Capítulo 4

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Someone to stay ~ Vancouver Sleep Clinic

Alba terminó di cantare, alzandosi di nuovo e dirigendosi verso le amiche. Si sedette nel tavolo ancora rossa come un pomodoro, non era mai andata pazza per le mille attenzioni che riceveva dopo una esibizione.

"Sei stata magnifica!" esclamò Anita abbracciandola.

"Grazie ragazze... Si vedeva molto che era da tanto che non suonavo?" chiese Alba un po' imbarazzata.

"Sinceramente? Prenditi più pause che poi suoni e canti meglio." esclamò Viki sempre nel suo modo schietto.

Nel frattempo Pedro non l'aveva persa di vista. L'aveva seguita con lo sguardo fino al tavolo e non poté non notare quanto quella ragazza fosse bella. Diede un sorso del suo drink e continuò a guardarla. Si voltò solo quando vide Alba alzarsi e avanzare verso il bancone.

Appena Alba arrivò, si appoggiò con i gomiti al banco e sorrise alla barista.

"Dos tequilas, dos mojitos, un whisky y un agua tónica." disse Alba accennando un sorriso al pronunciare 'acqua tonica'.

"Acqua tonica?"

Alba sentí quella voce dalla sua sinistra, collegandola subito a Pedro Pascal. Si voltò incredula, trovandolo proprio lì. Cos'era, un sogno? Era seduto accanto a lei, e indossava una camicetta bianca.

"Si... Sono astemia." sorrise imbarazzata.

Lui annuì ridacchiando "davvero? Interessante."
La trovava adorabile e non riusciva a nasconderlo.

"Già... Mi sono ubriacata troppo una volta e ora non riesco più a sentire l'odore dell'alcol." spiegò sentendosi sempre più in confidenza con se stessa. Stava parlando con Pedro Pascal, queste cose capitano una volta nella vita!

"Capisco... Sono Pedro comunque." disse porgendole la mano.

"E io sono..." ma lui la interruppe, dicendo il suo nome. Alba quasi morì nel sentire il suo nome uscire dalle labbra dell'uomo più sexy nella faccia della terra.

"Nel negozio... La tua amica ti aveva chiamata per nome." spiegò rendendosi conto di essere un po' inquietante. Ma ad Alba non interessava, era troppo bello per essere vero.

Pedro si rese conto che la stava fissando insistentemente, così le chiese se davvero non voleva niente da bere.

"No grazie," Alba prese in mano il vassoio con i bicchieri e si alzò andando verso il tavolo, ma poi si fermò. Si voltò verso Pedro che la stava ancora fissando "vuoi aggiungerti a noi?" domandò sorridendogli.

Per lui era musica per le orecchie. Si alzò prendendo il bicchiere di whisky e la seguì. Appena le ragazze notarono il nuovo arrivato, rimasero senza parole. Nessuna di loro avrebbe mai immaginato che Alba incontrasse davvero Pedro nel pub.

"Buonasera." disse Pedro sedendosi accanto ad Alba.

Le ragazze risposero in coro, poi ovviamente Giada intervenne "ho adorato Oberyn Martell nel Trono di spade... Mi dispiace molto per com'è finita."

Pedro sorrise e guardò Alba che quasi fece un infarto per quel dannato sorriso. Alba non voleva che pensasse fossero delle fan scatenate, voleva che si sentisse a suo agio, che si sentisse accettato per com'era e non per cosa faceva.

"Allora Pedro, cosa fai qui a Castellón?" Nina aveva capito cosa voleva Alba, così cercò di cambiare discorso facendogli domande leggere.

Pedro bevette un sorso del suo whisky e si schiarì la voce "sto studiando un copione e qui a Castellón ho un amico che farà parte dello stesso progetto."

Alba fece due conti e capì di che cosa si trattava, le voci giravano e lei ne aveva appena avuta la conferma. Sorrise abbassando lo sguardo, pensando a quanto potesse essere stupenda la terza stagione di Narcos.

"Voi invece?" domandò lanciando uno sguardo veloce ad Alba.

"Viaggio tra amiche." rispose Anita sorridendo "sono tre settimane che facciamo mattina ma tutto ciò non mi dispiace affatto." ammise poi scoppiando a ridere.

"L'alcol inizia a fare effetto, scusale se diventano imbarazzanti." sussurrò Alba avvicinandosi all'orecchio di Pedro.

Questo gesto gli fece venire i brividi, ma nascose l'accaduto alzandosi in piedi e sistemandosi la camicia. Alba rimase imbambolata, aveva un corpo perfetto e non riusciva a toglierli gli occhi di dosso.

"Dove vai?" domandò preoccupata, non voleva che se ne andasse.

"Vado solo a fumare una sigaretta, torno subito." sorrise per poi voltarsi e uscire dal locale.

Alba rimase senza parole, era troppo perfetto per essere legale. Le altre scoppiarono a ridere e iniziarono ad emettere urletti come delle galline. Alba si nascose il viso dall'imbarazzo, ma quando lo rialzò tutte le sue amiche erano sparite. Poi però capì dove si erano cacciate, trovandole tutte e sei sul palco a cantare e ballare come delle ubriache. Beh, lo erano.

Pedro intanto stava fumando la sua sigaretta, sentendosi tremendamente teso. Tutto d'un tratto la sua sicurezza era svanita, dov'era finito l'uomo virile e sicuro che era in lui? Sentì della musica che prima non c'era, così spense la sigaretta e rientrò nel locale. Quando capì che tutte le ragazze, apparte la dolce Alba, erano salite nel palco ubriache per cantare, scoppiò a ridere divertito.
Si incamminò per raggiungere Alba, vedendola lì seduta mentre rideva genuinamente. Non poté che guardare le sue gambe abbronzante, accavallate elegantemente, e quello spacco vertiginoso gli faceva venire i sudori freddi.
Quando la raggiunse, Alba si illuminò. Si sedette accanto al lei, sospirando rumorosamente. Alba era in estasi, era la cosa più bella che avesse mai visto.

"Vedo che sono andate del tutto le tue amiche." sorrise per poi spostare il suo sguardo dal palco ad Alba.

Lei lo guardò sorridendo "già. Tra un po' vorranno sicuramente andare in discoteca."

Alba poteva sentire l'odore della sigaretta mischiato con un profumo dolce ma non forte, sembrava molto al The one di Dolce & Gabbana.

"Quanto state qui?" le chiese sempre mantenendo il contatto visivo.

"Domani abbiamo il volo per l'Italia." spiegò abbassando lo sguardo. Cristo santo, non potevano incontrarsi una settimana prima?

Lo sguardo di Pedro si incupì "Pensavo rimaneste qui di più, avevo intenzione di farvi da guida." disse sorridendo.

Alba lo guardò dolcemente, voleva solo accarezzargli la guancia e baciarlo. Ma non era il caso, sarebbe passata per una maniaca. Così distolse lo sguardo mordendosi il labbro. Ma quel gesto non passò indifferente a Pedro, che lo trovò alquanto sexy.
Le ragazze arrivarono al tavolo, seguite da una miriade di applausi del pubblico e tanti, e troppi, commenti sgradevoli sul loro fisico. Pedro lanciò uno sguardo intimidatorio ad un ragazzo che dopo aver urlato cinque volte "pero que culo" si era alzato andando in contro a Nina. Appena si accorse di quanto fosse arrabbiato Pedro, se ne tornò indietro senza spiaccicare una parola.

"Allora bellezza," chiese Anita ad Alba "che ne dici di andare in discoteca?"

Alba lanciò uno sguardo d'intesa a Pedro, che scoppiò a ridere divertito.

mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora