EPILOGO

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DIVERSI ANNI DOPO

Stavo letteralmente, dormendo in piedi, ero appena tornato da una missione del FBI, che riguardava una certa casa bianca molto famosa, quando un piccolo ammasso di pelo marroncino chiaro mi saltò addosso e mi iniziò a leccare tutta la mia povera faccia.

Sono Stiles Stilinscki, anche se da quasi tre anni sono il signor Hale, ebbene si...sono sposato con Derek Hale, quel lupo musone e scorbutico che quando ero al liceo mi spezzò il mio cuore, in mille pezzi.

Persona che, ho provato di odiare, per ben tre anni, finché un bel pomeriggio di primavera mi sono trovato un lupo enorme e nero davanti alla mia porta di New York, visto che per il college avevo perso un piccolo appartamento, dato che odiavo condividere la stanza con qualcun altro che non fosse il mio, adorabilmente, e geloso, fratello Scott.
Non posso negare che appena avevo capito chi era, ero rimasto a dir poco sconvolto, non ci vedevamo e sentivamo da tre anni, e lui si presentava alla mia porta. Esilarante, non trovate?

In quel momento mi si presentarono due scelte, e ognuna di loro comportava a una strada completamente diversa per la mia vita:
La prima, consisteva nel lasciarlo chiuso fuori e ignorarlo come lui aveva fatto con me per tutti quegli anni e, andare avanti con la mia vita come se non fosse successo assolutamente nulla.
La seconda opzione? facile, farlo entrare...ma in quel momento non mi resi conto di averlo fatto entrare non solo dentro casa mia, ma anche dentro la mia vita...e credo di non aver mai fatto una scelta migliore in vita mia.

Glielo ho fatta pagare a quel lupo emancipato, eccome se l'ho fatto, mi sono comportato da stronzo per un bel po' di tempo, anche quando ci siamo ufficialmente messi insieme.
Non gli davo tregua, e devo ammettere che non mi sarei sopportato nemmeno io, ma lui invece continuava ad essere presente nella mia vita, e continuava ad amarmi, cosa che  anni prima, mi ero convinto non sapesse più fare.

Appena finito gli studi al college, siamo rimati a New York per qualche altro mesetto, quasi un altro anno a dire il vero, nessuno di noi due era ancora pronto per tornare a Becon Hills, c'erano ancora troppi ricordi e, noi non potevamo ancora affrontare tutto quello che ci aspettava.

Ben presto però, la mancanza del branco e della famiglia si fece sentire, e appena dissi a Derek, testuali parole "New York, è diventata improvvisamente, noiosa e monotona, mi manca casa" non perse un secondo di più, prese il computer, perché si gli avevo ordinato di prendersene uno, e prenotò il primo volo per tornare a casa, un volo che non aveva ritorno, preparammo le valige e in una notte, eravamo di nuovo a casa.  

Mio padre ci accolse molto volentieri, ma Derek ci restò soltanto per una notte, la mattina dopo era tornato al loft, da lì iniziarono i primi veri litigi di coppia.


Se devo essere sincero, ora non me ricordo nemmeno uno, mi ricordo solo che Derek piano piano, si stava allontanando da me, eravamo arrivati ad un punto in cui, per settimane non ci sentivamo più.

Lui era troppo impegnato in cose che non voleva dirmi, e io troppo stressato per via delle missione che mi facevano partire da una parte all'altra dello stato, per quanto mi piacesse andare .
Così appena tornai a Becon Hills, dopo l'ennesima missione dove avevo anche perso un mio compagno, non ce la feci più, ero stufo...stufo, della distanza stufo, della sua continua assenza.

Andai a casa di Derek nel suo loft, bussai ma di lui non vi era traccia...nessuno mi aprì alla porta, quella non risposta mi bastò... me ne andai, credendo che  volesse  lasciami ma non avesse abbastanza palle per dirmelo in faccia...oh come mi sbagliavo, appena uscì dal palazzo, Derek mi prese e mi portò nella sua auto senza darmi neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo.

Mi aveva portato nella casa degli Hale, riconobbi subito la strada ma potei notare che poco prima della svolta che precedeva la vecchia casa bruciata...c'era un giardino, non era più foresta e boscaglia, era un vero e proprio giardino enorme, con fiori e anche un piccolo gazebo.

E appena svoltato... la vidi, era lì imponente come lo era un tempo.
La casa degli Hale, era tornata al suo splendore originale.

"E' questo quello che mi teneva impegnato... stupido ragazzino, come hai potuto pensare che ti potessi lasciare? ti amo più di me stesso, e sei la mia anima gemella...non poteri mai lasciarti andare, non farei mai lo stesso errore due volte" disse abbracciandomi da dietro, e baciandomi la guancia con tenerezza.

Quella notte, inaugurammo la nostra nuova casa, in un modo non propriamente adatto hai minori.

Da lì iniziò la nostra storia d'amore,  e anche il nostro nido.

In una particolare luna piena, io rimasi incinto...dannazione vorrei dire che non ce lo aspettavamo...ma Derek si era informato molto bene e a lungo, e la notte prima, non dormimmo molto.

 Non sapemmo il sesso del piccolo pargolo, finché non nacque,  e quando lo scoprimmo, piangemmo come dei bambini piccoli... era femmina, e sapemmo già da subito come chiamarla, all'inizio eravamo indecisi sui nomi delle nostre reciproche madri...poi ci ricordammo la nostra storia d'amore.

Decidemmo di chiamarla Amy... e appena la mia più cara amica lo venne a sapere, non vi dico i pianti e la gratitudine, così la nostra piccola Amy, aveva già una bellissima madrina super gelosa, tanto che se Scott si avvicinava di troppo a me, Derek e Amy, gli ringhiava contro e faceva indietreggiare il grande Truh Aplha.

Tornando ad adesso, questa bellissima palla di pelo è Amy, la mia piccola che adesso aveva sei anni .

"Dio...Amy! torna qui immediatamente e fai respirare tuo padre...scusale gli sei mancato" disse Derek, prendendo in braccio la mia piccola assalitrice.
"Sono mancato solo a le?" chiesi prendendo Amy, che si sporgeva verso di me con le sue piccole manine paffute.

"No sei mancato anche a me...soprattutto a me" disse Derek baciandomi.

"Sono contento...dio sono così stanco..." dissi appoggiando a terra Amy che ora voleva solo correre, anche si piccola, la mia bambina sapeva già controllare non solo i suoi istinti con la luna, ma sapeva anche come trasformarsi a comando, e di certo non mancava di farcelo vedere per ricevere come sempre tanti complimenti sia da me che da Derek.

"Fra un po' arriva la nostra amata madrina, che prenderà in ostaggio Amy ...lasciandoci, un poì di intimità" disse Derek stingendomi il fianco.

Mi scappò una leggera risata, non eravamo più degli adolescenti ma ci comportavamo ancora da tali, era incredibile.

Non starò qui a dilungarmi sui dettagli, credo si sia già bello che capito, cosa facemmo io e Derek nella serata.

E questa...è la nostra storia, e se vistate chiedendo che cosa farà in futuro la famiglia Hale e Stilinscki...beh, questa è un altra storia.  



SPAZIO AUTRICE:

STO PIANGENDO, ANCORA...

ANCHE QUESTA STORIA E' FINITA, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO NON VI ABBIA DELUSO E SPERO CHE VI SIA PIACUTA QUESTA STORIA, TANTO QUANTO E' PIACUTA A ME SCRIVERLA.

NON SO DESCRIVERE QUANTO IO VI SIA ETERNAMENTE GRATA PER AVER LETTO FIN QUI, E ANCHE PER AVER VOTATO E COMMENTATO, QUINDI GRAZIE A TUTTI VOI.

PRESTO, MOLTO PRESTO CI SARANNO DEI RINGRAZIAMENTI PER TUTTO COLORI CHE MI HANNO SUPPORTATO E COMMENTATO LA STORIA...QUINDI, CI VEDIAMO PER I RIGRAZIAMENTI, NEL FRATEMPO GRAZIE ANCORA.

Io e il tuo lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora