2: Tutore.

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La lezione finì in modo liscio e come sempre ho capito ben poco di questa materia chiamata chimica.
Non riesco a comprendere subito le materie scientifiche, è un sollievo se ho ancora la media di matematica e di fisica sufficiente.

Stavo per andarmene via, ma la professoressa Jung, quella di chimica, mi ferma.
«Kim! Ho bisogno di parlare di una cosa» mi chiama con la sua voce acuta.

Stavo per dirle che ho lezione di letteratura e quindi ho bisogno di andarmene, ma lei mi ferma «so che hai lezione, ma non preoccuparti ho già avvisato il collega della prossima ora» mi rassicura.

«Ho corretto la verifica della classe tra cui la tua» fa un sospiro e incomincia a parlare «e hai preso 40% è stata la peggiore di tutta la classe, non so quale sia il problema, ma io sono qui ad aiutarti».

Alla fine mi dovevo aspettare questo voto, infatti non ho capito l'argomento e anche se chiedessi di ripeterlo non lo capirei comunque.
Però ho bisogno di recuperare, altrimenti non riuscirò ad andare in un'università decente.

«Posso sapere come recuperare?» chiedo mostrando la mia motivazione.

«Purtroppo qui non ci sono dei corsi di recupero di chimica e io devo andare avanti con il programma, ma posso chiamare un alunno di un'altra classe e gli chiederò di darti delle ripetizioni» dice mentre prende un quaderno e inizia a cercare qualcosa tra le pagine piene di inchiostro nero.
«Eccolo! Chiederò a Jeon Jungkook è un studente eccellente, non credo che rifiuterà se in cambio gli dò un voto in più» mi informa.

Mando giù un groppo di gola sentendo il nome della mia cotta e dentro di me stavo festeggiando, cioè Jeon Jungkook sarà il mio tutore? Non sono mai stato così felice in vita.
«V-vabene» rispondo mostrando un sorriso.

Lei ricambia «quando sarà finita l'ora, vieni in laboratorio e ti presenterò Jungkook» annuisco e la ringrazio con un inchino per poi uscire dalla classe con un grande sorriso in faccia.

—Dopo 45 minuti—

Entro nel laboratorio e trovo la mia professoressa accanto Jungkook, il quale aveva indosso la divisa scolastica un po' disordinata: i primi tre bottoni sono aperti e posso vedere un po' del suo petto muscoloso, la cravatta è disfatta, le maniche della camicia bianca sono portate all'insù mostrando le sue braccia venose.
È seriamente perfetto.

«Eccoti!» esclama la signora Jung, «Jungkook ti presento Kim Taehyung, della sezione A» dice guardando il corvino.

Lui mi guarda dalla testa fino ai piedi attentamente e la sua espressione seria, che mi stava mettendo in ansia ma allo stesso tempo incuriosiva, viene rimpiazzata da un sorriso.
Ricambio il sorriso e riuscivo a sentire il cuore battere all'impazzita.

«Taehyung lui è il tuo nuovo tutore di chimica Jeon Jungkook, della sezione D» informa, annuisco solamente.
«Oh! Midispiace ragazzi adesso devo andare il preside mi aspetta, voi cercate di conoscervi e mettete d'accordo i giorni in cui potete fare le lezioni insieme, adesso vi saluto» e con questo se ne va via lasciandomi solo con Jungkook.

Lo guardo un po' timoroso, ma il suo sorriso iniziò a rassicurare e riuscivo sentire l'ansia andare via.
«Taehyung giusto?» mi chiede, il modo in cui ha pronunciato il mio nome è qualcosa di surreale.

Annuisco un po' velocemente, lui ridacchia a causa del mio gesto «penso che tu mi conosci, visto che ti vedo sempre seduto sui palchi durante il mio allenamento» mi dice con un tono di voce amichevole, ma potevo sentire che c'era della malizia nella voce, e sono sicuro che le mie guance si saranno già arrossate.

"Complimenti Taehyung" mi sgrido da solo nella mente.

«Ehm s-scusa i-io...» inizio a parlare mentre cerco di formare una frase di senso compiuto, ma ovviamente fallisco miseramente.

«Stai tranquillo, non è niente anzi mi da piacere ogni volta che mi ammiri» dice con una voce calma e soave.
Spalanco gli occhi, seriamente non si sente irritato ogni volta che lo guardo? In quale dimensione mi sono svegliato per sentire queste parole proprio da parte della mia cotta?

La cosa che mi stupisce è il suo comportamento, pensavo che si sarebbe comportato in modo distaccato, proprio come fa con altra gente, ma in realtà è molto gentile e amichevole.
Jungkook sadico? No, non lo è. In poche parole è il contrario.

Gli sorrido timidamente, «q-quindi quand'è che mi farai le ripetizioni?» chiedo guardandolo negli occhi.
Ogni volta che faccio il contatto visivo con lui mi sento sempre più piccolo, pur essendo quasi delle stessa altezza, e quei occhi color pece sono difficili da gestire.

«Facciamo venerdì e sabato per questa settimana?» mi chiede.

Annuisco «a casa tua allora?» chiede ancora.

«S-sì, quindi ci vediamo» gli dico mentre gioco con le dita delle mani.

Lui mi saluta accennando un sorriso e esce dalla stanza.
Rilascio un grande respiro, che stavo trattenendo da più di dieci minuti, è l'effetto che mi fa Jungkook e onestamente mi piace.

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Aggiornerò ogni giorno e spero che vi sia piaciuto questo capitolo!

Hopeless - TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora