Mal di Testa

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"Per l'amor del cielo!" esclama Sabrina guardando male Lacey. "Per quale motivo?" chiede indicando la cucina e riferendosi alle cinque bottiglie di bitta vuote della sera prima. "Non posso nemmeno più ubriacarmi?" chiede Lacey portandosi le mani sulla testa sentendola pulsare ogni secondo che passa, forse il motto 'bere per dimenticare' era riferito al mal di testa, ora chi riesce a ricordare qualunque cosa quando hai mille martelli che usano la tua testa come tamburo? "Ciao" una voce sonnolenta arriva alle orecchie delle due. "Te lo sapevi?" chiede furiosa Sabrina indicando Lacey sul divano con una coperta addosso, la risposta fu un no con la testa. Guardando meglio nemmeno Dakota era messa bene, aveva i capelli più scompigliati del solito e non aveva nemmeno aperto gli occhi del tutto malgrado fosse già giù al piano terra, dopotutto di solito è la prima a svegliarsi. "Posso chiedere che succede?" chiede Sabrina alzando leggermente la voce per farsi sentire da entrambe. "Ti prego!" esclama Lacey portandosi le mani sulle orecchie per non sentire più niente. "Ti porto qualcosa di caldo" dice la donna andando in cucina dove c'era anche Dakota, seduta sulla sedia con la testa sul tavolo, assonnata per le gocce di calmante prese in più, forse non era una buona idea prenderne così tante. "Lo sapevo, ci sei di mezzo anche te" Sabrina tira due somme e capisce che entrambe si sono ubriacate la sera prima. "Cosa?" Dakota alza la testa guardando la donna con occhi socchiusi. "Lo sai benissimo" risponde guardandola con un sorrisetto, Dakota capì tutto l'opposto pensava avesse scoperto che usava ancora le gocce, il che non sarebbe una buona notizia per la donna. Non hanno dei bellissimi ricordi con quelle particolari gocce calmanti.

Erano passate poche settimane da quando Dakota si è trasferita nella camera di fianco a quella di Sabrina che divideva con Lacey. I suoi genitori sono morti ed è rimasta da sola e l'unica persona che la reputa qualcuno è la sua amica cacciatrice, l'ha appena scoperto. La sua vita non ha più senso in quel momento, i mostri esistono, vampiri, licantropi, fantasmi, demoni e forse anche gli angeli. Ed ora che farà? Gocce salate iniziarono a scendere dai suoi occhi per la terza volta in quella giornata. "Dakota?" la voce di Sabrina la fece girare di scatto, ora non sa nemmeno se può fidarsi di quella donna, anche lei le terrà qualcosa di nascosto come ha fatto Lacey per tutto quel tempo? "Ti va di scendere?" chiede avvicinandosi e sedendosi di fianco alla ragazza che era tornata a guardare il muro. "No" risponde con poca voce. La donna non rispose, si mise anche lei a guardare il muro. "Sai, anche Lacey ha perso entrambi i genitori, erano cacciatori come lo è lei adesso" inizia il discorso non vedendo nessuna reazione da parte di Dakota. "Io l'ho cresciuta da quando aveva più o meno cinque anni, e la conosco più di chiunque altro, mettere in pericolo la tua famiglia era l'ultima cosa che voleva" continua Sabrina poggiando una mano sulla spalla della ragazza. "Quando vi siete conosciute continuava a parlare di te e quando era felice di averti trovata" si ferma sospirando e vedendo Dakota girarsi con altre lacrime che scendevano lentamente dalle guance. "Non voglio che dimentichi la tua famiglia ma sappi che se vuoi ora qua ne hai una" dice sorridendo leggermente. "Da dove ricominciare" annuisce accarezzandole la guancia. La ragazza cadde tra le braccia della donna esausta dai vari pianti della giornata. "Vado a prenderti una cosa" Sabrina si alza andando a prendere delle gocce calmanti sulla credenza, una ventina l'avrebbero calmata del tutto. "Pendile quando non ti senti al meglio e vedrai che sarai serena come non mai" sorride porgendogliele con un cucchiaio e ricevendo in risposta un accenno con la testa. Sono state sia un bene che un male quelle gocce, Dakota non riuscì a fermarsi e ne prese sempre di più arrivando quasi a non svegliarsi ed a non riuscire più ad addormentarsi se non con quelle, dopo quell'accaduto non le usò più.

"Ma dai su volevo semplicemente voglia di ubriacarmi" sbuffa Lacey sentendosi leggermente meglio. "Dakota è andata a letto prima di me non ha bevuto niente" dice indicando l'amica che era sulla poltrona del salotto. "è per i due vostri amici?" chiede Sabrina incrociando le braccia. Sbuffarono entrambe e Dakota sforza un sorriso tornando poco dopo tra i suoi pensieri. "Non mi ha più scritto niente Dean, sono leggermente in ansia" risponde Lacey grattandosi la testa, mente di fronte alle due, anche lei era arrabbiata con sé stessa, quella era la seconda volta che Dakota era in pericolo per colpa sua, non si è ancora perdonata quando sono morti i genitori dell'amica, era un suo caso e non doveva andarci di mezzo nessuno. "vedrai che staranno bene" sorride poco Sabrina credendo a Lacey.

La sera stessa Lacey uscì di casa dicendo a Dakota che aveva un appuntamento con un ragazzo, non le disse il nome il che fece insospettire l'amica, non ha molti appuntamenti e se ne avesse uno le avrebbe parlato del ragazzo sicuramente. "Quella puttana" dice tra i denti Dakota dopo aver pedinato Lacey e vedendola entrare in un bar qualunque ed iniziare ad ordinare shottini uno dopo l'altro, la ragazza torna a casa appena vede la barista tornare da lei per darle una bottiglia intera. "Oh cazzo" sbuffa Dakota vedendo le luci di casa accese e la macchina di Sabrina parcheggiata, non era proprio presentabile, prendendo un respiro esce dalla macchina velocemente entrando dal retro cercando di far meno rumore possibile, riesce nella sua impresa riuscendo a non distrarre Sabrina dalla sua sacra serie della sera.

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