Capitolo 9

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Il tempo era passato in fretta, i giorni si susseguivano ad una velocità impressionante...per chi non poteva muoversi, agire, salvarsi. Per chi non poteva fare altro che annegare i suoi pensieri nel buio.
Il dieci giugno.
E Thomas Maximilian Riddle iniziò a sentire che il suo bozzolo d'acqua stava diventando stretto. Quasi asfissiante.
I Lucky Smuggler, gli Spazzini di Azmodeus e quindi del caro Alister Azmodeus Dark, quella mattina alle quattro tirarono la bara d'acqua in cui aveva immerso la loro preda nelle stanze private del loro datore di lavoro.
Erano passati due giorni dalla cattura di quello strano prigioniero.
Gli Spazzini mollarono la bara poco delicatamente su un tappeto vintage che era costato una fortuna, davanti alla scrivania di plexiglas di Dark, poi si scambiarono occhiate eloquenti.
In dodici, nessuno di loro avrebbe saputo che farsene di un umano inutile trovato in un vicolo, a parte Stavros, il capo banda dei Lucky.
Stavros Paxton, nome assolutamente falso, oltre a essere una sorta di capo branco del gruppetto di dodici elementi da sbarco che stavano alle dirette dipendenze di Dark, era anche un vampiro. L'unico del gruppo.
Stava seduto direttamente sulla lastra di vetro che chiudeva la bara. Naturalmente era un vampiro impuro tramutato da Alister, di appena trent'anni.
Biondo, il viso con zigomi spessi e il mento altrettanto grosso. Niente a che vedere con la tipica bellezza vampiresca.
Accanto a lui, i compagni osservavano la loro preda rannicchiata nella sua prigione di vetro e acqua.
- Dite che vivrà?- borbottò Jack Jennings, chiamato da tutti Globe, visto la sua enorme mole di quasi duecento chili.
- Lo spero, dopo tutta la fatica che c'è costato tenerlo vivo fino ad adesso.- sbuffò Hannibal lo Smilzo, un mago sulla ventina che da quando aveva sedici anni fumava solo sigari babbani - Comunque il Medimago ha detto che ha un bello squarcio. Non è riuscito a estrarre il piombo che ha ancora nel fianco, senza contare la dose letale di veleno che il moccioso s'è ritrovato nella circolazione.-
- Come cazzo fa ad essere ancora vivo?- borbottò Paxton, afferrando un bicchiere pieno di sangue sintetico, portatogli da una delle cameriere del Club e a cui per ringraziamento dette una sonora pacca sul sedere - Un umano sarebbe morto in due minuti fra atroci sofferenze.-
- Ti sembra un umano normale?- gli disse lo Smilzo - Guarda quel collare Stavros...e guarda quel tatuaggio...-
- Un grifone e un serpente.- esclamò con tono concentrato Relic Jones, l'unico Magonò presente del gruppo, che però era in grado di trovare uno spillo anche al buio in tutti i sotterranei di Londra dalla periferia al centro - Ehi, il bastardo è un mago. Dev'essere stato a Hogwarts. E quel collare è di platino...o argento, no è platino.-
- Con un cazzo di rubino grande come un uovo.- ghignò Globe, dandosi un pugno d'eccitazione sul petto enorme - Evvai Stavros, abbiamo fatto il colpo grosso. Inoltre in due giorni non c'è stata nessuna segnalazione, nessuno ha annunciato la scomparsa del ragazzo, né fra maghi né fra babbani.-
- Il ragazzo non ha nessuno, grande.- ghignò perfidamente il vampiro, mandando giù il sangue a brevi e goduriosi sorsi - Bene, apriamo il Vaso di Pandora e vediamo chi abbiamo qui. Corey, chiama il capo. Vorrà assistere presumo.-
Il giovane mago sui venticinque anni annuì, senza troppo entusiasmo.
Scampanellò su un bottone della scrivania di Alister, che emanò un sottile e acuto suono che sarebbe pervenuto solo alle orecchie di un vampiro. O di un mannaro, che però non si vedevano mai all'Azmodeus Club.
Proprio quando Globe e Relic Jones stavano scoperchiando il vetro, entrò Alister Dark, sigaretta in bocca ed espressione annoiata.
- Spero per te che viva Stavros.- sentenziò gelido, spegnendo con stizza il mozzicone sulla schiena corazza di una statuetta a forma di diavolo inginocchiato, proprio accanto all'ingresso - Non mi va di guadagnarci solo con quel rubino.-
- Io non so voi, gente...- commentò Hannibal lo Smilzo - Ma non vi sembra strano che questo tizio sia apparso dal nulla, che nessuno abbia reclamato la sua scomparsa...e che tra l'altro si porti al collo una pietra simile?-
- Sta forse insinuando che cerco rogne?- rispose amabilmente Dark, buttandosi seduto sul divano di pelle, a un metro dalla bara - Avanti, svegliate il mio futuro pranzo.-
- Non ti conviene.- sibilò Stavros, scrutando ora il volto umido di Riddle, immenso nell'acqua fino alla linea delle mascelle - Ha ancora veleno in circolo. Io continuo a chiedermi come possa essere vivo. Ma non sono affari nostri...che vuoi farne?-
- Ci sono una buona quantità di signore d'alto bordo che vogliono uno schiavo personale.- considerò Corey, uno dei più giovani del gruppo - Quelle vecchie arpie andranno in brodo di giuggiole con questo qua.-
- La mia stessa idea.- disse Dark melenso, disgustato al solo pensiero - Le umane vostre simili sono delle gran lascive, ma se non altro mi faranno guadagnare un bel po' di galeoni.-
- Lascive le umane?- rise Hannibal - Capo, tu e le tue idee romantiche da vampiro.-
- Non sa neanche dove stia di casa, il romanticismo.- commentò Stavros acido.
- Hai ragione.- lo minacciò blandamente Alister - Infatti potrei scordarmi di tutto l'amore e di tutta la dedizione che ho impiegato per tramutarti nel succhiasangue che sei ora e farti fare un bagno di luce all'alba, fra un'ora e mezza. Perciò, se non t'interessa la prospettiva, ti conviene cucirti la bocca, Paxton. E lavorare. Chiaro?-
- Chiaro.- sibilò Stavros al colmo della frustrazione.
- Lo sveglio.- Globe alzò una mano per schiaffeggiare Tom, ma Stavros glielo impedì in tempo, prima che staccasse la mascella alla loro futura fonte di guadagni.
Fu il vampiro impuro a scrollarlo e quando Riddle aprì le palpebre, a scatto, come una bambola...ci fu un secondo d'immobilità. Poi si girò su un fianco, affondando quasi la faccia in acqua e iniziò a tossire. Sputò altra pozione rigenerante, ma i Lucky Smuggler non persero tempo, tirandolo malamente fuori dalla bara.
Gocciolante e infreddolito, non riuscì neanche a mettere bene a fuoco chi lo circondava. Sentiva solo una generale sensazione d'intorpidimento...e di pericolo.
Lo buttarono seduto in poltrona, di un gelido tessuto che gli accapponò la pelle e quando i suoi occhi riuscirono a tornare al lavoro, sentì di avere la gola in fiamme.
- Vedo che hai sette vite, ragazzo.- sentenziò Globe, mettendosi alle sue spalle come un buttafuori o una guardia del corpo in borghese - Avanti, parla. Chi sei?-
Tom si portò le mani alla gola, tremando violentemente. Emise un gemito roco, schiarì la voce.
E gli uscì un sibilo debolissimo.
Per non parlare del dolore atroce che continuava a sentire nella schiena. Ricordava tutto, ora, con quel dolore.
Era uscito da Cameron Manor. E nel vicolo...qualcuno l'aveva colpito con una freccia avvelenata!
Dov'era? Si guardò attorno rapidamente.
Pareti scure, forse tinte di vinaccia o blu oltremare. Arredamento ultramoderno. E alcuni tizi che...
Dark gli stava davanti. Le braccia oltre la spalliera del divano. E sogghignava.
- Salve, umano. Sei a casa mia. Chiunque ti abbia fatto la festa sapeva quello che faceva. Ti ha avvelenato con una freccia tripunte. Chi ti ha visitato ha detto che sei vivo ma non fuori pericolo. Non sappiamo perché il veleno non stia facendo effetto come deve...sei senza bacchetta e nessuno ha denunciato la tua scomparsa. Presumo che tu sia un mago, visto che davanti a un vampiro come me non ti sei scomposto.-
Tom deglutì. La voce non tornava...doveva essere il veleno.
Quando di sentì toccare provò un brivido. Il tizio gigantescamente grosso e grasso dietro di lui gli aveva afferrato il collare.
- Capo!- celiò Globe - Questo è platino sul serio!-
- Dove l'hai rubato quest'affare, amico?- ridacchiò ferocemente Stavros, scoprendo i denti come per mettergli un'atroce paura addosso - E' questo che fai? Sei un ladro e qualcuno ha pensato bene di sistemarti?-
Troppe parole, troppe domande. Ma quando Globe cercò di strappargli il collare, non fece in tempo ad avvisarlo che una violenta onda d'urto sollevata dal serpente si levò addosso al Lucky Smuggler e riuscì a sollevarlo di peso, spedendolo contro la parte opposta della stanza.
Fu una cosa incredibile, considerata la mole di Globe.
In un attimo Stavros gli rifilò un potente manrovescio sulla faccia, facendogli sanguinare il labbro, gli altri andarono a controllare Globe. Svenuto.
Tom si teneva la mascella e la bocca, quando Stavros tornò ad afferrargli i capelli bagnati, alla nuca.
- Capiamoci, derelitto.- gli sibilò a un dito dalla faccia, coi canini spianati - Pensavamo di tenerti in vita ma ti ricordo che per me sei solo un pasto piuttosto scadente!-
- Paxton.- lo richiamò Dark, che era rimasto seduto sul divano senza muovere un dito - Lascialo.-
- Capo questo è un mago. E quel collare schifoso ha dei poteri! Tagliamogli la testa!-
- Si!- esultarono anche Relic Jones e Corey, ma Alister di nuovo alzò la mano, indolente, per farli tacere.
- Mi serve più da vivo. E adesso molla il mio investimento Paxton. O te la taglio io la testa.-
Stavros serrò i pugni, lasciando finalmente andare Tom e facendogli battere la testa sullo schienale della poltrona.
Riavendosi, Riddle si ritrovò Alister Dark seduto proprio di fronte, sul tavolino che li separava.
Con tocco leggero gli pulì il sangue dal labbro, assaggiandolo.
- Hn...0 negativo. Non male. Ma sei peggio di un'edera velenosa conciato così.- Dark sospirò, accendendo un'altra sigaretta e soffiandogli poi il fumo in faccia - Dunque, cocco...questa è casa mia. Capisci almeno la mia lingua?-
Tom, tremando ancora per il freddo, annuì.
- Bene. Questo è il Club Azmodeus. E tu sei un mago, esatto?-
Al nome del Club, Riddle sgranò gli occhi blu. Non fosse stato per quel maledetto veleno che gli gonfiava la gola e gli bloccava le corde vocali...sarebbe stato tutto più facile!
- T.M.R.- Dark lesse le lettere sul suo collare - E' della tua famiglia? R. è l'iniziale del cognome, presumo.-
- Rainolds?- sibilò Hannibal interessato - E' un futuro Consigliere del Wizengamot. E sua moglie gestisce quella cazzo di associazione idiota per streghe! Sei un Rainolds?-
- Magari Rafferty. Il figlio del Giudice.- ridacchiò Corey, sedendosi sulla spalliera del divano di Alister - Capo, potrebbe essere un pezzo grosso. Allora perché nessuno denuncia la sua scomparsa? Potremmo chiedere un riscatto.-
- Chissene frega.- Alister rise, levandosi la sigaretta di bocca - Non è ancora buono da vendere. Lo lascerei andare solo nel caso venisse un demone di stirpe a riprenderselo. Ridicolo. E adesso, fratello...- ghignò verso Tom, diabolico - Mi sa che ti tocca rimetterti in sesto. Stai per essere venduto, cocco. Per un sacco di soldi.-
Tom aprì la bocca ma ancora non ne uscì un suono. Anzi...la gola si stava gonfiando a dismisura.
Dio, quasi non passava più l'aria. Ma non era quella l'unica sensazione di soffocamento.
A farlo sentire di nuovo in trappola, ma ben lontano dalla sicurezza di Cameron Manor, erano gli occhi topazio di Alister Dark.

T.M.R |DRAMIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora