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Le foglie cadevano a terra, posarsi sul suolo delicatamente.

"Forza seguite il maestro" aggiunge il grigio seguendo un sentiero di pietre.
"Si il maestro delle puttanate" commenta il biondo inconsapevole mentre scrive sul telefono.

Il grigio si gira.
"Come scusa?" lo fulmina.
"Eh?" Essi si stacca dal telefono guardando confuso il suo gemello.

"Forza andiamo" sbuffa Samu proseguendo.
Il biondo si gira verso di me scrollando le spalle e continua la sua conversione via messaggio.

Man mano che continuavamo a camminare il posto diventava sempre più strano, pareva un'arcobaleno unico.

Molti fiori variopinti coprivano il verde morto dell'erba.
Molte farfalle rosse, gialle blu svolazzavano attorno.
Gli alberi verdi coperti di fiori bianchi illuminati dalla tenue luce rendendoli multicolore.

Diversi passerotti passano davanti per poi solcare il volo dallo spavento.

"Ahh che noia, parlate" sbuffa il giallo posando il telefono in tasca, stiracchiandosi.

"Boh a chi scrivi?" Segue il gemello di fronte proseguendo il cammino.

"Con parlate non intendevo raccontare i cazzi miei" risponde.
"Tranq la dignità l'hai persa nell'utero materno prima di uscire" commenta il medesimo.

"Shut the fuck up te non l'hai avuta a prescindere." Replica l'altro.
Sento il grigio sospirare.

Un po' è una rottura di palle starsene in silenzio.

"Quindi"
"Quindi cosa?"
Conversano i gemelli.

"A chi scrivevi?" Indietreggia Osamu mantenendo il passo di suo fratello.
"A nessuno".
"A questa stronzata non ci crederebbe nemmeno un cane"
"Tu?"

L'aria si riempì di tensione.
Non voglio assistere ad una genocide rune.
Mi butto in mezzo ai due separandoli.

"Invece di sparare cazzate dite qualcosa d'intelligente" mi intrometto.

"Samu è un errore" dice sarcastico il biondo.
"Te sei stato adottato, ti hanno sempre mentito, da quando se stato adottato ti hanno fatto la chirurgia plastica per quanto facevi schifo rendendoti bello quanto me purtroppo" risponde l'altro.

Proseguendo, di rado si sentivano schiamazzi di qualche bambino in lontananza.

"Chiudi quella bocca di merda mi chiedo ancora come abbia fatto Rintarō ad innamorarsi di te" replica Atsumu.

Delle figure si avvicinavano sempre di più.

"Perché modestamente sono migliore di te" dice soddisfatto il medesimo.

Si intravedevano alcuni bambini scivolare dagli scivoli, altri correre e altri ancora dondolarsi sull'altalena.

"Evita che di migliore sai solo essere cringe" commenta l'altro.
"Smettetela ci stiamo avvicinando ad un parco" li zittisco.

"No aspetta cosa?"realizza il biondo in panico guardandosi attorno.
"Scappiamo?"escogita il grigio.
"No poi dove andiamo?Saltiamo di albero in albero stile Tarzan?" Commento scettica.

"Giusto meglio di no altrimenti Tsumu si romperà a metà" risponde.
"Boh camminiamo normalmente no?" Dico in dubbio.

"No che poi ci saltano addosso e perdiamo qualche mano" si giustifica in seguito.
"Ma sono bambini mica ti violentano" rispondo schietta incrociando le braccia.

"Non sono bambini, quelli sono bestie di Satana" scheggia il biondo stressato.
"T/n l'ultima volta che Atsumu a parlato con un bambino quello gli ha detto di essere brutto" il grigio mi sussurra all'orecchio.

𝐵𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖𝑛𝑒 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑦 ○● Suna Rintarō x reader ●○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora