Parte 1

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Era l'estate del 2021 e il COVID stava già sparendo in molte regioni, sia per il caldo che per i vaccini. Le feste erano dunque di nuovo ammesse e io e mia mamma eravamo state invitate ad una festa di matrimonio sull'Argentario, una magnifica isola in Toscana collegata alla costa. Ci ero già stata tre estati fa, quando avevo ancora quindici anni. 

Di solito le feste di matrimoni non mi piacciono, sono troppo formali e gli adulti ingaggiano sempre DJ scadenti, convinti che sia quella la "musica dei giovani d'oggi" e che li farà sentire di nuovo adolescenti. Ma con la mancanza di serate a causa della quarantena ero contenta di uscire e conoscere gente nuova. Si avvicinava la fine Giugno e le giornate diventavano più calde con ogni giorno che passava. Io e mia mamma eravamo in treno, con le mascherine, e si moriva di caldo. In stazione faceva già più fresco e finalmente potevo inalare quel venticello marino che avevo occasione di sentire solo due settimane all'anno, cioè in vacanza. Procedemmo poi in autobus, fino ad arrivare alla splendida isola dalla quale si vedevano in lontananza sia la Corsica che la Sardegna. L'albergo era in vecchio stile e si trovava in cima ad una cala, dove l'acqua era azzurra e così trasparente, che dal mio balconcino potevo vedere i pesci e le alghe. Invece, rivolti verso l'entroterra, c'erano una Spa e una sauna arredati in stile moderno. In spiaggia e in sauna era già pieno zeppo di turisti con la pelle rossa e bruciata dal sole e bambini che urlavano e giocavano. Erano solo le due e avevamo ancora tempo per fare un salto in piaggia, prima che dovessimo tornare in stanza per prepararci per la festa.

Finalmente ero in spiaggia e potevo godermi un po' di sole. Mia mamma era andata a fare una passeggiata lungo il bagnasciuga e io leggevo un libro. Finito il capitolo alzai la testa. Un signore era seduto su una sdraio, proprio sul bagnasciuga a cinque metri da me. Che strano, pensai. Decisi di alzarmi per farmi un tuffo e per trovare un bar dove fare pipì. Mi avvicinai dunque all'acqua, sempre osservando con la coda dell'occhio il signore sulla sdraio, e quando lo vidi di profilo che guardava verso l'orizzonte mi prese quasi un colpo. Ma quello è Conte! O mi sbagliavo? E invece no, era proprio lui. Distolsi lo sguardo per non farmi notare. Ancora non ci credevo, che ci faceva lì? In quel momento gli cadde la rivista che aveva appoggiato sul bordo della sedia e finì sulla sabbia bagnata. Proprio quando cercò di alzarla, arrivò un onda che gliela strappo di mano. Scattai subito e gliela pescai dall'acqua. La scritta era tutta sbiadita e le pagine si stavano già strappando. Alla vista di ciò che era rimasto del suo giornale riconobbi sulla sua faccia uno sguardo deluso. Poi sorrise e finalmente mi guardò in faccia.

-"Grazie mille, molto gentile", mi disse con voce profonda.

Ecco qua, finita la prima parte. Non ho ancora imparato ad inserire immagini, quindi, per immaginarvi meglio il posto descritto vi consiglio di cercare su google una foto delle spiagge e cale dell'Argentario.

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