capítulo 8

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Everglow ~ Coldplay

"Allora, ho portato le paquita, una birra per me e una birra analcolica per te, un po' di salsa piccante e, ovviamente, la cassa." spiegò, arrotolandosi le maniche.

"Direi che hai pensato a tutto... sono curiosa di sentire il tuo stile musicale." affermò lei, accavallando le gambe e prendendo tra le mani la bottiglia di birra.

Lui la guardò, con un sorrisetto di sfida "sei un'esperta di musica?"

"Non proprio, ma sono una vera appassionata." spiegò lei, portando un patatina alla bocca.

"Raccontami."

"Cosa?"

"Tutto. Voglio sapere tutto di te." Pedro si rese conto di non avere più il controllo sulla sua voce, mai avrebbe pensato di dire a voce alta quello che in realtà si trovava dentro alla sua testa.

Alba sorrise dolcemente, sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio "bene Pascal, allora mettiti comodo. Ti racconterò i momenti più salienti della mia vita, ma riassunti, non ti preoccupare." disse lei, facendolo sorridere. Pedro avrebbe voluto dirle che sarebbe stato ad ascoltarla per il resto della sua vita, ma si limitò ad annuire e ad osservarla mentre aspettava l'inizio del discorso.
"Sono nata in Italia, vicino a Venezia. Il mio cognome è Bravo, mio nonno era spagnolo. I miei genitori hanno divorziato quando avevo solamente cinque anni, ma non è mai stato un problema per me. Sono felicemente figlia unica, studio recitazione da circa dieci anni, canto e suono, scrivo anche delle canzoni niente male," sorrise per la sua ironia, per poi alzare lo sguardo verso Pedro "e sono anche felicemente soltera." disse in spagnolo, per sottolineare il suo stato di single. 

Pedro era ammagliato da tutto quel talento racchiuso in una ragazza così giovane e piccola, non l'aveva sottovalutata ma non pensava avesse così tante doti.
"Wow... sei piena di risorse." osservò lui, bevendo un sorso della sua Corona "alla tua età non sapevo cosa volevo davvero fare."

"Non dire così."

"Cosa?"

"Alla tua età... mi fai sentire una bambina." osservò lei, chiedendosi se non fosse tutta una pazzia. 

"Non lo sei. Sei la donna più matura che io abbia mai incontrato, bella, piena di pregi, intelligente... non so davvero come fartelo capire." affermò.

Non si resero conto, ma le loro mani si erano cercate fino ad intrecciarsi. Alba fu la prima ad accorgersene, così ne approfittò per dargli una piccola stretta di conforto. Avrebbe voluto prenderlo per il colletto della camicia ma voleva fosse lui a farlo, solo se fosse successo ovviamente. Pedro le accarezzò il dorso della mano con il pollice, mantenendo sempre lo sguardo su quello della ragazza, che sembrava aver smesso di respirare. Everglow dei Coldplay risuonava intorno a loro, perdendosi nell'ambiente esterno e vasto. Pedro si alzò lentamente, tenendole sempre la mano.

"Mi concede un ballo, mi alma?" domandò, accennando un sorriso astuto.

Alba scosse la testa ridendo, per poi alzarsi. Rimase a guardarlo, a pochi centimetri di distanza, mentre la sua mano era ancora stretta a quella di Pedro. Lui le portò le mani dietro il suo collo, per poi portare le sue nei fianchi di lei. La guardò sorridendo, moriva dalla voglia di baciarla, ma sentiva che non era il momento giusto. Lei chiuse gli occhi, appoggiando la testa al suo petto e ascoltando il suo battito. Si strinsero in un abbraccio, ondeggiando a ritmo di quella ballata romantica e malinconica. Pedro sospirò, fu l'unico modo per trattenere un singhiozzo che gli stava attanagliando la gola. Alba alzò lo sguardo, notando un'espressione irrequieta dipingere il volto dell'attore. 

"Pedro." lo chiamo, per poi asciugare la lacrima che stava percorrendo la sua guancia.

Lui scosse la testa, cercando di sdrammatizzare il momento. 

mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora