Capitolo III Ciao Sophia

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La polizia continuò ad indagare per giorni, ma nulla, nessuna traccia di Sophia. Ma io sapevo che era ancora viva e lo so tutt'ora.
Passato un anno dalla sua scomparsa, tutti, compresi i familiari, avevano perso le speranze.
1 agosto 1999, ore 17:20, il mio telefono squillò. La mia faccia diventò bianca, iniziai a tremare. "Vieni al casale questa notte, li troverai Sophia.". Messaggio anonimo ovviamente.
Non sapevo se essere felice o aver paura. Sophia mi mancava, ma se quello era un tranello? Se quello che è successo a lei capiti anche a me? Meglio non rischiare?
Tutto il pomeriggio mi posi queste domande, senza dare risposte concrete. Arrivò la sera e terrorizzata al massimo, decisi di andare al vecchio casale abbandonato.
Presi la mia borsa e vi infilai una torcia, un coltellino e qualche altro oggetto per difendermi.
Ore 12:30, le stelle brillavano in cielo, un gufo rompeva il silenzio agghiacciante e anche il vento faceva la sua parte!
Arrivai al casale e con poca forza la porta si aprì. Buio totale. Presi la torcia e avanzai. Si sentiva un odore nauseabondo, a un certo punto mi ritrovai stesa a terra. Ero inciampata.

Finché morte non ci separiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora