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Casa di Calum non era poi così lontana, ma volevo fermarmi un attimo nella gelateria dove lavorava la mia ragazza.

Jade era bella, simpatica e sicura di sè, riusciva a farti ridere anche quando vedevi tutto nero.

Ma credo di non essere mai stato "realmente" innamorato di lei. Sì beh, è difficile da spiegare, ma anche se non sono attratto da lei fisicamente mi piace stare con lei, è come se fosse la mia migliore amica, in funzione di fidanzata. Non so se mi sono spiegato bene, spero di sì.

Lei è sempre stata innamorata di me, ci conosciamo dai tempi della scuola, e sin dal primo anno mi accorsi che mi veniva dietro. Ovviamente a me faceva davvero piacere, e lasciai che si avvicinò a me. Ci mettemmo insieme due anni dopo, e siamo ancora una coppia. Non so se lei ha mai saputo cosa provassi in realtà, ma di sicuro non lo dava a vedere.

Entrai nella gelateria e la cercai con lo sguardo. Non riuscendola a vedere chiesi informazioni ad Ashton, un suo collega e amico, che trovavo molto disponibile e gentile.

«Ehi Ash, dov'è Jade?»

«Ciao Michael! È un po' che non ti facevi vivo! Comunque è sul retro, sarà qui da un momento all'altro»
Sorrisi a quel ragazzo dai capelli costantemente incasinati, e mi sedetti su una sedia vicino al bancone, aspettando che la testa di Jade facesse capolino dalla porta che dava sul retro.
Pochi minuti dopo la vidi uscire con in mano uno scatolone.

«Ash, sono arrivati gli scatoloni con i coni.. Mike!» disse quando si accorse di me, per poi abbandonare lo scatolone sul bancone per venire ad abbracciarmi.

«ciao Jade, come va?» Non ci eravamo mai chiamati con nomignoli come "amore" o "pasticcino", lei odiava essere etichettata e io non me la sentivo di usare questi nomignoli romantici, visto che non ne ero realmente innamorato.

«bene, a te come va al lavoro?»

Qualcosa nei suoi occhi però era diverso, qualcosa che prima che si accorgesse della mia presenza c'era e che poi si era spento. Anche il modo in cui mi aveva salutato, senza baciarmi o tenermi stretto mi sorprese. Decisi però di lasciar perdere, e le raccontai di Luke e della strana coincidenza che era avvenuta con Kat in negozio qualche ora prima.

«Si, in effetti è strano. Ora devo proprio tornare a lavoro, ci vediamo domani mh?»

Okay, decisamente c'era qualcosa che non andava, e mi decisi a chiederglielo.

«che succede?» chiesi, il tono preoccupato.

«Mike, io.. Senti, incontriamoci stasera al parco, così avremo più.. Privacy» disse, ammiccando in direzione dei clienti seduti accanto a me.

«okay... A stasera allora» e senza indugiare uscii dalla gelateria, abbastanza scosso.

Che stava succedendo? Cosa mi doveva dire Jade? Per la prima volta durante tutta la nostra relazione iniziai a provare qualcosa, proprio alla bocca dello stomaco, che identificai come rabbia e.. Gelosia.

Mi fermai in mezzo alla strada. Chiusi gli occhi e respirai profondamente.
Con gli anni avevo imparato ad escludere il mondo e a concentrarmi solo su me stesso. Riuscii a recuperare la mia solita calma, e ricominciai a camminare verso la casa di Calum.

Dopo circa dieci minuti arrivai davanti al suo portone, e suonai il campanello.
Non passarono nemmeno due secondi che la porta si aprì, e un Calum con i capelli parecchio spettinati si presentò alla porta.

«Mikey, finalmente! È più di mezz'ora che non ti fai vivo, inziavo a preoccuparmi.»

«oh andiamo, è inutile preoccuparsi per me, lo sai» Calum sospirò sonoramente, per poi spostarsi leggermente di lato per lasciarmi spazio, ed entrai chiudendomi la porta alle spalle.

Voodoo doll ||Muke. [EDITING]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora