Ciao,
mi chiamo Mia e ho 20 anni, in realtà ne ho 5 perché sono una delle poche persone che compiono gli anni il 29 febbraio.
Mi sono trasferita in Italia da ormai 10 anni, non è stato uno spasso però sono qui, ancora qui.
Da questa affermazione sembra che sia stato drastico essermi trasferita ma non è proprio del tutto così drastico, oltre tutto ho solo 20 anni e ho tanto da passare.
L'ho fatto sembrare così drastica perchè anche ai 20 anni , è così difficile, dal avere 8 anni direi di aver attraversato ostacoli, posti nuovi, nuove esperienze, delusioni, risate, sguardi, tocchi.
Inizi a crescere insomma ed è così fottutamente uno schifo.
Quando inizi a dar peso alle cose, a pensarci e provare emozioni inspiegabili.
Mi sono sempre trovata bene durante la notte, quando il mondo si spegne proprio, quando nessuno può rivolgerti le parole o in qualche modo ferirti.
Fosse per me starei sempre al buio, senza tutto il caos di questo mondo, mi sento protetta.
Però da sola è un casino, sembra di lottare sempre con i propri pensieri.
La cosa brutta della notte è quando ti ritrovi da sola a combattere contro i tuoi pensieri e con te stessa, non c'è neanche parole per descriverlo ma non penso di essere l'unica a sentire questa sensazione indescrivibile.
Ho i lineamenti del volto di una ragazza cresciuta ma una parte di me si sente ancora una bambina, mi spaventa tante cose e a volte mi trovo in difficoltà di affrontare da sola questo schifo.
E mi sono sempre posta una domanda, chissà se tra quei miliardi di persone che esistono, qualcuno sia lì fuori che possa capire quello che sento, o che qualcuno sia disposto a sopportare la persona che sono veramente, se ci fosse qualcuno disposto a condividere la guerra della propria vita, unirli e amarli.
Amare gli errori, il casino.
Ci sarà qualcuno disposto ad amare davvero la mia persona? Chissà mi dico.
Ho questo vizio di sperarci, alla fine sperare in qualcosa non ha costi, sei libera di scegliere sempre.
Ed è l'unica cosa penso che ci renda liberi tutti credo.
