VI. Aᴇʀʏs▬▬●

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𝐀𝐞𝐬𝐭𝐡𝐞𝐭𝐢𝐜 [𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭] 𝐟𝐨𝐫: oliscit
𝐓𝐡𝐞𝐦𝐞: Aerys III Targaryen

Eccomi, finalmente Wattpad ha smesso di scassarmi riguardo al mettere delle foto nei vari capitoli

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Eccomi, finalmente Wattpad ha smesso di scassarmi riguardo al mettere delle foto nei vari capitoli. All'inizio mi era venuto il panico su chi scegliere, dal momento che al primo aesthetic contest a cui abbia mai partecipato (te se ama viv), era stato richiesto un tema simile e avevo scelto l'oc a cui tenevo di più in assoluto. A quei tempi, manco fossero passati secoli, non era ancora iniziata una role che tutt'ora sto continuando e non avevo ancora cominciato a ruolare un personaggio, che io adesso adoro letteralmente alla follia. L'aesthetic è su "Aerys III Targaryen", presente nella mia raccolta di OC come 'Aerys, the Mad Fire Dancer', la scheda più lunga che io abbia mai fatto, che arriva a contare più di 12.300 parole (e che ancora devo "completare" perché mancano alcuni dettagli del carattere). Oltretutto è anche l'oc di cui adesso ho il theme, è la prima volta che non cambio theme dopo una settimana ma lo tengo per mesi. Dato che mi sono già ritrovata a fare aesthetic su di lui, te ne ritroverai ottomila e per questo chiedo venia e, anche se non fregherà a nessuno, qui sotto metterò il carattere del personaggio soltanto perché lo adoro.

Spero che sia l'aesthetic sia il personaggio ti piaccia!

(In caso non vi interessi sorry, saltate pure, mi sentivo in dovere di metterlo)

°•--𝑪𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒--•°Aerys ha da sempre avuto un carattere piuttosto strano, tanto che certe volte nemmeno lui riesce ad inquadrare quale sia realmente la sua situazione

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°•--𝑪𝑎𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒--•°
Aerys ha da sempre avuto un carattere piuttosto strano, tanto che certe volte nemmeno lui riesce ad inquadrare quale sia realmente la sua situazione.
Trova spesso molta difficoltà nel capire quale sia il suo vero regime di comportamento, dato che si è sempre visto incoerente su molti punti sin dalla prima infanzia. Non è mai riuscito a descriversi caratterialmente in modo esaustivo, dato che ha dei comportamenti ambivalenti ed opposti riguardo le stesse cose. È un ragazzo molto cauto e alquanto pignolo, non agisce prima di avere ogni minimo dettaglio sotto controllo, e tende a cercare di supervisionare ogni possibile avvenimento prima di considerare un vero piano d'azione riguardo a qualsiasi cosa, il che lo rende molto spesso nervoso o paranoico.
Non mancano tuttavia le volte in cui, preso dalla rabbia o da qualche altro sentimento negativo, manda all'aria tutto il piano o il discorso che si era preparato, andando a rotta di collo e agendo in modo impulsivo, dicendo ciò che pensa o non dovrebbe dire. Sono scatti di rabbia che sono sempre stati presenti nella sua vita e che lui ha sempre cercato di calmare tenendo tutto sotto il più maniacale controllo, non c'era motivo di scaldarsi se si era a conoscenza di ogni minimo particolare, e che quindi non si stava trascurando niente. Non è cosciente del fatto che questo suo metodo non faccia altro che aumentare i motivi per cui lui possa perdere le staffe, dato che sin da bambino è sempre stato un ragazzo molto preciso. Tuttavia, quando sa che ogni cosa è al suo posto o quasi, riesce a ragionare in molto calmo e oggettivo, senza mettere in mezzo alcune sue situazioni personali o stati d'animo, e si concentra nell'agire o nel pensare in modo razionale e preciso, senza preferenze o altro. Dall'altra parte c'è la giustizia, la tanto rinomata giustizia. Aerys vuole tentare di pensare in modo razionale e giusto proprio per non incappare nell'errore del padre, che pensava ai suoi interessi e alle sue angoscie. Aerys III vuole essere giusto anche contro coloro che vanno contro il suo strano carattere. Per suo difetto personale, quando va in antipatia con una persona è difficile che tale opinione cambi, e tende a non nascondere il suo astio verso qualcuno e tante volte da ragazzo gli è capitato di fare preferenze dettate unicamente dalla simpatia. È un errore che vuole tentare di correre con ogni mezzo ma, arrivando al suo carattere ambivalente, non è raro che durante i suoi scoppi tutti i suoi buoni propositi vadano in fumo e non riesca più a concepire l'idea di uguaglianza incondizionata ed oggettiva, talvolta con qualche pensiero realmente oscuro che si annida nella sua testa. Sa essere tanto amabile quanto detestabile e, per quanto lui si sforzi di non giudicare le persone al primo sguardo, resta a tratti il ragazzo impulsivo e infantile che era da piccolo. Ci mette pochi secondi a farsi un'idea delle persone, per quanto questa possa essere superficiale e nascondere il fastidio non è di certo il suo forte, così come non mostrare particolare gioia per dover parlare con persone a lui poco gradite, caratteristiche tipiche delle persone ancora troppo infantili.
Cercare di mantenere una certa equità mentale è piuttosto difficile, con un caratteraccio del genere. Da un'altra parte ancora c'è l'onore e l'orgoglio, i tratti tanto necessari per incoronare un sovrano quanto per spodestarlo. Il primo onore e orgoglio all'interno dell'animo di Aerys è certamente il suo cognome, Targaryen. Essere un erede di tale famiglia lo infiamma e lo fa sentire in parte quasi superiore agli altri, chi altri al mondo può dire di discendere dalla famiglia dei Draghi, ultimi superstiti e rappresentanti dell'ormai scomparsa Valyria, e coloro che non bruciano al bacio del fuoco? Anche qui, Aerys ha un'opione bivalente. Non ritiene un eccessivo problema essere fiero della propria famiglia, perché non si può cercare di risollevare il nome di una casa a cui non si è fieri di appartenere, mentre cerca di fare sì che questo orgoglio non lo intralci. Come già detto, il cognome fa il suo effetto ma questo non fa sì che Aerys abbia tutto già per dato, e pretendere troppo per il proprio nome fa sì che si rimanga con nulla. L'altra sua opinione ancora è l'onore e l'onere di avere tale ruolo. Essendo già di per sé una persona alquanto paranoica e tendente a perdere la pazienza in certi momenti, la pressione che sente sulle spalle non migliora di certo la sua situazione, al contatto non fa altro che farlo stare peggio. Sente tale responsabilità come un macigno che pesa sulla coscienza e non sa come abbia fatto a non crollare. Per quanto tenti di mostrarsi tranquillo e per quanto odi essere compatito e farsi vedere vulnerabile, senza la presenza delle sorelle non sarebbe riuscito a reggere un giorno. Vuole mostrarsi indipendente ma si appoggia alle spalle delle due gemelle in modo indiretto, e vede la loro presenza come una manna dal cielo. Sono le uniche che lo riescano a capire e le uniche con le quali lui sia in grado di restare calmo. Per quanto le leggi preferiscano un Re invece che una Regina, Aerys è consapevolissimo che le due sorelle sarebbero molte più adatte di lui a regnare, un re che ha costante bisogno dell'appoggio di qualcuno e che non sa nemmeno descriversi rischia di diventare un pericolo per gli altri. È per questo che Aerys ha sempre trovato molto difficile riuscire a inquadrarsi. Ha dei comportamenti molto incoerenti tra loro e spesso opposti ai modi in cui si comportava prima. Talvolta riconduce tutto questo alla famosa leggenda della moneta che tanto vuole spezzare: il suo carattere oscilla in quello di un uomo destinato ad essere grande, nel tentativo di essere buono e giusto, e in quello di un uomo folle, che si rispecchia nei suoi scoppi. Quello che Aerys non ha preso in considerazione è che i tratti del suo carattere associabili ad un uomo grande non sono realmente parte del suo carattere, ma ostentazioni. Aerys non è una persona giusta con tutti viste le sue antipatie, ma tenta di esserlo; non è sempre calmo e razionale ma finge di esserlo davanti agli altri. Nulla di lui rispecchia l'immagine di una persona la cui moneta è caduta dalla parte della grandezza, ma il suo non credere a questo mito non gli ha fatto ancora capire che è molto più legato al padre di quanto lui non dica, e non solo per il nome. La rabbia è sempre presente nell'animo di Aerys, sia con una motivazione sia senza che ci sia qualcuno di preciso a a farlo scatenare. A causa della facilità con cui si innervosisce, non è difficile che anche le piccole cose a fargli perdere la pazienza e spesso il ragazzo deve ricorrere a vari metodi per calmare la sua tendenza ad infuriarsi. Aerys ha una natura violenta difficile da placare e con l'arrivo della rabbia ha sempre l'impulso di rompere oggetti o alzare le mani sulla persona che si trova davanti, quindi tende a ficcare le unghie sulla carne della mano, giocare con l'orlo della veste, camminare nervosamente, battere le mani, fare rumore o fare qualsiasi altra cosa che lo tengano impegnato e gli impediscano di scoppiare.
Quando la rabbia trabocca si può vedere distintamente negli occhi del ragazzo il passaggio di Aerys dalla rabbia contenuta e alla formalità che usava per restare calmo, ad una persona animalesca e iraconda, che urla senza motivo, parla tranquillante e poi strilla, minaccia di fare del male o di uccidere, parla con tono ironico di argomenti seri, inizia a ridere nervosamente per qualsiasi cosa o arriva veramente a fare male, persino ad uccidere. Aerys è una persona sempre stanca a causa dei continui sforzi che deve fare: seppur possa sembrare intoccabile o estremamente calmo dal tono di voce, nella sua mente digrigna i denti per sopportare la rabbia che cresce e fa in ogni modo per non perdere la calma. Si arrabbia con nulla, una risposta sbagliata o una provocazione sono sufficienti per mandarlo in bestia, quindi deve continuamente soffocare ogni sentimento di fastidio, arrivando ad accumulare tantissima rabbia repressa. Se si potesse descrivere ciò che prova Aerys ogni istante, è lo stesso iracondo fastidio che si prova nello sbagliare continuamente un esercizio pur dopo aver tentato tantissime volte, essersi fatto spiegare il procedimento eppure non capir nulla; quell'esasperante desiderio di prendere e lanciare per il fastidio tutto ciò che ti capita davanti solo per sfogare l'immenso fastidio che rode dall'interno e fa desiderare di urlare. Aerys è una persona che soffre d'ansia per ogni cosa che fuoriesca dalla sua rigida scala di controllo, e spesso lui stesso tende a contraddire le sue stesse paranoie. Se può essere una persona severa e rigida, che punisce chi deve e anche in modo severo, ma si dimostra anche una persona assai scostante. Se per esempio ordina una prigionia molto rigida, imponendo e ricordando ciò che va fatto, dopo un periodo di tempo anche lui tende ad alleggerire il tutto fino a far sparire la punizione.
Uno dei suoi difetti peggiori è quello di rinfacciare alle persone ciò che fanno, ma ovviamente anche questo rientra tra le azioni che compie solo e soltanto nell'ambito privato. Vi è infatti un'enorme differenza tra la persona che si mostra e la persona che è: alcune volte capita che l'ansia trapeli fuori da una corazza che si sta sempre di più spaccando, ma sono momenti che odia. Un re o un principe non possono permettersi di mostrarsi in ansia o in difficoltà di fronte a delle persone che confidano nel loro buon senso. Una sua caratteristica è inoltre quella di cercare sempre l'approvazione delle persone a cui lui tiene, il suo lato bambino che pretende le attenzioni che un piccolo necessita. Aerys, essendo state le sorelle la sua unica ancora di salvezza, vi è molto affezionato e non riuscirebbe a tirare avanti se queste dovessero morire, al contrario, ha affermato più volte che si toglierebbe la vita. Per questo, quando agisce, subito dopo aver dato un ordine, fatto un discorso o qualsiasi altra cosa, cerca sempre gli occhi di qualcuno a lui fedele e lo fissa quasi implorante di un sorriso o di un cenno di approvazione, per sapere di aver fatto la cosa giusta. Se Aerys è normalmente una persona che ragiona con la sua testa, quando si tratta delle persone a cui tiene questo concetto non vale. Avendo paura di essere abbandonato, da sempre ragione a ciò che dicono gli altri, almeno inconsciamente, e non anche se lui pensa una cosa diversa. Se lui prima non è d'accordo con le sue parole, poi subito si convince che questi abbia ragione e lui torto, spesso plasmandosi in base a ciò che gli altri dicono, adattandosi al loro pensiero o spesso imitandolo, come nella speranza che, in caso il suo modo di riflettere si avvicinasse a quello degli altri, loro lo avrebbero accettato.
C'è poi un altro tratto di Aerys che è purtroppo inconfondibile, ed è dovuto al suo desiderare di dare l'ideale della perfezione agli altri, ovvero la febbre psicologica o psicosomatica. Si tratta di un disturbo che affligge i più ansiosi o chi soffre di particolari disturbi a livello psicotico, che consiste nel debilitare il corpo di una persona. Più è agitato psicologicamente, peggio sta fisicamente, arrivando ad "ammalarsi di sé stesso", somatizzando la pressione che lui prova e trasformandola nel malessere che poi gli metterà ancora più pressione, in un ciclo senza fine. Aerys inoltre è contraddistinto da una grande incapacità nel suggellare dei rapporti umani: oltre ai mentori e alle sorelle, non ha mai conosciuto nessuno. Quindi, quando per la prima volta si è trovato a rapportarsi con i suoi coetanei, si è mostrato impacciato, timido, e anche troppo propenso a fidarsi senza ragione delle persone. Aerys è un ragazzo chiuso, che fatica a mostrare i suoi sentimenti, che non capisce minimamente il divertimento e incapace di sciogliersi e rilassarsi. Non dirà mai direttamente di voler bene ad una persona perché non sa da cosa si capisca che lui provi un sentimento simile, non è minimamente in grado di dare voce alle sue emozioni, sotto ogni aspetto. Solo per i mentori si capisce subito quanto egli sia attaccato a loro, ma già dal comportamento dei suoi tre tutori si capisce perché Aerys abbia queste difficoltà. I genitori di lui non lo hanno mai curato a dovere e per Aerys i genitori sono coloro che ti crescono, non che ti danno alla luce, e i suoi mentori erano quell'esatto caso. Purtroppo, il primo mentore lo aveva cresciuto solo per amore della defunta madre del ragazzo, il secondo non mostrava il benché minimo affetto nei suoi confronti (quando Aerys lo aveva chiamato "padre", il mentore si era limitato ad aggrottare la fronte), mentre il terzo lo aveva cresciuto solo come una sfida. Nessuno vede Aerys come lui vede le persone a cui tiene, e la stessa cosa vale per le sue sorelle, quindi il ragazzo aleggia in un perenne senso di inadeguatezza verso tutti. Aerys sa di essere cresciuto in un bozzolo dentro al quale tutti, volenti o nolenti, lo amavano, ma non sapeva se al di fuori di questa bolla ci fosse qualcuno disposto ad amarlo. Quando infatti lui e le sorelle erano cresciuti abbastanza da essere indipendenti, quella pace si era spezzata ed entrambe le sorelle avevano iniziato ad odiarlo. Ciò non aveva fatto altro che convincerlo che nessuno potesse mai voler bene ad una persona come lui, quindi esprimere anche solo una sua idea verso un rapporto umano gli è impossibile. A causa della sua storia, non ha mai nemmeno avuto amici e, nonostante le sue incapacità nel rapportarsi con gli altri, cerca costantemente una qualsiasi forma d'affetto nei suoi confronti, per sconfiggere la sua paranoia di inutilità come persona e utilità come regnante. È stato solo per molti anni e, dato che tutte le spalle su cui si era appoggiato si sono allontanate da lui appena ne hanno avuto l'occasione, ha iniziato a temere di essere una persona odiosa anche verso coloro per cui sacrificherebbe la vita. Sono pensieri e paranoie che nessuno conosce, Aerys non ne parla mai con nessuno. Sono brutte bestie con cui si confronta da solo piangendo, la notte, mentre combatte con le paranoie delle guerra e il dolore della perdita della sua famiglia.

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