Capitolo 11 LUPO SOLITARIO

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                       ADELAIDE

Sono passati tre giorni da quando sono andata in moto con lui.
Non l'ho mai visto in questi giorni,o meglio io l'ho visto ma sono così intimorita,non ho il coraggio di incontrarlo,non so cosa dire ,non so cosa fare. E così ho semplicemente e pateticamente evitato di incontrarlo.
Mi spetta indubbiamente il premio per la miglior patetica dell'anno.
Il professore Del Buono mi ha chiesto di andare in biblioteca a prendere un libro, così mi aggiro per i corridoi silenziosi durante l'ora di lezione. Sono in procinto di entrare in biblioteca ,quando lo vedo che mi sta venendo incontro. Oddio e ora che faccio? Non posso mica scappare!
Mi raggiunge, ha un sorriso smagliante
< Ciao , Adelaide >
<Ciao > rispondo di rimando ,cercando di non far trapelare l'emozione
< Dove eri finita? Non ti ho più vista? >
Trova una scusa plausibile, non puoi certo dirgli che lo hai scientemente evitato.
< Settimana impegnativa, interrogazioni e compiti in vista,quindi salto ricreazioni e pranzi e resto a studiare in classe >
< Mmm,mmm > risponde lui per niente convinto e si avvicina con il viso al mio. Un sorrisetto pieno di consapevolezza accompagnano le sue parole che arrivano sussurrate con voce calda < Visto che ti è piaciuto il giro in moto dell'altro giorno ,che ne dici di replicare e andare a farne un altro domani? Voglio farti vedere un posto >
< Ok > rispondo di getto.
Che cavolo ho in testa,come faccio ad andare con lui in moto? Come lo dico a mia madre? Non mi darà mai il permesso. Però io non ho mai detto bugie,quasi mai.
Vabbè una soluzione la troverò da qui a domani.
< Bene. A domani allora. > Mi saluta e se ne va

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3 Dicembre 1993

È ormai sera e sono in camera mia, è stata una giornata lunga ma meravigliosa.
Mia madre al piano di sotto in cucina continua a sbattere i piatti per manifestare ancora la sua rabbia.
Lo so che ho sbagliato ma il tempo mi è volato e quando mi sono resa conto di che ora fosse ormai era troppo tardi.
Siamo rimontati in moto e Niccolò ha guidato più forte che poteva per riportarmi a casa il prima possibile.

Chiudo gli occhi e mi sembra di essere ancora lì sulla sua moto abbracciata a lui ,il cuore che mi scoppia nel petto dalla gioia ,immagino di essere la sua ragazza ma poi la tristezza si impadronisce di me nel momento in cui la mia razionalità mi riporta alla realtà,sono solo una ragazzina trasparente ai più,non sono la sua ragazza ne lo sarò mai, lui stesso durante questo pomeriggio mi ha detto di non credere nell'amore ,di non sentire la necessità di legarsi a nessuno. Si è definito un lupo solitario.
Mi stringo ancora più forte a lui, penserà che ho paura perché sta guidando molto veloce ,in realtà voglio continuare a sognare che sia mio e godermi ogni istante di questo sogno fino a che sarò arrivata a casa.

Non so perché stia perdendo tempo con me ,oggi mi ha detto che sta bene con me perché io sono molto dolce e genuina e lui sente di poter essere se stesso.

Mi ha portato in un posto dove va spesso con i suoi amici ,un posto speciale ,immerso nel verde.
Mi ha parlato di lui,dei suoi amici più cari e della sua famiglia. Poi mi ha chiesto di me ,mi ha chiesto quanto amici ho e mi ha esposto convinto una sua teoria secondo la quale gli amici veri si contano sulle dita di una sola mano,i  restanti sono amicizie futili o conoscenze. Poi mi ha chiesto della mia famiglia. E infine mi ha chiesto se conoscevo Battisti e quale fosse la mia canzone preferita.
Quando gli ho risposto canticchiando "acqua azzurra,acqua chiara" ha sorriso dicendo < Non conosci Battisti >

Ho forse quindi almeno la possibilità di potergli essere amica.
Sono così innamorata che mi potrei accontentare anche solo di questo ruolo pur di averlo nella mia vita.

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