«Vuoi fermarti qui..?» mi chiese, titubante.«emh.. Come preferisci» in realtà stavo morendo dentro per la sua richiesta, ma cercai di darmi un contegno.
«okay allora umh vieni con me» disse aprendo la porta di casa, la tensione che si faceva sempre più alta.
Mi afferrò per il polso e mi trascinò nella sua camera, il cuore che mi martellava nel petto.
Ci bloccammo al centro della stanza, lui che ancora stringeva il mio polso.
Finalmente lasciò andare il mio braccio, e io non potei fare a meno di posare le mie mani sulla sua schiena iniziando ad accarezzarla piano, partendo dalle scapole fino ad arrivare al suo fondoschiena.
Lui in tutta risposta emise un sussulto, ed iniziò a slacciare lentamente i bottoni della mia camicia.Quando ebbe finito la sua lenta tortura anch'io sfilai la sua maglietta, ma al contrario suo fui molto più veloce, incapace di aspettare oltre.
Luke si buttò sul letto, ma prima di lanciarmi accanto a lui mi sfilai i pantaloni, rimandendo coperto solamente dai miei boxer.
In quel momento mi sentii a disagio, perchè quella era la mia prima volta e non sapevo quel che dovevo fare e come fare, ed entrai nel panico.
Evidentemente se ne accorse, perchè in quell'istante di silenzio mi disse«C-cosa succede?»
Arrossii ancora di più, e prima di posarmi sul suo letto sussurrai in risposta un
«Niente, tutto ok» e poi mi stesi accanto a lui, sfilando lentamente anche i suoi pantaloni.
*Luke's pov*
Dopo attimi che sembrarono interminabili si stese accanto a me e annullò completamente la distanza tra di noi e mi abbandonai a lui, lasciandomi andare in quel turbinio di emozioni che provavo ogni volta che mi trovavo con lui.
*Michael's pov*
Fu senza dubbio la notte migliore della mia vita. I nostri respiri sembravano perfettamente coordinati, e sentire il suo corpo sotto al mio era la sensazione più bella del mondo.
Quando ci sdraiammo uno accanto all'altro non potei fare a meno di notare che anche le sue guance si erano tinte di un rosso vivo, totalmente in contrasto con la sua candida pelle chiara.
La mattina dopo mi svegliai presto, ma non aprii subito gli occhi. Mi accorsi che le braccia di Luke cingevano piano i miei fianchi, e non potei fare a meno di sorridere mentalmente, felice di sapere che anche lui aveva bisogno di sentirmi vicino.
Dopo qualche minuto però li aprii trovando gli occhi di Luke che si specchiavano nei miei, e pensai che non ci fosse cosa più bella che la sfumatura di blu che assumevano con la luce.
«buongiorno honey» sussurrò dolcemente, e il mio cuore perse un battito al sentirmi chiamare così.
Ed avevo sempre pensato fosse roba da femminucce utilizzare banali nomignoli, ma detto da lui mi sembrò la cosa più romantica che mi avessero mai detto, e probabilmente era realmente così.
«buongiorno a te Lukey» sussurrai in risposta, alzandomi dal letto.
Non riuscendo a trovare i miei boxer però infilai quelli di Luke, bloccandomi poi ad osservarlo dalla mia posizione. Era infatti ancora sotto le coperte, il volto illuminato da un piccolo raggio di sole che trapelava dalle tende tirate.
«Sembri così perfetto con indosso i miei boxer di American Apparel» rise.
Arrossii leggermente, e me ne andai in bagno senza rispondere.
...
Tornai a casa che erano le sei del pomeriggio, alla fine del turno a lavoro-sì, ogni tanto ci andavo anche io-, trovando mia sorella rilassata sul divano intenta a leggere un libro intitolato "il giardino dimenticato".
Quando finalmente si accorse della mia presenza e alzò gli occhi dal libro esordì nel suo solito cazziatone, e devo dire che non ne avevo sentito per niente la mancanza.
«grazie mille per avermi avvisato che non saresti tornato negli ultimi due giorni, adoro quando mi avverti» mi disse ironicamente.
«se ci tenevi così tanto potevi anche mandarmi un messaggio» le risposi.
«mi farebbe piacere riceverle da te le notizie, mi sono anche preoccupata.
Per fortuna sei tornato, dove eri sparito?»Al che le raccontai con molto imbarazzo ogni cosa.
Quando le rivelai della mia omossesualità socchiuse le labbra per un attimo, per poi dire
«lo avevo sempre saputo, una sorella queste cose le capisce al volo».
«ovviamente» risposi sorridendo.
Alla fine del racconto-dettagli imbarazzanti a parte- ero abbastanza accaldato, visto che era la prima persona con cui mi confidavo.
«ma a te questo Luke piace davvero?» mi domandò.
«Non lo so.. È che ogni volta che lo vedo il mio cuore inizia a battere più forte, e ogni volta che devo allontanarmi da lui è come se si spezzasse». Risposi sinceramente.
«oooooowwwww il mio piccolo Michael si sta innamorando» iniziò a dire, sorridendo come una bambina.
«smettila! Mi metti ancora più ansia così»
«ma sei così tenero e voglio conoscere questo Luke se ti fa sentire così bene»
Mi disse, continuando a sorridere.«un giorno te lo farò conoscere, giuro»
Sorrisi di rimando.«Adesso torno al mio libro, tu tienimi aggiornata su ogni cosa che succede tra voi, mi raccomando»
«certamente Mary» le risposi.
Entrai nella mia stanza, e dopo essermi seduto sul letto tirai fuori il telefono, trovando due messaggi non letti. E lascio indovinare a voi il mittente.
"Michael, che cosa mi stai facendo?„
Era il testo del primo messaggio.
"Dimmi dove stai nascondendo la tua bambola voodoo, perchè non riesco più a controllarmi. Io non vorrei stare qui ma vorrei scappare, correre via da te, ma è come se fossi sotto il tuo incantesimo.
E quando sono con te mi fa male la testa, il cuore, il petto e faccio anche fatica a respirare.
Vorrei stare con te ogni singolo istante della mia giornata, ho bisogno di sentirti qui vicino a me, ho bisogno di sentirmi protetto, amato. Ho bisogno di te ora e sempre.
Voglio rivederti subito, torna presto qui„Questo invece era il testo del secondo messaggio, e io non so se sarei riuscito a resistere ancora senza vederlo.
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Hii! Capitolo un po' strano, è stato abbastanza imbarazzante da scrivere ew.
Il capitolo si chiama come la ff, maggikoooo
Come va? Non ho voglia di rileggere, stellinate e commentate come sempre, buonanotte amikii!
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Voodoo doll ||Muke. [EDITING]
FanfictionMichael Clifford e Luke Hemmings sono due perfetti sconosciuti che lavorano nello stesso negozio di musica. Ma le loro vite in qualche modo sono già intrecciate, e nessuno dei due ha idea di cosa li aspetta.