ADELAIDE<E tu cosa farai per Pasqua?> Mi chiede sorridente Benny.
Siamo al bar della scuola, come sempre tutti riuniti al tavolo grande davanti alla vetrata che dà sulla corte.
Niccolò è andato al banco a prendere i panini per tutti.
< Non saprei, sinceramente ancora non ne abbiamo parlato con Nicco. La Pasqua in casa mia è sacra, quindi dovrò sorbirmi il pranzo con tutto il parentame, ma per il resto non so >
< Cosa c'entra Nicco, certamente non dovrà darti lui il permesso di uscire con i tuoi amici, no ? Non passerai certo tutti i giorni di festa a casa sola, voglio sperare > mi dice Benny portandosi una mano al petto, come a dire "ti prego non farlo, mi fai troppo tenerezza e forse anche un po' pena " .
Ho la sensazione che mi stia sfuggendo qualcosa e la stessa sensazione deve averla lei, perché aggiunge subito
< Oddio, non dirmi che non ti ha detto niente? Che sciocca che sono> dice alzando gli occhi al cielo.
< Detto cosa Benny? > Questa storia inizia a non piacermi e mi sto agitando. Cosa non mi ha detto Niccolò?
< Che andiamo tutti a casa mia al mare! > Mi risponde tutta contenta battendo le sue manine in un micro applauso come fosse una bambina di sei anni.
<Casa al mare? > Le faccio eco.
< Si, i miei genitori andranno a Ischia una settimana in un super mega albergo per fare massaggi e fanghi, hai presente? > muovo il mio capo in segno di assenso "si certo che ho presente"
< una noia mortale, insomma. Comunque per fartela breve, sono riuscita a convincerli a farmi restare a casa, anzi alla mia casa al mare. Partiamo giovedì dopo la scuola e torniamo domenica sera >
< Ah, che bello ! > Esclamo io con finto entusiasmo, ma devo essere stata molto convincente perché Benny non coglie il mio sarcasmo e la mia crescente ira.
< E chi sarete? > Chiedo bramosa di ricevere più informazioni possibili da lei dato che percepisco che non coglie il fatto che se Niccolò non mi ha detto niente è perché sapeva che non avrei accettato di buon grado questa bella notizia.
< Saremo i soliti. Io, Nicco, Davide , Baby, Barbarina e poi ci raggiungerà Pierpaolo il figlio di un amico della mia famiglia. Una palla al piede, mi fa il filo da una vita e mia madre spinge per farci stare insieme, spera che me lo sposerò. È molto ricco, educato , studioso e bla bla bla .
A me sai che mi importa di lui? Assolutamente niente ma ho dovuto cedere a qualche compromesso altrimenti con il cavolo mi avrebbero lasciato a casa. >Nel frattempo Niccolò torna con due vassoi carichi di panini e bibite, scavalca la panca e si mette seduto tra me e Benny.
Mi sorride e mi schiocca un bacio sulla guancia e io in risposta lo fulmino con lo sguardo, lui mi guarda spostando la testa di lato e alza un sopracciglio, il suo viso assume subito un espressione interrogativa. Deve essersi attivato in lui un campanello d'allarme, ha subito capito che qualcosa non va. Oh, caro il mio amato ragazzo, c'è molto che non va.Finiamo il pranzo e ci accingiamo ad uscire dal bar per raggiungere le aule, tra poco suonerà la campanella che darà il via a un lungo pomeriggio di lezioni. Oggi uscirò da scuola alle cinque.
Non ho proferito parola con nessuno per tutto il pranzo, ogni tanto Niccolò mi guardava e mi sollecitava con qualche gomitata, cercando il mio sguardo e la mia attenzione < Che c'è? Che succede ? >
Io, sempre glaciale < Niente. Mangio. >
Usciti dal bar mi prende per il gomito e trattenendomi mi tira indietro perché sono così arrabbiata che ho allungato il passo per distanziarmi da lui, anzi da tutti. Ho bisogno di stare da sola e pensare. Perché non mi ha detto niente? Perché Benny non ha esteso l'invito anche a me? È un po' che la cara Benny non mi convince, era sempre così carina con me, ma da quando Nicco mi ha regalato l'anello per il mio compleanno è diventata sempre più furtiva e meno carina. Io credo che lei non abbia mai dimenticato Niccolò ma anzi abbia sempre nutrito la speranza che potesse nascere qualcosa di più concreto tra loro. Credo che si sia relegata al ruolo di cara amica con l'intento di diventare sempre più intima con lui . La solita vecchia storia dei due cari amici che scoprono di amarsi.
E quindi io sto diventando un bell'impiccio per lei,ne sono quasi certa. Anzi con questa mossa della vacanzina pasquale penso proprio che intenda far capire a Niccolò che sta perdendo tempo con me e che dovrebbe scegliere lei.
Maledetta.
STAI LEGGENDO
IO e TE
Chick-LitAvevo 15 anni, la prima volta che lo vidi. Mi innamorai all'istante. Seppi subito che sarebbe stato lui l'amore della mia vita C'è chi dice che l'amore descritto nei libri non esiste nella realtà Non è vero . Lo so per certo. Io l'ho vissuto e vogli...