ℭ𝔥𝔞𝔭𝔱𝔢𝔯 9

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Dopo appena dieci minuti che la rossa galoppava nel nulla, e la rabbia iniziava lentamente a sbollire iniziava a pentirsi della decisione presa. Riconosceva di essere parecchio impulsiva era uno dei suoi tanti difetti.

Razionalmente iniziò a riflettere, era in una landa desolata ed innevata che non aveva mai visto, senza viveri, senza pelliccia, ferita e come protezione aveva solo una spalla che sapeva a mala pena usare.

Sarebbe morta di sicuro. "Mio Dio quanto posso essere cretina." Sospirò, subito dopo pensò di tornare indietro ma l'orgoglio glielo impedì. Gli zoccoli del cavallo affondavano nella neve gelida ad andatura, stavolta, più lenta.

Ragnar la seguiva da lontano, non voleva riportarla indietro, secondo lui avrebbe prima dovuto imparare la lezione. Imprecò un paio di volte per avere la capacità di affezionarsi alle persone più stupide.

Dopo poco iniziarono a calare dei fiocchi di neve. Alcuni si incastravano nella chioma rossa di Althea, inumidendola. Non era il massimo per una persona a cui era appena scesa la febbre. La ragazza tirò le redini e portò le staffe avanti mormorando un "Ooooooh". Subito il destriero piantò gli zoccoli nella neve fermandosi.

Althea si guardò intorno per trovare un posto in cui riposarsi sarebbe diventato notte a breve e non sapeva come si sarebbe evoluta la situazione. Tutto ciò che vedeva erano alberi senza foglie, con i rami colmi di neve.

Poco dopo sentì qualcosa di pesante rantolare nella neve. Il suono proveniva dalle sue spalle ; si girò di scatto facendo saettare gli occhi da una parte all'altra del sentiero. Gli occhi chiari solitamente sono molto sensibili alla luce ed il riflesso che faceva con a neve non aiutava affatto.

"Wer ist da?" Urlò in norreno. Nessuna risposta ma sentì di nuovo lo stesso rumore provenire stavolta dalla sua sinistra. Si girò di scatto mentre il cuore le martellava a mille nel petto. Senza perdere tempo sfoderò la spada "Wer ist da?" Ripetè ancora scandendo le parole una ad una.

Nessuna risposta, stavolta iniziò a pentirsi di non essere tornata indietro prima, la neve aveva iniziato a cadere più ferocemente cancellando le stracce degli zoccoli, anche volendo era una frana ad orientarsi e non sarebbe riuscita a tornare indietro . Era ufficialmente spacciata.

"Porca troia." imprecò digrignando i denti. Ragnar la osservava divertito nascosto dietro alcuni rovi, sfortunatamente il rumore che la rossa non era quello del re che spostava li dietro la sua massa di muscoli, bensì un orso bruno che uscì dalla foresta camminando tranquillamente nella direzione della rossa.

Althea si paralizzò sul colpo mentre il cavallo spaventato iniziò a nitrire e ad impennare. "Buono, buono." provò a tranquillizzarlo Althea, ma nessuno avrebbe potuto nulla contro il terrore di uno stallone che aveva appena 6 anni.

La bestia la disarcionò per poi girare e fuggire nella direzione da cui era venuto. Althea cadde di schiena a terra ritrovandosi a pochi metri dalla belva pelosa. Si levò sui comiti scrutando terrorizzata la belva. Non sapeva bene cosa fare, se fingere di essere morta o tagliargli la testa seduta stante, ma sarebbe comunque finita sbranata.

Aveva un lungo manto color mogano, gli occhi erano piccoli e rotondi scuri come la page, le zanne erano affilate come non mai ed era grosso il triplo di Althea .

La bestia si levò sulle zampe posteriori diventando ancora più grande ed emettendo uno dei  suoni più terrificanti che Althea avesse mai udito. Ragnard rimase fermo ad osservare. Aveva legato le redini del suo destriero ad un ramo, in modo che non fosse scappato.

Brandì velocemente la sua asca quando si rese conto che Althea era paralizzata dal terrore e che non avrebbe reagito. L'orso provò ad atterrare sulle spalle di Althea per inchiodarla al suolo e strapparle la gola a morsi, ma lei afferrò velocemente la spada che le era caduta durante il disarcionamento e rotolò verso destra.

Si alzò in una frazione di secondo e piantò la spada sulle spalle possenti della bestia che ringhiò nuovamente. Doveva combattere, almeno doveva provarci. Con il fiato corto Althea si mise in posizione di attacco portando la spada a livello degli occhi.

I due si guardarono negli occhi, l'animale esprimeva chiaramente la sua rabbia, Althea aveva arricciato il naso mostrando i denti in una sorta di ringhio.

Ragnar sorpreso serrò la mascella rimanendo immobbile. Appena l'orso si levò di nuovo sulle zampe anteriori per attaccare Althea gli squartò il ventre, mentre schizzi di sangue caldo le bagnavano il volto ed i vestiti.

Non appena l'orso fu su quattro zampe lei gli saltò sulla groppa e senza il minimo ripensamento lo afferrò i peli lunghi della sua testa, constatando quanto fossero lunghi e morbidi, senza perdere altro tempo lo sgozzò cacciando un urlo liberatorio . "Muori figlio di puttana!" Urlò mentre la creatura si accasciava al suolo senza vita.

La testa dell'animale rotolò per qualche centimetro sulla neve ormai totalmente rossa. Althea si lasciò cadere su di essa supina e scoppiò in una risata isterica ma la gioia durò ben poco. Venne interrotta  da qualcuno che batteva le mani.

Subito si alzò in maniera difensiva, ma l'unica persona che vide aveva dei magnifici occhi blu come il cielo. Althea lo guardò ansimando e confusa "Tu...?"

"Ammirevole, davvero no ho mai visto nssuno combattere così contro un orso." Lui camminò verso di lei e le porse la mano per alzarsi. "Tu mi hai seguita?" Lei lo guardò aggrottando le sopracciglia. Lui annuì "credevo non te la saresti cavata..." Spostò lo sguardo sull'orso steso a terra senza vita. "Mi sbagliavo... ovviamente." lui arriciò il naso e poi si avvicinò alla bestia sguainando un coltellino. "Si chiama istinto di sopravvivenza."

"Che fai?" Dmandò la ragazza mentre lo vedeva scuoiare la bestia. "Ti faccio una pelliccia." Lui la guardò con ovvietà. "sei pazzo? quella cosa puzzolente non me la metto. Lui fece scattare le sopracciglia verso l'alto. "Sei scema? Dobbiamo bollirla e cucirla... una volta tornati al campo.

Lei annuì piantando la spada nella neve, poi si sedette su di essa. "Bene divertiti a scuoiare l'orso allora."

𝑨́𝒔𝒕𝒓𝒊ð𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora