Capitolo 14 "let's make a band!"

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Rietrai nel locale per avvertire Calum della presunta scomparsa di Luke, ma non feci in tempo a guardarmi intorno per trovarlo che la figura di Luke comparve netta nel mio campo visivo, a pochi passi da me.

Mi gettai verso di lui quasi con rabbia.

«dove cazzo eri finito? Mi sono spaventato da morire» gli urlai praticamente in faccia.

«ehi amico, rilassati. Sono sempre stato qui» disse con un sorriso vacuo, indicando la zona del bar.

«hai bevuto?» chiesi retoricamente. Si vedeva lontano un miglio che era ubriaco.

«solo un po'» rispose, facendo spallucce.

«mi avevi detto che non ti piace bere» dissi allora indurendo il tono di voce.

«In alcuni casi è utile. Soprattutto quando il ragazzo di cui sei innamorato ci prova spudoratamente con un altro davanti ai tuoi occhi» rispose con un velo di amarezza nel pronunciare le ultime parole.

«io, provarci con Calum spudoratamente? Devi essere impazzito. Non ci stavo "provando" come dici tu, stavamo semplicemente parlando. Come puoi pensare queste cose dopo quello che.. Che è successo?»

«dopo che abbiamo fatto sesso intendi?»

E la sua franchezza mi fece imbarazzare, facendo tingere le mie guance di rosso, ma allo stesso tempo desiderai avere lo stesso suo coraggio di ammettere le cose come stavano, senza troppi giri di parole.

«Beh.. Sì. Pensavo che tu avessi capito quello che provo per te.» risposi, ancora in imbarazzo.

«no, sentiamo un po', cosa proveresti tu per me?» mi disse, il tono di sfida.

«io... Io non sono sicuro di quello che sto per dire ma.. Ma ti amo, Luke.

Ed è una sensazione strana, una sensazione che non avevo mai provato prima.

Eppure sono quasi certo che si tratti di amore, perchè ogni volta che chiudo gli occhi per più di cinque secondi penso a te, penso al tuo sorriso e viene da sorridere anche a me senza un motivo preciso.

E non so se questo è giusto o sbagliato, ma ti amo Luke, ed è questo che conta no?»

Rimase in silenzio per un lungo lunghissimo minuto.

«oh. Questa dichiarazione così commovente non me l'aspettavo da te. Ti è riuscita piuttosto bene, adesso vai a esprimere i tuoi sentimenti a Calum, di certo apprezzerà» rispose infine, cercando di tornare verso il bar.

«cos'hai, la segatura nella testa? Sto parlando con te. Io amo te, Lucas. Non Calum, o Jade, o chiunque altro»

E senza dire altro stavolta fui io a far congiungere le nostre labbra, e subito la sua lingua si spinse nella mia bocca coinvolgendomi in un bacio pieno di forza, quasi avesse bisogno di sentirmi lì, vicino a lui.

La sua bocca sapeva di alcol e qualcosa che riconobbi come frutta, probabilmente pesca o albicocca, ma non ci feci molto caso perchè anche io avevo bisogno di lui.

Quando ci staccammo non potei fare a meno di sorridere, e lui sorrise di rimando.

Rimanemmo a guardarci per quelli che sembrarono anni, finchè non venimmo interrotti da qualcosa, o meglio dire qualcuno.

Un Calum piuttosto ubriaco poggiò il braccio sinistro sulla spalla di Luke e il braccio destro sulla mia, iniziando a parlare.

«Ragazzi, ho appena avuto un'idea geniale. Insomma, io so suonare il basso, Michael tu sai suonare la chitarra piuttosto bene no? E Luke, tu non mi avevi detto che stavi imparando anche tu a suonare la chitarra? Inoltre ti ho sentito canticchiare e hai una bellissima voce. Perchè non mettiamo su una band?»

«Cal, devi essere parecchio ubriaco.» disse Luke, scettico.

«Sai che invece secondo me non è una cattiva idea? Insomma, potrei insegnarti a suonare la chitarra e anche io e Calum non ce la caviamo male a cantare, basta solo trovare qualcuno che suoni la batteria e il gioco è fatto!» sorrisi, pensando già a come sarebbe fare davvero una band con loro.

«E qui sorge il problema: dove lo troviamo un batterista?» chiese Calum, e ci mettemmo a parlare su chi sarebbe stato il batterista ideale, quando Luke ci interruppe.

«Mi sembra di non avervi dato ancora il mio consenso» disse in tono divertito.

«Oh andiamo, sappiamo che sei d'accordo Luke» risposi io, un sorriso felice stampato sulle labbra. Cantare e suonare con il mio ragazzo e il mio migliore amico? Un sogno.

E mentre rimuginavo ebbi il lampo di genio.

«EUREKA!» urlai, facendo allontanare Calum, mentre Luke mi guardò con una faccia strana.

«Sei impazzito? Mi ha urlato praticamente nell'orecchio, adesso ogni sbronza che avevo potuto prendere è passata, grazie mille»

«non c'è di che» risposi ironico.

«Ho appena trovato il nostro uomo. Vi ricordate la mia adorata ex Jade? Beh lavorava in una gelateria, e avevo fatto amicizia con questo suo collega di nome Ashton, e indovinate un po' che strumento suona?»

«LA BATTERIA!» gridarono all'unisono Luke e Calum.

«esatto! Domani passerò "per caso" davanti alla gelateria e ci andrò a parlare» dissi soddisfatto di me stesso.

«e Luke verrai anche tu, voglio evitare scenate come quella di stasera», sussurai al suo orecchio, avvertendo il brivido che percorse la sua schiena quando vi poggiai la mia mano sopra

«sei un bastardo» soffiò in risposta, circondando il mio collo con il suo braccio.

«bene bene, riesco a percepire l'attrazione sessuale anche da qui, è il caso di andare» disse Calum, allontanandosi verso la pista da ballo. In realtà non ascoltai nemmeno le sue parole, troppo concentrato a perdermi nelle profondità degli occhi di Luke.

«I tuoi occhi sono troppo scuri, rischierò di annegarci dentro» sospirai.

«e i tuoi sono così attraenti che non riesco a spostare lo sguardo, sembrano due calamite» disse in un susssuro, stringendomi di più a se.
E la mia mano scivolò piano sempre più in basso, raggiungendo il fondoschiena, facendolo sussultare tra le mie braccia. Non mi fermai ma continuai invece a toccarlo, arrivando fino al sottile spazio tra le sue cosce.

«forse è meglio continuare da un'altra parte» disse, il respiro mozzato, e dio era una sensazione stupenda sapere che ero io la causa della sua eccitazione.

«Sì, è meglio» lo afferrai per il polso e lo trascinai fuori dal locale, dirigendomi verso la sua auto. Lui tirò fuori le chiavi dalla tasca dei jeans e premette il bottone, facendo aprire il veicolo.

Aprii lo sportello posteriore, ed entrai dentro. Pochi istanti dopo mi seguì anche lui, mettendosi sopra di me, per poi chiudere lo sportello.

La situazione peró cambiò nel giro di pochi minuti e mi ritrovai sopra di lui, mentre ci baciavamo con passione levandoci gli indumenti di dosso.

Fu tutto così veloce e meraviglioso, ogni volta per me era una nuova scoperta.

«M-michael..» mi disse, la voce rotta per il piacere.

«si?» risposi, incapace di dire altro.

«ti amo» disse, la voce bassa.

Non risposi, ma lasciai un dolce bacio casto sulle sue labbra, per fargli capire che avevo sentito. Ci accomodammo uno accanto all'altro, lui cinse il mio addome con un braccio e io posai la testa nell'incavo del suo collo, pensando che non potesse esistere cosa più bella del fare l'amore con il ragazzo che ami.

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*spazio autrice*

Ehi! Come sapete non riesco a scrivere capitoli lunghi e quindi è uscito qesto e ok. Che ne pensate? Manca poco alla fine della storia, anche se le cose che devono succedere sono ancora taante..
Stellinate e commentate come sempre, bacii x

Voodoo doll ||Muke. [EDITING]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora