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Si poteva osservare la preoccupazione dei gemelli anche attraverso gli alberi.

Atsumu incredulo controllò il telefono di suo fratello minimo 6 volte, Osamu camminava avanti e indietro mordendosi le unghie.

"Ma non è che il tuo telefono è rotto" opta il biondo.
L'altro scosse la testa, negando.
"Quello ci stupra seriamente" dice con tono malinconico, sbattendo violentemente il cellulare sul petto di Samu, che a sua volta fa una smorfia di dolore.

"Provo a chiamarlo"
"Ok"
Atsumu sembrava impanicato, portò le mani sui capelli per poi trascinarle sul viso, strofinandoselo.

L'aria era piena di tensione.
Mi sentivo a disagio.

Abbasso lo sguardo guardando le mie mani intrecciate fra loro.
Ho un nodo allo stomaco, non riesco a respirare.

Pensa pensa pensa pensa pensa pensa
Pensa pensa pensa pensa pensa pensa

"T/n"
Alzo gli occhi vedendo il ragazzo.
"Tranquilla" continuò il biondo piegandosi alla mia altezza, posando una mano sulla mia spalla sinistra.

"Sh sto chiamando Kita" si mette in mezzo il gemello.

Deglutisco guardandoli.

...

_ _ _

._..

..

_

.._

_..

..

_.

.

"Chiedo perdono per la mia assenza, la prego di richiamarmi più tardi o lasciare un messaggio, prem-" chiude la cornetta.

"Siamo nella merda" sbotta Atsumu ghignando consapevole di essere nei casini.
"Ma perché avete paura di lui?" Chiedo scettica.

I due gemelli si guardano.

"Ci può mettere in punizione senza fare pallavolo e domani abbiamo un'amichevole.."
"E di conseguenza è sicuro al 100% che non ci farà giocare assieme Rintarō" prosegue il biondo.

"Ma così non perderete?" chiedo.
"Si ovvio" abbassa lo sguardo sfrusciando un piede.

"Intanto andiamo da Rin che è già quasi tardi" aggiunge Osamu iniziando a camminare.
Lo seguimmo.

Appoggio una mano sullo sterno; la trascino sul collo.
Mi mancava il respiro.

Sembrava di aver corso una maratona.

Cosa ho che non và?

Mi fermo appoggiandomi ad un'albero, l'ansia giocava brutti scherzi.
Chiudo gli occhi focalizzandomi solo sul respiro.

"Oh Oh Samu fermo un'attimo".
"Eh"

"T/n stai bene?"

Alzo il braccio verso il biondo a palmo aperto in segno di attesa.

Pensa pensa pensa pensa pensa.

Una forte pressione toracica mi bloccava.

Inspira ed Espira.

Feci un respiro profondo e tutto torno normale.
Mi stabilisco guardando Atsumu spaesata.
Aveva le braccia semi aperte come se fosse pronto a prendermi in caso che io fossi svenuta.

A quel gesto mi salì un'urto nervoso.

Perché tutti così preoccupati? Mi conoscete da 2 giorni.

𝐵𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖𝑛𝑒 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑦 ○● Suna Rintarō x reader ●○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora