Capitolo 21 - ZUCCHERINO

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ADELAIDE

Sono pronta. A momenti Niccolò sarà qui.
Non ho dormito molto stanotte. Dopo ieri sera mille pensieri hanno affollato la mia mente.

Federico mi piace. Molto. Ma trovo così tante similitudini tra lui e Niccolò.
Insomma quanto mi piace davvero Federico? Voglio dire, è così simile a Niccolò che mi chiedo se non sia questo il motivo per cui mi sento così attratta da lui.

Per questo l'ho fermato ieri sera inventandomi la storia del ciclo.
Non sarebbe onesto da parte mia spingermi oltre con lui. Niccolò è ancora parte di me e questo non posso negarlo a me stessa.
In questo modo ho guadagnato una settimana di tempo per pensare e cercare di capirci qualcosa di più. Oggi passerò un intera giornata con Niccolò. Cosa succederà? Cambierà qualcosa tra di noi?
Cercherò di capire cosa vuole lui da me adesso.
È stato molto insistente nel cercare di passare del tempo con me, chissà perché.
Sicuramente non credo alla storia dei vecchi amici che trascorrono una giornata insieme in memoria dei vecchi tempi.

Quello che è certo è che oggi resterà sorpreso. Non ho assolutamente intenzione di mostrargli la parte distrutta di me, ma solo la nuova Adelaide.
Ho lavorato molto alla mia rinascita e sono assolutamente intenzionata a dimostrargli che posso vivere senza di lui.

Per riuscire in questo intento ho curato ogni particolare optando per un look un po' grintoso.
Sono certa che non resterà indifferente a questo look.
Ho indossato un pullover nero con scollo a V, giacchetto di pelle nero, mini gonna in jeans , sufficientemente mini da lasciar scoprire le gambe quanto basta per essere provocante ma al contempo coprire il pizzo delle calze autoreggenti. A finire gli stivali con il tacco e al collo ho legato il foulard di Fendi grigio e nero che mi regalò lo scorso Natale.
Ho truccato gli occhi con la tecnica dello smoke eyes perché gli è sempre piaciuto molto e ho coperto le labbra con un lucidalabbra della nuance nude.

Mi guardo allo specchio e ancora una volta sono soddisfatta.
Sento il campanello suonare e mia madre andare al citofono.

< Adelaide, c'è Niccolò > mi urla mamma dal salotto.
< Si, digli che arrivo. > gli urlo di rimando
" Ok. Si va in scena " dico all' Adelaide riflessa nello specchio.

Quando arrivo in salotto mia madre è lì ad  aspettarmi < Stai attenta tesoro. Non cascarci di nuovo. Ti ha fatto tanto male e ne stai uscendo solo adesso. > mi dice.
< Stai tranquilla mami > la rassicuro dandole un bacio sulla guancia prima di uscire.

Salgo in macchina e mi volto verso Niccolò.
< Ciao > gli dico.
< Ciao > mi risponde, soffermandosi a guardarmi più di quanto mi aspettassi < Sei bellissima. >
< Grazie > rispondo con la voce più spumeggiante che riesco a produrre.
< Scusa > mi dice subito.
< Di cosa? Sono una donna mi piacciono i complimenti, anzi dovremmo vederci più spesso così la mia autostima salirebbe alle stelle >
Decido di sdrammatizzare e lui sorride compiaciuto e sollevato.

La strada per Volterra è  piena di tornanti, e il mio stomaco comincia presto a dare segni di disagio.
Inizio quindi ad essere mio malgrado taciturna. Niccolò lo nota, ma mi conosce bene e sa che le strade con tante curve sono un problema per me < Manca ancora poco > mi dice riservandomi un sorriso carico di tenerezza. Mi fa piacere udire questa piccola rassicurazione. È un piccolo gesto che dimostra quanto bene mi conosca.

Quando arriviamo da Andrea veniamo accolti dalla sua famiglia con molto calore.
Mi accorgo presto che Niccolò ha omesso al nostro amico il fatto che ci siamo lasciati. Questo mi crea un po'di disagio.
Perché non lo ha fatto?  Durante il pranzo sua madre presa dalla gioia delle imminenti nozze del figlio ci domanda quando intendiamo convolare a nozze anche noi.
Restiamo entrambi sorpresi. Poi vedendo Niccolò temporeggiare nella risposta più del dovuto decido di salvarlo rispondendo per togliere entrambi dall'imbarazzo < Non ci abbiamo ancora pensato. Sicuramente non a breve >
< Oh, che peccato. Siete una coppia così bella > aggiunge la Signora, ignara di girare il coltello in una piaga più che aperta.

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