•✿.。.:* 4 *.:。✿•

1.5K 94 73
                                    

"finito di scammarvi come bambini dell'asilo" prese Rin staccando gli occhi dal suo cellulare rompendo la rissa tra i due gemelli.

"MI HA FOTTUTO IL MIO ONIGIRI! TI RENDI CONTO?! E SE MUOIO DI FAME???" Si agita il grigio alzando la voce disperato.

Mi tappo le orecchie per i troppi strilli.

In qualche modo sanno essere anche dei rompipalle.

Mi alzo dalla panca cercando di tornare indietro, troppi rumore, non voglio fare altri danni.
Con lo sguardo basso mi dirigo nella mia classe in tranquillità.

Penso se ne siano accorti ma non ci abbiano dato molto peso, meno male almeno non sentirò rimorsi.

Persa tra i miei pensieri udisco delle risate in lontananza; mi facevano un certo effetto, pareva che tutti ridano di me.
Sento come se avessi un nodo allo stomaco da impedirmi di mangiare.
La mia mente era offuscata.
Non vedevo nulla.

Non so che fare, l'unica cosa che sento è il tatto delle mie mani intrecciate tra di loro.

Calma calma sto andando nel panico poi so cazzi.

Porto una mano alla bocca mordendomi un'unghia inconsapevolmente. Fino la seconda poi la terza, quarta, quinta.. lasciando scorrere quel tiepido liquido rosso.

"Oi tutt'apposto? È suonata la campana"

Prendo coscienza e mi giro di scatto risultando in primo piano la figura del ragazzo che mi ha rubato il nigiri.

Chiudo le mani in modo da nascondere le dita.

Non voglio che le persone pensino male di me, ho paura di rimanere di nuovo sola.

Acconsento abbassando il viso accennando un piccolo sorriso.

"Non sei molto convincente ma vabbè forza, vieni in classe" concluse appoggiando una mano sulla mia testa e trasportando sulle spalle a mo' di sacco di patate Samu.

"Mollami maniaco sembra una cosa al quanto discutibile" sclera il sacco dimenandosi, con in sottofondo  un Tsumu morire dalle risate.

"Ohssì infatti in questo momento ti sto per portare in un posto a luci rosse per stuprarti" ironizza Rin tirando uno schiaffo sul culo del medesimo.

"Nel dubbio faccio qualche foto" dico cercando di prendere confidenza.

"NONO DAI MA SIETE STRONZI" esclama il sacco.

"Vaiiiii T/n sei una chica diabla mala criminale aspe che mi metto in posizione con loro" .

Arrivati in classe siamo stati accolti dallo sguardo di tutti i "miei" compagni di classe, non so come ma sta volta non sentivo la sensazione di paura. Ero sicura di me.

Sento una ragazza sclerare urlando dal fondo della classe.

"LO SAPEVO CHE ERAVATE GAY E CHE STAVATE INSIEME" saltellando attorno un gruppo di ragazze.

"Ma al dire il vero io sono Bi e non stiamo insiem..."
"SI SI DICONO TUTTI COSI vai vai ora si shippano persone con persone"

Prendiamo posto e ovviamente Samu era abbastanza nervoso da non riuscire a stare fermo.

"Ti stai calmo?" Dice schietto il Nigiriman.

"No ora tutti pensano che stiamo insieme." Risponde d'un fiato il medesimo.

"Dai non state male come coppia" stuzzica Tsumu appoggiando la testa sulla mano.

"Fatto sta che non lo siamo" accenna Rin girandosi verso il compagno.

"Si ma io non sono gay." Grugni il Grigio.
A quella frase Tsumu si strozzò con l'acqua. Per aiutarlo gli do delle pacche sulla schiena.

"SONO SERIO" ringhià il gemello voltandosi verso il comico.

"Piacere Serio, io sono Atsumu" commentò di seguito asciugandosi la bocca.

Il grigio sbuffando si gira dall'altra parte appoggiando  la testa sul banco.

"Povero si è offeso" ironizzò Rin accarezzandolo.

"Sembra che stai accarezzando un cane" commentò il gemello ennesimamente strozzando una risata ricevendo come risposta " vai a farti fottere".

"Ma comunque il professore che fine ha fatto? È da 20 minuti che cazzeggiano" riprende il biondo.

"Ti manca così tanto che ti sei anche ricordato di lui?" Disse sarcasticamente il compagno davanti.

"Un botto" lo asseconda il medesimo.

Terminate le 2 ore prepariamo le cartelle e ci avviciniamo verso le proprie case.

"Ohi T/n T/N" esclama il biondo.

"Dica" rispondo in seguito.

" OGGI c'è.. aspe' prendo fiato" raccolto una manciata di ossigeno riprende "oggi abbiamo l'allenamento di pallavolo se vuoi puoi venire dato  che ci fa supplenza Glosso".

"Tsumu che rimorchia una ragazza attento che Sakusa si arrabbia" stuzzica Rin fissando la sua home di Insta masticando una gomma.

"Ohhhh non dire ste cose che poi ci crede veramente, allora T/n vieni? TI PREEEEEGO" la supplica.

"Va bene va bene ma a che ora e dove?"
"ALLE 7:30 PM NELLA PALESTRA DELLA SCUOLA! SE VUOI TI PASSIAMO A PRENDERE??"

"Va bene sono libera" dico ansiosamente torturandomi le mani inconsapevole delle ferite sulle dita.
"Ma penso che verrò a scuola non voglio dare fastidio"

"Ma no tranquil.."
"Fai bene a non dire dove abiti se no sarebbe sotto casa a lanciarti cazzi di gomma adesivi sulla finestra, te lo dico per esperienza" precede Rin accennando una finta tosse.

"Ohh ma non è vero io sono un bambino bravo, solo perché ho l'apparenza al tipo maniaco, del manga, che porta le persone in cantina non significa che lo faccio anche io" borbotta Tsumu.

"No noi ti insultiano gratis" commenta sarcasticamente il Nigiriman.

"Ohh persone inutili dobbiamo fare in  fretta abbiamo sono 3h e mezza per fare tutto" urla il grigio a distanza del gruppo per richiamare la loro attenzione.

"Samu vai prima te che non so cucinare"
"Fottiti testa di cazzo mi hai già fottuto il mio amato Onigiri" ringhia.

Il biondo raggiungendolo gli tira una forte pizza sul collo.

Ma quelli sanno solo litigare?

Li vedo pian piano allontanarsi lasciando me e Rin soli.

"Beh allora ci vediamo dopo" risponde essi voltandosi.

"Ah e disinfettati le dita suppongo abbia fatto male rimanere in silenzio tutto il giorno" termina avviandosi verso la direzione dei gemelli.

Ok ora sì che costui mette ansia.

Mi giro in direzione della mia casa e inizio a camminare.
Il tempo era soleggiato, peccato avrei voluto stare un po' fuori.

Arrivata a casa tolgo subito le scarpe e poso la cartella nella mia camera.

Penso non ci sia nessuno.

"MAMMA" esclamo ad alta voce.
Nessuna risposta.

Ok non c'è

Inizio a cercare dove avesse nascosto la lametta mia madre.
Invanamente non trovai nulla ma l'impulso di dovermi fare male era forte.
Mi diressi in cucina nel tentativo di trovare la prima cosa affilata, un coltello.

Era vicino al mio braccio, un taglio netto e starò bene.

・✿.。.:* *.:。✿・✿.。.:* *.:。✿・✿.。.:* *.:。✿・

Spazio autore

Grazie per aver letto questo capitolo.
Il prossimo verrà pubblicato Lunedì.

Buona serata

𝐵𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖𝑛𝑒 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑦 ○● Suna Rintarō x reader ●○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora