capítulo 10

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See you soon ~ Coldplay

Alba si svegliò alle cinque di mattina, colpita dai raggi del sole. Capì subito che non era nel suo appartamento, e che non era sola. Le braccia del suo amato la stavano stringendo da un bel po' visto che si erano addormentati così. Pedro e Alba si erano amati per tutta la notte, confessandosi il loro amore impossibile. Cercò di muoversi, ma le braccia di Pedro si serrarono ancora di più.

"Dove scappi?" Farfugliò l'attore, posandole un bacio sulla schiena nuda.

"Devo controllare l'ora, alle dieci devo essere sull'aereo diretto a Venezia." Spiegò, voltandosi verso di lui.

Pedro sorrise dolcemente, per poi avvicinarsi e posarle un bacio sulle labbra. Alba non aveva sognato altro; Pedro era lì tra le sue braccia che la baciava. Gli accarezzò la guancia, per poi passare una mani tra i suoi capelli bruni. Pedro la guardava senza dire niente, studiandole la fisionomia, l'espressione e i suoi particolari. Alba non aveva mai apprezzato il suo aspetto, minimizzando la bellezza incredibile di cui invece godeva. Ma in quel momento, tutte le sue insicurezze erano svanite, e tutto grazie a Pedro. 

"Devi proprio andare?" domandò lui, accarezzandole il ventre.

"Inizio l'accademia e devo fare diversi provini. Sai che vorrei stare qui con te." spiegò, non volendo distogliere lo sguardo da quegli occhioni cioccolato.

Lui serrò la mandibola, chiudendo gli occhi. Si abbassò fino ad appoggiare la fronte a quella della ragazza, posandole un bacio sul naso e poi sulle labbra. Alba sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi, e Pedro si sentiva nello stesso modo. Nella loro vita incasinata, si erano incontrati e, anche se per solo qualche ora, si erano aggiustati a vicenda, pezzettino per pezzettino.

"Sai che non ti dimenticherò mai, vero?" la voce di Alba uscì come un sussurro.

Pedro annuì, sospirando rumorosamente. Era sempre stato una persona sensibile, incline ad emozionarsi facilmente e per niente capace a nascondere le emozioni. Una lacrima gli rigò la guancia, finendo nel suo petto scolpito.

"Non piangere... ti prego." lo supplicò lei, prendendogli il viso tra le mani.

Lui scosse la testa, per poi tirare un sorriso come aveva fatto la sera prima. Il telefono di Alba squillò per qualche secondo, così si trovò costretta a rispondere. Le ragazze le avevano preparato la valigia e la stavano aspettando all'uscita del residence. Spense la chiamata, per poi voltarsi per l'attore; con solo un paio di shorts addosso, Pedro la stava guardando come se stesse ammirando l'unica donna presente nella faccia della terra, come se fosse una dea da venerare. Le andò in contro, cingendola a sé e dandole un bacio sulla fronte.

"Merda... ho dimenticato il cambio." sbuffò lei, non potendo fare il viaggio in aereo con un vestito del genere.

"Nessun problema, Sarah deve aver lasciato qui un paio di pantaloncini." rifletté, aprendo le ante dell'armadio.

Alba rimase un attimo confusa, ma poi ricordò che la migliore amica di Pedro fosse proprio Sarah Paulson. Appena li tirò fuori, si chiese se ci fosse passata in quei jeans da ragazza magra, ovvero ciò che lei non era. Si fece coraggio e li indossò, magicamente riuscendo a sentirseli anche bene. Pedro le passò una camicia hawaiana che Alba aveva spesso notato nelle sue interviste.

"Pedro non serve, davvero." 

"Certo che serve, preferisci andare in aereo nuda?" domandò lui, facendola sorridere.

Appena si infilò la camicia, si guardò allo specchio, sorridendo alla vista di quella camicia esageratamente grande confronto al suo fisico minuto. Pedro si mise dietro di lei, abbracciandola e appoggiandosi alla sua spalla. 

"Ora posso averti sempre con me." affermò lei, guardandosi con l'uomo che amava più di se stessa.

Pedro prese la polaroid, scattando una foto di loro due mentre si baciavano. 
"Questa la puoi tenere tu, io mi tengo quella che abbiamo fatto questa notte."

Prese un pennarello e, allontanandosi dalla ragazza, scrisse qualcosa nella foto, per poi nasconderla dentro alla borsa di Alba. La prese per mano, per poi invitarla a seguirlo. Indossava un paio di bermuda neri e una maglietta bianca con una bandiera arcobaleno, un outfit che Alba non avrebbe dimenticato mai. Saliti in macchina, tutto sembrava sbagliato. alba si sentiva un peso nel petto, Pedro un nodo alla gola. Decisero di ignorare quelle sensazioni tremende, facendo finta di stare bene. Dopo qualche minuto di auto, arrivarono davanti al residence. Alba aveva uno sguardo vuoto, proprio come quello di Pedro, e alle ragazze questo non sfuggì. 

Nina abbracciò subito la ragazza, mentre Lucrezia si mise a parlare con Pedro. Le ragazze avevano capito come era andata la serata, e la nottata, ma avevano anche capito che quel legame era qualcosa di più di un flirt estivo. 

"Se volete posso accompagnarvi all'aeroporto." si offrì Pedro, guardando Alba mentre con mani tremanti cercava di accendersi una sigaretta.

"Sarebbe perfetto, avevamo bisogno di un altro autista." affermò Anita, caricando metà valigie nella macchina di Pedro e il resto nella macchina che avevano in noleggio.

Alba salì con Pedro, sedendosi nel posto del passeggiero. Non smise di fissarlo per tutto il viaggio, avendo paura di dimenticare com'era. Pedro lo notò con la coda dell'occhio, così appoggiò la mano sulla sua coscia, dandole una stretta di conforto. See you soon dei Coldplay riempiva il silenzio assordante presente in quell'auto, ma svuotava completamente l'anima dei due innamorati.

"Arrivati." annunciò il moro, scendendo dalla macchina e aiutando le altre a prendere le valigie. 

Alba sembrava in uno stato di strance, la sua mente era in un blackout totale; si stava chiedendo cosa avrebbe fatto al ritorno in Italia. Come avrebbe fatto ad andare avanti senza pensare a quei due occhi castani? La voce di Pedro la riportò tra loro, svegliandosi da quel momento di distrazione.

"Sei pronta?" le domandò, accarezzandole i palmi delle mani.

Scosse la testa, abbassando lo sguardo. In quel momento, tutte le lacrime che aveva ricacciato indietro uscirono come un fiume in piena, e senza darle il tempo di realizzare iniziò a singhiozzare. Pedro la prese tra le sue braccia, stringendola a sé e accarezzandole i capelli. Le ragazze guardavano la scena afflitte, odiavano vedere la loro amica soffrire.

"Mìrame. Yo siempre me quedaré aquì, claro?" le disse, appoggiandole una mano sul cuore.

Alba sapeva che sarebbe sempre rimasto nel suo cuore, ma a lei non bastava. Si limitò ad annuire, sentendosi ancora più male di prima. Pedro le prese il viso tra le mani e la baciò con tutta la passione che aveva. 

"Possiamo fare come se non fosse successo?" le chiese lei, citando il copione della sera precedente.

Lui la guardò con gli occhi lucidi "beh signorina, è stato un piacere aiutarla a trasportare i bagagli. Le augurò un buon rientro." 

Alba chiuse gli occhi, reprimendo un singhiozzo "grazie a lei, addio."

Lo sorpassò senza dire nulla, senza voltarsi, come se nulla fosse successo. Prese la valigia tra le mani e si diresse con le amiche al gate. Caricò la valigia, si voltò verso le sue amiche e sfoderò uno dei sorrisi più falsi che avesse mai fatto. 
Salite sull'aereo, Giada e Alba avevano i posti vicini. L'amica si stava preparando per una breve ma intensa dormita, mentre la nostra protagonista stava cercando le cuffiette dentro la sua borsa di paglia. Sentì un pezzo di carta finirle tra le dita, così decise di prenderlo per vedere cosa fosse. La foto di Alba e Pedro allo specchio era lì, tra le sue mani, ad impedirle di dimenticare cosa fosse davvero l'amore. Voltò la foto per vedere cosa avesse scritto, ma servirono pochi secondi per far spuntare un sorriso malinconico nel volto della giovane donna.

Te quiero mi alma.

mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora