13 - Mark

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Vi avviso: preparate i fazzoletti.

***



All the pain and the truth

I wear like a battle wound


Luke's pov


La mia faccia era premuta contro al cuscino, esso attutiva i gemiti e i mugolii che forzavano la mia bocca. La parte superiore del mio corpo era premuta contro il materasso; la parte inferiore, invece, era tenuta sollevata dalle mani di Michael, che si spingeva con lentezza nel mio corpo. Tutte quelle attenzioni mi stavano facendo impazzire.

«M-michael, D-dio», gemetti, quasi inaudibilmente, «P-più forte, ti prego».

Michael mi accontentò subito; i miei gemiti aumentarono di volume mentre spingevo il mio bacino contro il suo, in cerca di sempre più contatto.

«L-luke», mugolò, la sua voce sensuale aveva un'incrinatura che mi fece rabbrividire, «S-sei così b-bello, tutto e-eccitato per me».

Le sue parole fluirono tutte al basso ventre, la mia mano destra afferrò la mia erezione pulsante, muovendola dalla base alla punta per cercare sollievo.

 

Aprii gli occhi mio malgrado, trovandomi nella posizione in cui stavo nel mio sogno. Purtroppo, dentro di me non c'era Michael. Mark spingeva veloce nel mio corpo, gemendo dietro di me. Beh, almeno lui stava godendo. Certo, non potevo negare che piacesse anche a me, ma... Lo trovavo noioso. Ho sempre trovato Mark noioso, a letto, non importava in quale posizione fossimo o cosa facessimo. Era troppo noioso e poco soddisfacente. Non mi succede mai di addormentarmi nel bel mezzo di un rapporto sessuale, ma con lui era inevitabile. Succedeva così tante volte quando stavamo insieme che avevo perso il conto. Ogni volta che mi addormentavo, poi, al posto di Mark c'era Michael, proprio com'è successo adesso. La situazione era sempre la stessa, solo che ero scopato da Michael e la cosa era un milione di volte più soddisfacente.

Ah, quanto mi manca il sesso con Michael... Nessuno l'ha mai superato, finora. Sarà perché sono innamorato di lui, quindi era più speciale?

Mi aggrappai al sogno che stavo facendo, immaginando Michael al posto di Mark, come facevo di solito. Ciò provocò il mio orgasmo, seguito quasi immediatamente da quello di Mark che si accasciò, stremato, sulla mia schiena. Sentii le sue labbra sulla mia nuca.

«È stato bello», commentò senza fiato.

«Già»,  mentii, sentendomi leggermente in colpa. Non potevo dirgli che non era per niente capace e che venivo ogni volta perché pensavo al mio ex, sarebbe stato meschino.

Sentimmo bussare alla porta, mi voltai verso Mark stampandogli un bacio sulle labbra. «Vai tu ad aprire?», chiesi, mellifluo. Non avevo nessuna voglia di alzarmi. Volevo riaddormentarmi e finire quel sogno...

«Va bene, Lukey. Se è qualcuno che ti cerca cosa dico?», mi chiese, alzandosi e buttando il preservativo. Lo guardai mentre si infilava un paio di boxer.

«Se è Calum, fallo entrare. Se è qualcun altro... Boh, digli che dormo».

Dubitavo fosse qualcun altro, nessuno viene mai a farmi visita! In effetti, se non fosse stato Calum la cosa sarebbe stata un tantino strana. A proposito di Calum, non gli ho detto ancora niente... Si incazzerà tantissimo quando verrà a saperlo. Mark non gli è mai piaciuto.

«Va bene».

Non appena Mark sparì dietro la porta, sospirai frustrato, affondando la faccia nel cuscino. Cercai di ascoltare la conversazione che stava avendo alla porta.

Just Saying || Muke (WAYF sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora