Kenma's pov
-Ah, quindi è così che stanno le cose.... Cajus sta con Sasha. Ma a quanto ne so le persone come lei/lui non si fanno indicare da dei pronomi neutri? -
-In genere si, ma una volta conosciuta ha preferito dirci di scegliere noi che pronomi usare. A lei non fa nessuna differenza. Infatti io mi riferisco a volte al maschile, a volte al femminile. Così dovresti fare anche tu-
Era così che stava procedendo il nostro ennesimo sabato sera. Era ormai da un po' che finivamo o nel mio appartamento o nella sua stanza dopo essere tornati dai nostri soliti appuntamenti. Non avevamo ancora in tutto questo tempo fatto sesso, eppure ci andavamo vicini. Non sapevo bene perché. Ormai credevo di essere abbastanza pronto da poterlo fare con lui. Era già metà novembre. Ma c'era qualcosa che mi bloccava dal farlo.
Ormai le cose andavano anche a gonfie vele. Come speravo avevo dimenticato Cajus che ancora era mio amico, e ogni giorno di più avevo bisogno della compagnia di Kuroo, anche se molte volte non lo dimostravo direttamente.
Dopo esserci abbandonati al piacere per tutta la sera non avevamo ancora sonno, così passammo tutta la notte a parlare avvolti nelle coperte.
Tenni lo sguardo fisso senza dire più altro verso la finestra, diretto verso le prime luci dell'alba e così fece anche Kuroo. Mi avvicinò a lui stringendo un braccio attorno alle mie spalle. Ora stavamo guardando il sole sorgere insieme, io con la testa appoggiata nel suo petto mentre gli accarezzavo l'addome e lui che mi faceva i grattini nella schiena e spalle.
Mai avevo chiesto di farmeli, ma lui li faceva lo stesso perché sapeva che mi piacevano molto.
Mi aggiustai meglio sopra di lui e chiusi gli occhi con la faccia rivolta alla parte opposta alla luce del mattino. Piano piano sentii anche lui che smetteva di accarezzarmi la schiena, e presto mi addormentai.
Mi svegliai solo dopo ciò che sembrò un esplosione.
-HEY HEY HEY-
Probabilmente erano passate un paio d'ore dall'alba. Ora eravamo entrambi distesi di lato, ma ero comunque abbracciato a lui con la testa nascosta dal suo petto.
-Mfh-
Riuscii solo a dire. Kuroo girò la testa il giusto tanto per vedere chi alle sue spalle aveva osato spalancare (o probabilmente spaccare) la porta per svegliarci.
-Cos-?-
-Il sole è alto e.....OH CIAO ANCHE A TE KENMA.-
Disse una volta avvicinato abbastanza da notare che c'ero anche io, raggomitolato come un gattino, su Kuroo.
-Mfhh....Bokuto...quante volte ti ho detto che non devi entrare mentre dormiamo? Pensa se non avessimo le coperte-
Chiese Kuroo con voce ancora assonnata.
-Non aspetto altro che quel giorno arrivi--
Fu interrotto dal cuscino lanciatogli in faccia da me.
-Motivo della....visita(?)-
Continuò Kuroo strofinandosi gli occhi.
-Il professore ha messo i voti di chimica-
Kuroo alzò gli occhi al cielo poi li coprì con il braccio.
-Tanto non avrò preso meno di 29.-
-Q-questo lo so, idiota-
Disse con un tono ironicamente infastidito.
-Il punto sono io. Ho preso 22. Di nuovo.-
-Oh no. Non esiste. L'ultima volta è stato un disastro lo "studio di gruppo".-
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Perché mi ami solo quando ti annoi? ~ Kuroken
ספרות חובביםKenma Kozume, a 19 anni, andò da solo a vivere a Manchester per frequentare finalmente l'università dopo aver finito il liceo già da 2 anni. I suoi genitori erano felici che lui decidesse di vivere in una città così lontana perché così avrebbe fatto...