Kathy inspirò profondamente e schiacciò il pulsante zero. Aveva aspettato da Liv la conferma dell'inizio del suo LAN Party e poi aveva inviato quasi duecento messaggi da una mail fittizia creata appositamente. Non si era aspettata un'adesione così grande da parte dei ragazzi: molti avevano risposto anche tre o quattro mail di parenti o amici. Il suo tablet in quei giorni era stato un trillare continuo. Da una parte era molto contenta del risultato, dall'altra adesso aveva paura.
Aveva impostato la carcassa del forum con Liv una notte: avevano staccato il tracer prima di sospendere il tablet, come se fosse stato spento per tutta la notte, senza il controllo di Tom. Incredibilmente la sensazione le aveva dato una vertigine, come se si stesse lanciando nel vuoto e avesse paura di cadere e schiantarsi. Liv le aveva giurato che se avessero usato un proxy non sarebbero potuti risalire a loro. La connessione così era lentissima, ma se ne valeva della sicurezza della scuola e nessuna delle due voleva rischiare. Kathy nei giorni precedenti aveva preparato diverse discussioni per anticipare i fronti d'indagine e un'altra per le presentazioni: sperava vivamente che lasciassero conferma delle loro professioni con ulteriori dettagli.
Non era stupida: sapeva bene che nessuna di queste misure sarebbe stata vagamente possibile senza Liv. Quella sera si stavano dando una mano su due fronti: Liv le avrebbe permesso l'invio delle mail; quindi, lei le avrebbe ricambiato il favore coprendola mentre tentava di avvicinare Ian. Mandare quegli inviti, in un certo senso, era stato l'atto del non ritorno: alla mezzanotte Europea di quella sera il forum avrebbe iniziato a esistere. Prima di una decina di ore nessuno avrebbe visto nulla, poi in America si sarebbero svegliati. Immaginarsi i propri genitori nelle loro case che aprivano il PC o i tablet o gli smartphone e vedevano quella comunicazione era irreale; non faceva che domandarsi cosa avrebbero pensato. Era un po' come guardare la propria vita da un film. Era ciò che volevano tutti indietro, ciò per cui stavano lottando e Kathy era certa che potessero riuscire.
L'unico "ma" nella sua testa era la possibilità che qualcuno li scoprisse, Tom in primis. Scacciò il pensiero e inspirò a fondo. Non era più tornata al piano zero dopo la notte in cui Michael era esploso: le sembrava passato un secolo. Portava ancora le stampelle, ma ora riusciva quasi del tutto ad appoggiare il piede e il ginocchio le dava molto meno fastidio. Ariel le voleva far togliere quelle stampelle il prima possibile; eppure, Kathy recalcitrava: aveva paura di non saper più camminare da sola, di scoprire che, oltre le cicatrici, le sarebbe per sempre rimasto addosso un segno tangibile di quello che Michael le aveva fatto.
Il trillo dell'ascensore l'avvisò di essere arrivata a destinazione; lentamente si mosse nella giungla di server, finché vide Liv e Tom ognuno davanti al loro schermo con le cuffie. L'informatica, i giochi erano mondi da cui si era sempre sentita estranea. Per quanto si sarebbe sforzata quella sera, non poteva mentire: non la riempivano di passione, non le facevano provare una sensazione nemmeno comparabile a quando trovava un pezzo di quel suo puzzle sempre più grande. Si fermò davanti al quadretto di Tom col cerotto e sorrise; anche il suo adesso era appeso in camera. Non era ancora certa di aver capito del tutto quella frase, forse un giorno ne avrebbe parlato con Tom, ma non quella sera: voleva giocarsela in un altro modo.
Dopo il pomeriggio nella vasca si erano incrociati un paio di volte, ma Tom era stato irreprensibile nelle parole, quanto nei pensieri. La salutava tranquillo, senza più imbarazzo. A Kathy era venuto il dubbio di aver equivocato le sue intenzioni. Quella sera sarebbe stato un buon banco di prova e una parte di lei fremeva all'idea di cosa sarebbe successo. L'avrebbe sfidato nel profondo a dimostrarle di essere diverso da Michael, vincendo le proprie paure. Sentiva il cuore batterle forte nel petto, al pari della mattina che si era svegliata con Michael nella stanza 412, ma non voleva pensare ai suoi occhi chiari o ai rossi ciuffi spettinati. Lui se n'era andato: era il passato. Apparteneva al cuore di una Kathy che non esisteva più.
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The Lotus Academy [Revisionato e con nuovi capitoli]
Science Fiction#WATTYS 2021 WINNER - Fantascienza# Marzo 2015, Kathy si appresta ad effettuare l'esame genetico obbligatorio per tutti gli studenti americani al raggiungimento della maggiore età. La sua insegnante di scienze inserisce i risultati del suo test nel...