò nella loro camera, dove il re dormiva ancora.
Inesh, si guardò intorno, per controllare che suo marito stesse dormendo, per poi estrarre da un cassetto del comò, una fialetta contenente un liquido, che rovesciò in una delle due tazze.
Posò la fialetta di nuovo nel cassetto, poi con dolcezza svegliò suo marito, che dopo aver aperto gli occhi,si alzò dal letto per vestirsi e accettò, con piacere ,il caffè, bevendone subito un sorso, ignaro che contenesse l'Arsenico, un veleno che danneggia in modo gravissimo il sistema digestivo e quello nervoso, portando l'intossicato alla morte per shock.
Ad un tratto il re cominciò a sentirsi male, poi stramazzò a terra, urlando dal dolore. Afferrò il vestito di Inesh, che era in piedi davanti a lui che beveva tranquilla il suo caffè.
<<Inesh...a-aiutani!>> queste furono le sue ultime parole.
<<Adam>> posò la tazzina sul piattino. <<Va' al diavolo>>
Uscì dalla stanza come se non fosse successo nulla e, dopo aver chiuso la porta a chiave, si diresse dal padre, anche lui, ancora che dormiva. Entrò nella sua camera in silenzio, per non svegliarlo. Lo osservò, non poteva credere che lui avesse detto quelle cattiverie in giardino, lei era sua figlia! Che padre ingrato che era stato. Aveva dato sua figlia in sposa ad un uomo che la trattava male e che aveva 20 anni più di lei. Che padre inutile, pensò Inesh, provando ribrezzo nell'osservare le sue rughe marcate e la sua pelle pallida. Afferrò un cuscino, poi con un respiro molto profondo, lo appoggiò sul viso del padre, e con tutta la forza che aveva, spinse in avanti, fino a svegliarlo e a farlo dimenarsi cercando disperatamente di liberarsi, ma la sua mano, dopo qualche istante, smise di muoversi, e con ella, anche il suo cuore smise di battere.Qualche giorno dopo
Il giovanotto dai capelli biondi, vagava per le vie della città, con la camicia bianca e i pantaloni verdi, distribuendo il Giornale ai passanti,e per guadagnare qualche spicciolo.
<<Ultime notizie del castello!>> urlava alle persone, nel mentre vendeva il Giornale a qualcuno. Altri lo avevano già comprato e se ne stavano seduti sulle panchine, per leggerne il contenuto.
<<Io non capisco, davvero il re Adam è sparito nel nulla? Senza lasciar traccia?>> domandò un anziano signore col bastone, al suo amico di fianco.
<<Cosa vuoi che ti dica Paul? Qui ormai non si capisce più nulla!>>
<<Secondo me, la regina c'entra qualcosa. Non è caso che il re Adam sia scappato e l'ex re David sia morto per un arresto cardiaco. C'è qualcosa sotto>> intervenne un uomo grasso, sulla 60eina, nel mentre faceva uscire il fumo della sigaretta appena ispirata, dalla bocca.
<<Cosa intendi dire Philiph?>> chiese quello con la barba bianca.
<<Io credo, che la regina abbia ucciso Adam, suo padre, e anche Ernest>> i due suoi amici rimasero a fissarlo con la sopracciglia alzata, mentre lui si fece un altro tiro di sigaretta.
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The killer queen
General FictionAvete mai sentito parlare della regina Inesh? Scommetto di no, chissà perché. Forse perchè ha fatto delle cose tremende?