L'IRA FUNESTA

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Ooh si inizia a fare casino.

Finalmente, al dodocesimo capitolo, parliamo veramente dell'Iliade. Perché alla fine Omero si è fatto il culo per raccontare i capricci di Achille, e che i Troiani si fottano.

Infatti tutto ciò che ho detto nei capitoli precedenti non esiste, nell'Iliade si parte praticamente con un ibrido tra la ramanzina ad Achille e il "Dio ce ne scampi"

La storia la conoscete, ma repetita iuvant quindi ve la beccate comunque, con anche il mio commentino molesto da esperta sparaminchiate quale sono.

Allora, il sipario si apre su un Achille incazzato a bestia, sul punto quasi di mettere le mani addosso ad Agamennone. Ma c'è una ragione.
Oltre al fatto che Agamennone è simpatico quanto una palude intendo.

Durante un saccheggio nel bottino erano arrivate due fanciulle decisamente desiderabili e tutto quanto, Criseide e Briseide. Mama mia que originalidad.

La più figa, Criseide, va di diritto ad Agamennone, nonostante il regal deficiente non abbia mosso un dito né diretto le operazioni.

Sorge un problema: il padre rivuole la figlia. Indovinate come si chiama lui? Crise. NOO FIRST REACTION SHOCK NON ME L'ASPETTAVO MAI.
Eh certo che a non trovare un nome migliore del patronimico ce ne vuole, è anche un po' triste, ma continuiamo la vicenda.

Comunque ad Agamennone non poteva fregare di meno, a che gli serviva il peso della ragazza in oro quando poteva averlo in escort-serva-cuoca?

Ebbene, non aveva messo in conto che il caro Crise era nientepopodimeno che un raccomandato di ferro, più precisamente sacerdote di Apollo, tra le divinità più vendicative del pantheon greco. Ripetiamo tutti insieme: "i raccomandati vincono sempre"

Apollo quindi, per vendicare il suo sacerdote adorato, MANDA GIÙ UN MACELLO. INCAZZATISSIMO, PRENDE L'ARCO E SPARGE UNA MALATTIA PER IL CAMPO ACHEO, DECIMANDO I SOLDATI E FACENDO CAGARE SOTTO AGAMENNONE.

Che poi lui è l'unico stronzo a cui non è preso un malore. Quello che ha scatenato tutto manco a 37 la febbre. Io non ho parole.

Comunque si decide a restituire la ragazza, facendo tutto in pompa magna per dimostrare che bravo comandante è, che antepone i suoi soldati ai suoi sfizi personali in camera da letto.

Però pretende qualcosa in cambio: mica può restare come un coglione senza fanciulla mentre gli altri si godono i premi.

E là ad Achille girano le palle.

"Allora senti vecchio stronzo, qua siamo appena usciti dalla PESTE CHE TU HAI CAUSATO COI TUOI CAPRICCI, quindi ta zitt e bono che ti risarciamo dopo"

E là ad Agamennone girano le palle.

E SI PORTA VIA BRISEIDE, ANCORA IMPACCHETTATA DA TROFEO.

E dire che là ad Achille sono girate le palle è un eufemismo. In preda ad un mezzo colpo apoplettico, Achille si dirige verso la seggiola di Agamennone, pronto a riempirlo di mazzate, ma il pronto intervento di Atena (sempre lei) impedisce la carneficina. Ecco questa è l'unica cosa fatta da Atena che non mi piace, dato che la testa di Agamennone inforchettata su una picca sarebbe stata un ornamento delizioso per la tenda di Achille.

Comunque la scena è abbastanza indecente, uno sputo in un occhio ad Agamennone non glielo leva nessuno.
E in più Achille si ritira dai combattimenti.

E quindi? Uno in più, uno in meno, cosa cambia? Eh, se l'uno in questione è l'uomo più forte del mondo, semidio e invulnerabile (meno il tallone) qualcosa cambia. Nel senso che gli Achei se la prendono nel culo.

Perché NO ACHI NO PARTY, LA GUERRA LA PORTAVA AVANTI LUI, AIUTATO MAGARI DA AIACE E DIOMEDE CHE SONO BRAVI E SI DANNO DA FARE, PERÒ L'ARISTOS AKAION BUTTALO VIA EH.




Spazio autrice
Che due palle Agamennone è più inutile delle cimici e vorrei che affogasse.
Comunque ho deciso che posterò ogni due settimane, lol alla prossima non so che scrivere.
~Chiara

La guerra di Troia come (per fortuna) non ve l'hanno mai spiegata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora