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Il riso era cotto.
Il suo profumo divampava in tutta la casa.
Mischiato all'odore del ferro.

Lastre di sangue gocciolavano dal mio braccio.

Raccimolo un po' di riso in un cucchiaio, vi soffio sopra e ne assaggio un boccone.

Niente di speciale.
Solo comune riso.

"Tesoro sono arrivata!
Cosa cucini di buono?" Entra in cucina mia madre raccogliendo un panno bagnato asciugando le piccole gocce di sangue finite sul pavimento.

"Niente di che solo del riso" rispondo delicatamente.
" Non credo ti darà energia dammi qua che faccio io qualcosa di nutriente" ridacchia lavandosi le mani dopo aver posato il panno.

Si avvicina al frigo prendendo alcune cose.

"Vuoi farmi compagnia?" Chiede rompendo il silenzio accennando un piccolo sorriso.
"Non so, se hai bisogno d'aiuto io sono disponibile".

"Stai tranquilla vai pure ma prima disinfettati le braccia non vorrai prenderti un virus vero?"

Ero titubante.
Di solito non lo faccio ma se me lo chiedeva lei non volevo deluderla.
Butto dell'acqua ossigenata sulle braccia ricoprendole da una leggera seta in modo da non mostrare i graffi.

Mi guardo allo specchio.

Sembravo morta.

Arrivata in camera mi butto sul letto esausta, oggi è stato un giorno strano, e non è ancora terminato.
Mi metto a sedere prendendo il mio diario.

Inglese
P.354 n. dal 14 al 17.

Aiuto solo il primo giorno e già ci lanciano compiti a gogò,
Meglio farli ora che poi non avrò voglia.

Poso tutto sulla scrivania prendendo posto.
Per i primi 5 minuti credevo di far qualcosa di decente con parole inglesi molto fantasiose e articolate per infine terminare con sillabe buttate a caso come "de pen is on de teibol".

Chiudo tutto e butto il libro per terra.

Basta basta odio tutto e tutti.

Scendo in cucina per vedere a che punto stava mia madre accostandomi alla porta silenziosamente.
Stava canticchiando una canzoncina.
Era molto dolce.

Posato il piatto mi avvicino ad essi sedendomi ad una sedia.
Mancavano 2 ore all'allenamento di pallavolo.

"Allora raccontami un po' com'è andata" chiede.
"Penso normale..forse mi sono fatta anche dei amici" le rispondo insicura guardando il piatto.

"Ma è fantastico non credi?? E come sono?" Esclama gioiosa ella.
"Sono 3 ragazzi"
"Uhh c'è qualcuno di carino?"

Faccio una breve pausa pensando.
"Non saprei risponderti sono tutti normali"
"D'accordo"termina con una piccola risata coprendo le sue labbra con una mano.

Afferro il cucchiaio e inizio a mescolare il contenuto del piatto.
Avevo tutt'ora un nodo allo stomaco.

Ne raccolgo un po' e lo metto in bocca.

È normale che le cose buone diventino immangiabili quando si è "pieni"?

Non riuscivo a mandarlo giù.
"Tesoro tutto apposto?" Mi chiede osservando la mia difficoltà dinanzi il cibo.
"No tutto apposto" mento mandando giù faticosamente il riso.

"potresti prendermi le pastiglie per favore, mi sa di averle dimenticate in camera e non riesco ad alzarmi per la storta che ho preso tornando a casa" la prego.

𝐵𝑜𝑟𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖𝑛𝑒 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑦 ○● Suna Rintarō x reader ●○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora