Capitolo 7

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C'è l'avete presente quando vi piace qualcuno che neanche sa della vostra esistenza?Lo ammirate da lontano come qualcuno apparentemente sconosciuto ma con un fascino che vi attira e vi ha fatto prendere una bella cotta. Vorresti il suo sguardo sempre su di te,vorresti essere la causa di un suo sorriso. Ma i suoi sguardi non sono per te e neanche i suoi sorrisi. Lui non sa che il solo vederlo da lontano ti fa arrossire, il solo pensarlo ti fa sognare... Vorresti andare lì a dirgli che sei cotta di lui, vorresti conoscerlo ma non puoi...o meglio, non hai spazio di farlo. Ci sono troppe belle ragazze che ti fanno concorrenza. Loro così perfette e impeccabilmente bellissime. Tu non sei come loro, sei semplice: una semplice adolescente innamorata. Ho dei lineari lineamenti, un fisico esile e slanciato e un look casual: jeans, felpe, maglioni, scarpe da ginnastica. Un look che non mi contraddistingue particolarmente. Non mi trucco mai per andare a scuola ,mi limito solamente a piastrare i miei capelli lisci e scuri. Mi guardo allo specchio e mi elaboro cercando un nuovo dettaglio, un particolare che faccia la differenza...qualcosa che mi distingua. La semplicità molto spesso non viene apprezzata. Vengono apprezzate quelle ragazze un po'finte e sensuali che sanno come muoversi.

Diamo un nome a questo "Lui ruba cuori" :si chiama Enea (anche il suo nome ha qualcosa di affascinante e misterioso). Frequenta il mio stesso liceo e abita nel mio stesso paese. Frequenta il terzo anno, sezione D. Mi sono innamorata dei suoi tratti perfettamente scelti e distinti. I suoi capelli neri lisci alzati, il suo viso chiaro e limpido, i suoi occhi verdi e ipnotizzanti. Oddio,i suoi occhi... solo il pensiero mi fa perdere la ragione. I suoi occhi son grandi verdi e bellissimi. Poi lui è alto, slanciato... fisico perfetto da attore. Insomma, ti fa innamorare. Mi sono accorta di lui il primo giorno di liceo e da quel giorno quando mi capita lo scruto velocemente ma il mio è uno sguardo intenso e penetrante con la speranza che venga ricambiato. Questa mia simpatia la tengo per me, non voglio farmi prendere per una sfigata senza possibilità. Lui è anche intelligente, scrive e pubblica delle poesie nel bollettino scolastico. Sono bellissime, ha molto talento. Da quello che scrive sembra un ragazzo romantico e delicato... Sembra uscito da best seller. All'apparire è un po timido e riservato ma è sempre ben vestito. Stamattina quando arrivo a scuola lo trovo appoggiato alla porta di ingresso: indossa dei jeans blu cobalto, scarpe blu in camoscio, una giacca blu e sotto una camicia azzurra attillata. Molti pensano che per essere affascinanti bisogna vestirsi come dei gangster, o magari copiare stili a cui la loro persona non ne è conforme. È perfetto. Saluta i suoi amici e si unisce a un gruppo per parlare. Non mi ha vista... immaginavo, come al solito! Stamattina ho messo un paio di jeans a caso, un paio di sneakers basse bianche e una felpa rossa con diversi soggetti stampati. Sempre al solito. Oggi non ho neanche piastrato i capelli dalla fretta e ora ho i capelli odiosamente scombinati e cadenti sulle spalle. Odio il mio "poco stile". Mi innervosisce. La campana suona ed è il momento di entrare. Enea forse un giorno si accorgerà di me, la mia è una cotta stupida...immaginaria. Mi piace perché penso che lui sia la mia anima gemella, il principe che tanto cerco. Anche se sono che i principi esistono solo nelle fiabe. La vita non è una fiaba sicuramente.

Finita la scuola torno a casa, carica di pensieri...

"Com'è andata oggi, tesoro?"

''Tutto bene mamma!"

"Veramente non sembrerebbe, hai una brutta cera...Cosa ti succede Eva?":chiese lei sospettosa.

"Niente di ché mamma, tutto bene! Passerà anche questo..."

"Ti va di parlarne? Sai che con me puoi parlare..."

"No mamma, veramente...non è niente di così importante!"

"Lo spero, quando ti deciderai a fregartene degli altri e a pensare per te stessa sarà troppo tardi..."

"Mamma basta.Non capisci, lasciami stare. Ora passa.":risposi io trattenendo la rabbia che ardeva in me.

Vado in stanza e chiudo la porta a chiave, poso lo zaino per terra e mi guardo allo specchio. Guardo la mia immagine riflessa, voglio capire cosa non va in me... non riesco. Forse il fatto è che non ho mai avuto un ragazzo ma solo stupide cotte. Voglio cambiare, anche se so che non si dovrebbe...ma non so da dove iniziare. Io sono così: semplice, timida, inesperta, sognante e poco determinata. Sono solo un disastro. Ecco cosa sono. Mi sdraio nel letto e piango... piango perché non ho cosa fare. Mi restano solo le lacrime. Forse saranno insensate, ma bruciano ugualmente. Voglio evaporare da questo mondo selettivo e fracassa sogni! Sono confusa. Vorrei essere felice ma ogni volta che tocco la felicità mi scotto e torno al mio stato di incoscienza, lunatica e affiancata da incerti momenti di finta gioia. Questa è una di quelle giornate nere: buie e vuote. Non so perché sono triste ma so che lo sono. Enea è azzurro: irraggiungibile e finto...almeno per me lo è! Metto le cuffiette e ascolto un po'di rock puro,forse riuscirà a superare il rumore del mare di confusione che ho dentro.


Insieme saremo feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora