Era mattina presto quando Dakota si alzò dal letto non riuscendo più a dormire, le succedeva spesso quando era a caccia. Decise di uscire un po' per svegliarsi, potrebbe andare a fare un giretto tanto per vedere se c'era qualcuno che era disposto a rispondere a qualche domanda, scosse la testa a quel pensiero, semplicemente perché la maggior parte della gente sarebbe ancora a letto, mentre si mise seduta sul divanetto vicino alla tv, era troppo presto anche per accendere la tv ed in più avrebbe svegliato Lacey. "Vado a prendere la colazione" dice a bassa voce vestendosi, prese le chiavi della camera ed uscì percorrendo tutte le scale ed il parcheggio mezzo vuoto, aveva intravisto un bar al di là della strada le sembrava carino. Entrò nella caffetteria ed un odore dolce invase le narici della ragazza il che le provocò un sorriso. "Un cappuccino da portare via ed un caffè nero" disse alla signora di mezza età dietro al bancone. "Altro?" chiede gentilmente scrivendo sul blocchetto. "Uhm, anche un paio di pastine, queste" indica due paste che sembravano completamente piene di crema, Dakota non riuscì a sorridere mentre la signora le passò il tutto, pensa che il sorriso sia la prima arma per farsi amici anche i nemici. Una volta pagato andò verso uno dei tavolini vuoti, a dirla tutta erano tutti vuoti tranne uno quindi aveva molta scelta, decise quello dove c'era la panca per comodità.
Si sentì rilassata in quel momento, nulla era meglio del suo caffè nero, alzò lo sguardo guardandosi in giro per catturare ogni particolare del locale ma la incuriosiva di più la persona seduta da sola nell'angolo della stanza. Stava digitando velocemente su un computer portatile ed anche lui aveva preso un caffè ed un paio di cose da portare via, non riuscì a soffermarsi sul suo volto quando un altro uomo entrò nel locale andando ad ordinare. Forse è ora di andare pensa alzandosi ed uscendo. "Buongiorno!" esclama Dakota entrando nella stanza e trovando Lacey che si vestiva. "La colazione" le lasciò il caffè e la pasta sul tavolo non lasciando parlare l'amica. "Buongiorno" disse finalmente aprendo la busta e sorridendo. "Dolce!" esclama Lacey prendendo in mano la pastina ed iniziando a mangiarla. "A che ora andiamo?" chiede la mora pulendosi con un fazzoletto la crema che aveva sulla bocca. "Alle nove" afferma Dakota tirando fuori la sua uniforme da federale. "Sono tutti più svegli, hanno già fatto colazione, sono tranquilli a casa" spiega facendo un elenco. "-e, spero, sono anche più disposti a dialogare" continua tirandosi via la maglia. "L'ultima volta che erano cordiali ci hanno cacciato fuori di casa" commenta Lacey tirando fuori la sua uniforme. "Sta volta andrà meglio" sorride positiva Dakota mettendo nella tasca della gonna il tesserino fasullo. "Prima tappa?" chiede la mora caricando la pistola dopo essersi vestita. "Centrare della polizia" rispose l'amica legandosi i capelli.
Partirono appena pronte, la macchina correva sulla strada passando semafori e persone sconosciute, oggi giuda Dakota, Lacey in quel 'tempo libero' fissa chiunque passi davanti ai suoi occhi ipotizzando se fossero mostri o no. "Chissà quanti ce ne sono in giro che ti passano accanto" sputa amaramente Lacey arricciando il naso. "Lo sai che li beccheremo" la tranquillizza Dakota. "Escono dal loro covo, sempre" continua il discorso frenando e girando nella via a destra che porta al parcheggio della stazione di polizia. "Facciamo bella figura" sorride Lacey uscendo dalla macchina. Entrarono a testa alta nella centrale sotto gli occhi di tutti, forse per le gonne attillate o forse per voler sapere che tipo di autorità sono. "Agente federale Jones e la mia collega Martin" Dakota si presenta mostrando il tesserino, Lacey fece lo stesso mostrando il documento. Il signore di fronte a loro rise amaramente passandosi velocemente la lingua sulle labbra. "Fbi" dice abbassando la testa. "Siamo qua per farle qualche domanda riguardo le morti recenti dei quattro uomini che facevano parte del locale 'I Mattinieri'" dice velocemente Lacey senza battere ciglio. Lo sceriffo di fronte a loro corrugò le ciglia per poi sorridere. "Qualche problema?" chiede Dakota piegando leggermente la testa. "Siete la seconda coppia di federali che vedo in questa settimana" dice digitando qualcosa al computer. "Ah sì?" dice Dakota guardando l'amica. "Ne parleremo con i nostri superiori" sorride velocemente Lacey. "Avremo bisogno dei fascicoli delle vittime" inizia la mora grattandosi leggermente la guancia. "E poi avrei bisogno di alcuni fascicoli di vecchia data" dice Dakota sorridendo all'uomo che sbuffò annoiato.
"Che gli ha fatto l'Fbi a quello?" dice Dakota a bassa voce poggiando i fascicoli sulla scrivania della stanza dove le hanno lasciate. "Chissà se quelli prima di noi erano veramente federali o no" ride Lacey aprendo un fascicolo a caso ed iniziando a leggere. "Martin Jefferson, cinquantasei anni socio da due anni, tre bambini moglie" elenca poggiando il fascicolo più avanti. "Tony Barajas, trentadue anni, socio da quattro anni, scapolo" ne elenca un altro mentre Dakota continuava a guardare velocemente vari documenti legali sull'azienda. "Shane Houston e Dennis Conley che sono gli ultimi due deceduti, entrambi soci da cinque anni" dice poggiandosi sulla sedia. "Ecco qua, questo è un documento ufficiale con tutti i dieci soci ed il fondatore" Dakota tira fuori un foglio firmato. "E questi sono tutti gli articoli di tutte le morti, una dopo l'altra" la ragazza tira fuori altri fogli poggiandoli ordinatamente sul tavolo. "Bene che hanno in comune questi" Dakota poggia le mani sui fianchi guardando tutti i fogli cercando di scoprire qualcosa al più presto. "Come sia chiama il primo uomo che il signor Hill ha ammazzato?" Chiede Lacey alzandosi e guardando i vari fogli. "Si chiama Edgar Baker" notano che il cognome corrisponde con uno degli ultimi soci. "Tennance Baker" dice a bassa voce indicando il fascicolo di un altro fondatore. "Sono i parenti" strabuzza gli occhi Lacey alzandosi dalla sedia e collegando i vari nomi gli uni con gli altri, il fantasma stava uccidendo i nipoti dei nipoti dei soci che lui stesso aveva conosciuto, ma per quale motivo? "Scrivi tutto, dobbiamo andare a fare delle domande" ordina la mora indicando più volte il tavolo mentre lei si alza uscendo dalla stanza. Dakota intanto si scrisse il tutto necessario per poi rimettere apposto i fascicoli ed uscire. "Mi servono gli indirizzi di queste persone" Lacey chiede ad un altro poliziotto che era vicino al bancone il quale, senza dire una parola, obbedì. "Vado in macchina" dice Dakota uscendo velocemente dall'edificio, un sorriso di emozione contornò il suo viso mentre entra in macchina accendendola, devono essere veloci e prepararsi a salvare qualche persona.
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Caso Speciale
FanfictionDakota Hawkins e Lacey Steed sono due ragazze all'apparenza semplici e di buona compagnia ma che mantengono segreta una realtà sconcertante. E sei i fratelli Winchester cominciano a far parte della loro vita?