capítulo 11

522 21 0
                                    

Sometimes you can't make it on your own ~ U2

Erano passati quindici mesi dall'incontro fatidico, e Alba aveva imparato a nascondere la sua continua tristezza e a riservarsi qualche notte a settimana per sfogare il dolore che teneva dentro da ormai troppo tempo. 

Al ritorno a casa, i giornali parlavano di  una presunta fiamma estiva per il grande attore cileno Pedro Pascal, i telegiornali avevano ripreso solo lui e una giovane ragazza bionda girata di spalle. Appena le ragazze entrarono a casa di Alba, che nel frattempo si era presa una pausa dalla disperazione di pochi momenti prima, Maria, sua madre, scattò in piedi raggiungendola rapidamente. 

"Tesoro, prima che ti disperi, Pedro era a Castellòn nel vostro stesso momento." Maria sapeva dell'enorme cotta che sua figlia aveva per quell'attore, ma non sapeva che la misteriosa ragazza era proprio lei.

Alba accennò un sorriso "lo sappiamo." 

Non voleva parlarne, non proprio dopo aver smesso di piangere, così si limitò a cambiare direttamente discorso. Le ragazza capirono al volo la sua tecnica di difesa, così la assecondarono nella sua scelta. Lucrezia prese le redini del discorso, così che Alba non dovesse parlare di nulla che le poteva ricordare l'attore. Maria però, conosceva sua figlia quasi troppo bene. Si accorse subito del suo sguardo spento, del suo sorriso tirato, degli occhi arrossati dalle ore passate a piangere, ma soprattutto della camicia troppo grande per essere di sua figlia, e notando fosse proprio quella che Pedro indossava in una delle foto che Alba aveva attaccato al muro della sua camera. Collegò velocemente i punti, capendo che sicuramente l'avevano conosciuto e che forse tra l'attore e sua figlia ci potesse essere stato qualcosa di più che una semplice amicizia. Non voleva entrare nel discorso, voleva che sua figlia si riprendesse da quel momento e che si rialzasse più forte di prima. Qualche settimana dopo, Maria trovò sua figlia fuori nel terrazzo mentre ascoltava una canzone dei Coldplay, proprio quella cui melodia risuonava nella macchina di Pedro, il giorno della partenza. 

"è davvero bella." osservò la madre, appoggiandosi alla ringhiera del terrazzo, accanto alla figlia.

"è meravigliosa."

"Sai, io e tuo padre l'ascoltavamo in luna di miele. Ogni volta che finiva la rimetteva, e la cantava a squarciagola." spiegò lei, guardandola.

Alba si limitò ad annuire, aspirando forte con il naso.

"Alba amore mio, da quando sei tornata non fai che ascoltare musica deprimente e indossi sempre una camicia palesemente da uomo."

"L'ho comprata al mercatino dell'usato." mentì. Si sentì nuda quando si rese conto che indossava solo una canotta bianca.

"Mi sembrava di aver visto quella camicia da qualche parte... così sono entrata in camera tua e l'ho vista, proprio in una foto di Pedro che avevi appeso al muro. Ma poi ho anche visto un'altra foto, che tenevi sotto il cuscino..." ammise, riferendosi alla polaroid della coppia.

Alba alzò lo sguardo di scatto  "come hai potuto entrare e frugare in camera mia!" 

"Amore, sei spenta. Come facevo a non preoccuparmi?" le andò incontro.

"Non hai il diritto di entrare nella mia vita così!" ma era il dolore a parlare, infatti le sue parole si tramutarono velocemente in lacrime, facendo accasciare la ragazza contro il muro.

Maria si sedette accanto a lei, abbracciandola e accarezzandole i capelli.
"So che fa male... non ti devi scusare di niente. Hai tutto il diritto del mondo di piangere, di sfogarti, di essere arrabbiata con l'universo perchè ti ha tolto una persona importante... ma non puoi vivere così. Devi affrontare il dolore adesso e devi andare avanti." le disse, posandole un bacio sulla guancia.

mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora