Slow dancing in the dark ~ Joji
"Pedro è stato un vero piacere conoscerti, mi sarebbe piaciuto avere una guida come te," Alba stava parlando senza rendersi conto di che cosa stava dicendo "ma ora dobbiamo andare in discoteca perché queste sei stronzette vogliono trovarsi un muchacho con cui ballare."
Pedro rise dolcemente, dando l'ultimo sorso al whisky. Il punto era che non voleva perderla "che ne dite se vengo con voi?"
"Oh, non sei obbligato credimi." aggiunse Alba appoggiandoli una mano sulla spalla. Davvero gli stava toccando una spalla?
Pedro si alzò, rendendosi conto di essere molto più alto di lei.
"Ma si dai, ci insegna a ballare!" esclamò Samira prendendolo sottobraccio e trascinandolo fuori dal locale.
Alba ridacchiò vedendo Pedro girarsi verso di lei e chiedere aiuto. Appena quei due uscirono dal locale, le altre diedero una gomitata ad Alba che arrossendo chiese ad Anita una sigaretta. Appena uscirono se ne accese una, vedendo Samira parlare animatamente con Pedro, che la stava ascoltando attentamente.
Tra sé sperò che non stesse parlando di lei, intanto si fermò con Anita a parlare e a fumare."Quindi fumi anche tu." disse Pedro comparendo vicino ad Alba.
"Già, brutto vizio lo so."
Lui sorrise scuotendo la testa "potevi dirmelo prima, così te ne offrivo una."
Lei sorrise guardandolo "abbiamo tutto il tempo che vuoi per rimediare. E scommetto che dopo questa serata te ne dovrò offrire una io." sorrise facendolo ridere.
C'era una chimica incredibile tra quei due, chiunque avrebbe notato che Pedro non la guardava con gli occhi di un amico, bensì di un innamorato. Ma Pedro continuava a chiedersi come fosse possibile che dopo un incontro si potesse essere così persi per una ragazza sconosciuta. Alba invece nemmeno se lo chiedeva, lo sapeva e basta. Aveva passato la maggior parte della sua adolescenza a guardare i suoi film, era già persa prima di incontrarlo.
"Vi porto io in una discoteca ok?" chiese Pedro facendo strada.
Le ragazze accettarono subito, seguendolo lungo quella strada ripida di Castellón. Alba non riusciva a distogliere lo sguardo da quelle labbra che tenevano la sigaretta, era arrivata a paragonarlo al David di Michelangelo. Pedro si voltò, trovandola lì a guardarlo. Sorrise invitandola ad affiancarlo. Lei non ci pensò due volte e lo affiancò.
"Vuoi una sigaretta?" chiese porgendole il pacchetto.
"No grazie, chiedimelo tra un'oretta." suggerì sistemandosi una ciocca dei capelli biondi dietro l'orecchio.
Pedro trovò quel gesto adorabile, ma si contenne. "Da quanto vi conoscete?"
"Cinque anni, quasi sei." disse lei sorridendo.
"Non avevate detto che vi conoscevate dal primo anno di liceo?" domandò confuso.
"Appunto, cinque anni fa."
Pedro non riusciva a collegare i punti, ma poi capì che queste ragazze erano molto più giovani di quello che pensava.
"Quanti anni avete?" domandò curioso. Non era spaventato anzi, voleva solo sapere quanti anni aveva la ragazza per cui aveva perso la testa.
Alba però pensò che l'età che gli avrebbe detto avrebbe cambiato tutto, ma non voleva mentirgli "diciannove." sussurrò.
Lui annuì, aspirando dalla sua sigaretta. Lei aspettava che trovasse una scusa per tagliare la conversazione lì ed andarsene. Ma dopo un minuto era ancora lì, come se niente fosse successo.
Alba lo stava fissando intensamente, aspettandosi il peggio.Pedro si voltò guardandola "Che c'è?" chiese notando uno sguardo preoccupato.
"Non dici niente?" chiese a sua volta Alba.
"A riguardo?"
"La mia età."
Lui scoppiò a ridere, per poi guardarla negli occhi "davvero pensi che io sia un uomo così superficiale?"
Alba si sentí morire, non voleva affatto che capisse questo "Oh mio Dio no! Non ti trovo un uomo superficiale, affatto! Solo che, insomma, molti si spaventa per l'età e..." iniziò a farneticare cose a caso e senza senso, continuando a camminare accanto a lui senza togliere lo sguardo dai ciottolati della strada. Pedro rideva tra sé, notando quanto quella ragazza fosse impacciata.
"Alba, ehi." disse prendendole la mano e facendola voltare verso di lui.
Lei rimase imbambolata. Sentiva le loro mani toccarsi, le sue mani erano grandi e soffici, la sua pelle era morbida e liscia. Alzò lo sguardo incatenandolo al suo.
"Davvero non ti trovo superficiale. Anzi." disse Alba precedendo quello che voleva dire Pedro.
"Lo so."
Alba distolse lo sguardo ma Pedro la richiamò dolcemente.
"Non me ne frega nulla della vostra età, siete molto più mature di gente della mia età."
Alba sorrise, non notando che tutte le ragazze si erano zittite per sentire cosa aveva da dire Pedro. E sotto sotto, speravano che tra i due potesse esserci qualcosa, almeno per quella sera, perché Alba se lo meritava, e infondo anche Pedro.
Arrivarono davanti a questo locale, il Santos club, e si fermarono per fumare una sigaretta prima di entrare. Alba già sentiva un ritmo incredibile proveniente dalla discoteca, quasi le venne voglia di ballare lì fuori come una stupida.
"Questo è un locale prettamente sudamericano." spiegò Pedro spegnendo la sigaretta.
"Quindi?" chiese barcollando Giada.
"Todo es más caliente." rispose aprendosi il primo bottone della camicia.
Alba stava per avere un infarto, tutto d'un tratto era diventato più caldo e le mancava il respiro.
Le ragazze rimasero imbambolate da quel fascino latino e da quell'accento ispanico.Pedro non lo fece apposta, era un gesto del tutto naturale che forse non doveva fare dopo aver detto una frase del genere. Ma quando si accorse dell'effetto che aveva avuto su Alba, non poté nascondere che sotto sotto non gli era dispiaciuto affatto.
"Allora, entriamo?" chiese solo quando Alba, Anita e Viki avevano finito di fumare.
Entrarono tutte insieme, rendendosi conto che non era una discoteca per ballerini principianti. Erano tutti così esperti, o comunque sapevano come muovere il bacino. Alba rimase allibita, lei non era così brava e sicuramente non voleva fare un brutta figura davanti a Pedro.
Pedro invece aveva un sorriso stampato in faccia, forse perché si sentiva a casa dopo molto tempo.
"Forza ragazze! In pista!" urlarono Viki e Samira buttandosi in pista.
Vennero subito affiancate da due ragazzi della loro età, che si attaccarono come due sardite. Se fosse stata Alba si sarebbe voltata per tirargli un bello schiaffo.
"Forza chica." esclamò Nina guardando Alba.
Alba sorrise e si incamminò per poi voltarsi verso Pedro. Lui la stava guardando, e lei lo colse in fragrante.
"E tu non vieni?" domandò Alba facendo gli occhi dolci.
Lui ridacchiò mordendosi il labbro.
"Devi insegnarmi come si balla, Pascal." disse lei porgendogli la mano. Lui rise, afferrandola e lasciandosi trascinare da Alba nella folla.
Appena Alba gli appoggiò le mani nelle spalle, Pedro rimase stregato dalla vicinanza dei loro volti. Quanto avrebbe voluto baciarla.
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mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal
FanfictionUna vacanza in Spagna con le amiche, un incontro inaspettato e dei sentimenti che non si possono ignorare. Alba sarà in grado di comandare il suo cuore, o sarà lui a prendere il controllo della situazione?