Capitolo 6

161 18 4
                                    

Il freddo inizia a farsi sentire, ormai siamo a novembre. Non vedo l'ora che arrivi l'inverno, freddo ma incantevole. Dà paesaggi spettacolari: vedere quei paesi bianchi innevati, secondo me è qualcosa di meraviglioso. La neve rende tutto silenzioso, mi è capitato vederlo quando a volte in pieno inverno scendo fuori: l'atmosfera che si respira e di una particolare tranquillità che ti avvolge. Quella neve bianca che ferma tutto per giorni interi ma che ripaga con un bellissimo paesaggio. Mi piace stare a casa al calduccio nelle giornate innevate: leggo libri davanti al camino, bevo cioccolata e guardo film con mia madre. Trovo più tempo per riflettere e per pensare. Nella mia mente dò spazio alle mie speranze e libero i miei sogni. Al momento sono solo sogni di ferro su speranze di carta. Ma forse un giorno le cose cambieranno.

"Coltre!Interrogata!":il prof Costa mi chiamò.

"Si, vengo!":risposi io.

Lui è il prof di arte. È un prof speciale, quando spiega ci fa sognare. Ci fa entrare con l'immaginazione nelle opere dell'antichità, nei dipinti, nelle chiese, nei monumenti. Riesce a descrivere ogni piccolo dettaglio di ogni opera e rende la sua materia molto interessante e affascinante. È bello scoprire famose opere di rilevante importanza. Gli antichi possedevano un grande talento: dedicavano più tempo alle loro passioni, si chiudevano nei loro laboratori e fabbricavano opere spettacolari. Davano sfogo alla loro arte e liberavano i loro sogni... quello che oggi noi non riusciamo a fare!

"Eva, riassumimi un po'cosa abbiamo fatto nelle ultime lezioni."

"Allora...abbiamo parlato molto di Picasso, del periodo rosa, del periodo blu...Abbiamo studiato le opere più importanti e la sua avvincente storia di vita"

"Perfetto, vogliamo iniziare a parlarne?"

"Ok.":risposi io.

L'interrogazione proseguì per circa 15 minuti, dissi tutto quello che sapevo. Il prof pretende molto da noi, lui vuole sempre delle interrogazioni molto dettagliate...vuole che quando parliamo di un quadro dobbiamo descriverlo nei colori, nelle raffigurazioni, nei suoi dettagli e vuole sapere quali emozioni suscita in noi. Lui dice che pretende questo non per metterci in difficoltà, ma per farci amare le nostra stesse parole. Per farci comporre mentalmente quel quadro per poi non scordarlo più...vuole rievocare in noi le stesse emozioni che provò l'artista mentre lo dipinse. Amo l'arte e amo viaggiare con la mente nel passato. In quel passato che ha fatto storia.

Le ore passarono veloci e un attimo arrivai a casa. Pomeriggio ho intenzione di iniziare a leggere il libro che ho preso alla biblioteca della scuola. Amo leggere, lo faccio oltre che per passione anche per fuggire dalla realtà immedesimandomi in una storia che non mi appartiene ma leggendola e come se ne facessi parte. Ho iniziato a leggere perché la vita non era un granché: troppi problemi,troppi pensieri, troppa voglia di scappare...troppo di tutto. È bello scappare con la mente: l'immaginazione non ha confini, puoi andare dove vuoi sempre e comunque,non ci sarà mai confine che ti fermi. Passa il tempo e i libri non passano mai. Quelle storie rimangono trafitte dentro e sono maestre di vita,ti insegnano a vivere, a volare con la fantasia, ti insegnano a piangere a ridere. È sì, leggendo un libro capita spesso di assumere lo stato d'animo degli stessi personaggi che lo compongono: tristezza, felicità, malinconia, tensione, stupore. Mi immergo nei libri come in un mare di infinite parole che ti affascinano come il calcio affascina i ragazzi, come i One direction fanno innamorare le teenagers. Ecco, io allo stesso modo mi innamoro di un libro. Sono strana, lo so! Me ne rendo conto, ma se nella vita non c'è un pizzico di stranezza il tempo diventerebbe noioso, il mondo diventerebbe monotono e le persone sarebbero burbere e bianche: vuote e tutte uguali! Io voglio essere diversa, voglio distinguermi, ma senza superare i limiti. Voglio essere l'errore di questa società astratta!

Per cena divido una pizza con mamma. Parliamo di scuola, lavoro... di vita. Lei come tutte le altre mamme, sa sempre come farti sentire in colpa quando fai qualcosa di sbagliato, sa come coccolarti quando il cuore brucia, sa farti crescere, sa farti fantasticare quando sei piccina, sa farti dimenticare quando la mente si ostina a non farlo, sa prenderti per il verso giusto,conosce tutti i tuoi lati personali, anche quelli che non conosci neanche tu... riconosce una lacrima trattenuta, un sorriso spezzato, una pazzia mai avvenuta. La mamma è la mamma, anche se a volte rompe troppo, anche se si arrabbia per sciocchezze, anche se non ti capisce. Resta sempre quella persona che ti ha dato la vita ed è quella persona che non ti abbandonerà mai... anche se sbaglierai o farai disastri!

Le dò un bacio e vado a letto.Tra le coperte i sogni mi aspettano, non vogliono proprio lasciarmi in pace! Certe volte temo di averne troppi nella mia collezione dei "Forse".


Insieme saremo feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora