Capitolo 10

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Sorridi e non capisci. Ma sai che centra Lui. Ti parlano e sei distratta: Lui. In tutto c'è Lui. Nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nei tuoi pensieri e nelle tue speranze. Sono quasi arrivata davanti il cortile della scuola e sorrido, pensare Enea mi distrae e forse mi illude. Mi dà speranze fondate solo su uno scambio di sorrisi. Dei semplici sorrisi e degli sguardi. Sono semplici "contrazioni della muscolatura facciale". Ma hanno un peso. Almeno per me quei gesti hanno avuto un peso, soprattutto nei miei pensieri. Arrivo davanti l'ingresso della scuola e non lo vedo. Forse è ancora presto? Può darsi.

Incontro Sharon.

"Hey ciao!"

"Ciao,come va?":chiede lei.

"Bene credo, tu apposto? Pomeriggio ho pensato di andare a prendere qualcosa da Giacomo, che ne dici?"

"Sì, buona idea... se ti va possiamo fare i compiti insieme, domani abbiamo il compito di matematica. Perché credi?":domanda lei perplessa.

"Vedi Sharon, non so neanche io se sono felice...se preoccupata o triste. Sono molto confusa e non riesco a capirmi. Ho pensato che tu potresti aiutarmi...Ricordi Enea? Il ragazzo della 3D? Quello che scrive poesie nel bollettino della scuola?"

"Si lo conosco, mi sa mi sa che qualcosa non mi è chiaro...ti piace?":chiede lei curiosa.

"Mmm...bella domanda! Vedi lui mi sembra quel principe che ho tanto aspettato, mi ha dato questa impressione sin dal primo giorno che l'ho visto...abbiamo la passione per la lettura, la scrittura, siamo entrambi timidi. Abbiamo molto in comune..."

"Quindi?":incalzò lei.

Qualche secondo di pausa, sospiro...

"Mi sono innamorata come una sciocca, non riesco a controllare le mie emozioni. La mia testa è un continuo rumoreggiare di pensieri e il mio cuore batte per lui! Insomma...ho preso una bella cotta e non so se lui ricambia questo mio sentimento, capisci cosa provo?":chiesi io elettrizzata.

"Sì, ma se vuoi che ti capisca...devi fargli capire che sei interessata a lui. Poi se lui proverà la stessa cosa, si farà avanti. Stai tranquilla tesoro, so cosa fare."

"Sharon, non fare niente per favore...grazie ma voglio fare da sola":dissi io.

"Ok, fai come vuoi."

"Ci siamo già scambiati qualche sguardo...a cui lui ha risposto con un sorriso"

"È proprio arrivato ora, sta posteggiando lo scooter...guarda!"

Mi girai di scatto, sorridevo dentro. Un brivido mi attraversò la schiena: stava scendendo dallo scooter, il casco ancora messo, la giacca sbottonata, i jeans attillati,le scarpe blu. Perfetto e bello come il sole. È così azzurro, è azzurro dentro: limpido e immenso come il cielo. Vitale e felice. Sì, molto felice. Si sente di aver tutto e sta bene con se stesso. Si vede da i suoi movimenti sicuri e svelti. Posa il casco, prende la tracolla e si avvicina al suo gruppo. Siamo vicinissimi...lo guardo, lui ricambia lo sguardo. I suo occhi verdi profondi, mi sfiorano senza toccarmi. Ci guardiamo, lui interrompe lo sguardo e saluta il suo amico Matteo. Mi ha guardata con impassibilità, scrutandomi dentro senza toccarmi. Scrutava i miei occhi incantati dai suoi, cercava di incantarmi...e forse ci è riuscito. È immensamente bello e mi distrae dal mondo. Non riesco a riprendermi. Sharon mi chiama più volte e mi invita ad entrare, visto che è suonata la campanella. Mi accarezzo i capelli, stropiccio gli occhi...sospiro ed entro.

La Mistrello entra con un completo ocra e i capelli lisci sciolti. Ha fascino. Oggi facciamo latino e storia. Le sue spiegazioni sono sempre molto complete e dettagliate. Ma la mia testa non è con me, volo tra cuori e unicorni. Enea...perché mi hai fatta innamorare? Cosa ho fatto di male per innamorarmi di te?Un giorno so che gli farò questa domanda. Le ore passano e io le passo a pensare a Lui.

"Hey Eva, sei completamente distratta...torna fra noi!":mi dice Sharon mentre usciamo da scuola.

"Sono innamorata...capisci."

"Ok, ti capisco. Ma non farti prendere la mano, sai come sono i maschi!"

Saluto Sharon e mi avvio verso casa. Mentre penso a Enea e sorrido come una stupida. Forse non è il solito "bello e stronzo". Entro a casa, saluto mamma e le racconto un po' come è andata la giornata. Pranzo insieme a lei e vado nella mia stanza. Decido di chiamare Sharon e lei mi viene a prendere. Saluto mia madre che mi fa la predica sul fatto che mi trova distratta e vuole vedermi più presente. Mi dà un bacio e vado giù.

Io e Sharon facciamo i compiti, ripassiamo attentamente, studiamo, mangiamo pane e cioccolato e poi guardiamo un film: Bianca come il latte, rossa come il sangue. Film bellissimo e strappa lacrime. Ogni volta piango a dirotto quasi da vergognarmene. Dopo decidiamo di uscire e andare a prendere qualcosa da Giacomo. Parliamo molto di Enea e della mia cotta, mi convince che i nostri sguardi sono pesanti e profondi...significano molto. Parliamo come poche amiche vere fanno e questo mi rende felice. Arrivo a casa, ceno, faccio una doccia e vado in stanza. Apro la finestra e guardo le stelle. Il cielo mi ricorda Enea. Chiudo la finestra e mi accoccolo sul cuscino. Mi addormento quasi subito e mi immergo in quel mondo dei sogni irrealizzabili a cui la speranza vuole dare una possibilità.


Insieme saremo feliciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora